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 2024  maggio 04 Sabato calendario

I vecchissimi cantanti italiani

Caro Merlo, anche se tutti giubilano per la sentenza della Corte europea di Strasburgo che conferma quella della nostra Cassazione, per cui è illegittima l’acquisizione in California, c’è un problema di logica su dove debba essere oggi esposto l’Atleta attribuito a Lisippo, nato e vissuto nel Peloponneso nel IV secolo a C., quando Roma era appena diventata una Repubblica che si estendeva dalla Tuscia a Capua. La statua greca venne ritrovata nel 1964 nelle reti da pescatori di Fano, in acque internazionali, davanti al Comune di Pedaso. E fu venduta a un antiquario svizzero che, nel 1977, la rivendette al Getty Museum di Malibù. Ora, anche se venisse in Italia, perché dovrebbe essere esposta a Fano e non nel Museo Archeologico Nazionale delle Marche di Ancona? I bronzi di Riace sono a Reggio Calabria. Altrimenti avrebbe ragione il sindaco di Pedaso, Remo Croci, a volerla esposta nel suo Comune, davanti al quale fu ritrovata.Manuel Orazi – MacerataNon ho letto la sentenza di Strasburgo e non conosco la reazione del Getty Museum che, nella bellissima Getty Villa di Malibù, mette in mostra 45.000 opere di arte antica, con un altissimo numero di visitatori difficile da quantificare perché l’ingresso è gratis. Cosa accadrebbe a Fano o a Pedaso? C’è il precedente della Venere di Morgantina che fu sottratta al Getty Museum, dov’era onorata dal mondo, la più vista, la più cercata, com’è oggi l’Atleta di Lisippo. A Morgantina visitai la Venere in una stanzetta, accessibile solo al mattino, che mi sembrò una prigione. D’altra parte, se si aprisse il capitolo “restituzioni” e, senza spingersi nella modernità ma restando nell’archeologia, si applicasse il criterio geografico, magari chiamandolo pomposamente genius loci,la gran parte delle statue dovrebbe tornare in Grecia.Caro Merlo, ne ho 61, sono un inguaribile musicarello e preferisco le canzoni italiane a tanti romanzi indigeribili. Confesso anche che mi disorientano i vari Måneskin, Mahmood, Geolier, Annalisa, Elodie… Perciò sono rimasto incantato quando su Facebook ho letto l’elenco di Mauro Suttora intitolato “Che meraviglia questi nostri cantanti over 70”. Glielo giro nello stesso ordine crescente. Fiorella Mannoia 70, Ron 70, Marcella Bella 71, Claudio Baglioni 72, Massimo Ranieri 72, Vasco Rossi 72, Romina Power 72, Francesco De Gregori 73, Loredana Bertè 73, Renato Zero 73, Loretta Goggi 73, Alan Sorrenti 73, Antonello Venditti 75, Amedeo Minghi 76, Gigliola Cinquetti 76, Patty Pravo 76, Beppe Carletti Nomadi 77, Riccardo Cocciante 78, Rita Pavone 78, Fausto Leali 79, Gianni Morandi 79, Bobby Solo 79, Annarita Spinaci 79, Maurizio Vandelli 80, Orietta Berti 80, Al Bano 80, Roberto Vecchioni 81, Mina 83, Pietruccio Dik Dik 83, Iva Zanicchi 84, Peppino Di Capri 84, Francesco Guccini 84, John Foster 84, Edoardo Vianello 85, Tony Renis 85, Adriano Celentano 86, Tony Dallara 87, Ornella Vanoni 89, Gino Paoli 89, Teddy Reno 97.Ennio Davino – PesaroPur di custodire la nostra memoria e proteggere la nostra illusione, fingiamo di non vedere l’artifizio giovanilistico, per esempio, di Bob Dylan (82), Mick Jagger (80), Paul McCartney (81). I loro trucchi estetici, di cui siamo felicemente complici, ci consentono di risentire il sapore dell’origine, il suono di un altro modo di stare al mondo.Mi meraviglia che tra “le meraviglie” italiane, Mauro Suttora, che è un grande giornalista, abbia dimenticato Paolo Conte che ne ha 87.