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 2024  aprile 05 Venerdì calendario

Biografia di Gaetano Pesce

Gaetano Pesce (1939-2024). Maestro del design italiano nel mondo. «In mezzo ai febbrili preparativi per venire in Italia, Gaetano Pesce ci ha lasciato, si è spento ieri a New York. Uno dei più grandi artisti e progettisti italiani, che ha segnato con la sua attività e i suoi interventi il design italiano dalla fine degli anni Sessanta e le cui opere sono nei più importanti musei del mondo, se ne va mentre lavorava con il suo staff ai tanti progetti che dal 16 aprile avrebbe rivelato alla Settimana del design di Milano. I progetti restano e saranno comunque a Milano, confermano da New York, come lui avrebbe voluto, tanto più che sono ormai pronti, e Gaetano in Italia verrà lo stesso, perché qui saranno i funerali. D’altra parte il suo cuore è sempre stato diviso tra la patria dove era nato (a La Spezia nel 1939) ma che per avere successo aveva dovuto lasciare, e la sua seconda patria, New York, dove viveva dal 1983 e dove si sentiva più vivo, anche nei momenti bui. Ad entrambe non aveva risparmiato critiche: nel 1980 aveva presentato per Cassina il divano Tramonto a New York: un tramonto sul mitico skyline, ma anche un metaforico declino della leadership della città per quanto riguardava tendenze e creatività. Un divano riedito nel 2022 in edizione limitata a 50 esemplari, che ha ispirato lo scorso anno l’omonimo paravento, sempre per Cassina. E nel 2011 aveva fatto scalpore la sua scultura L’Italia in croce, in cui la penisola è raffigurata crocifissa e sanguinante. A dargli la celebrità era stata la poltrona Up5, uno dei primi arredi in poliuretano, prodotto dal 1969 da B&B, all’epoca C&B. Simile a una donna accovacciata, con il pouf che cita una palla al piede. È un oggetto politico, un manifesto sulla condizione e sull’oppressione femminile, uno dei temi più cari a Pesce, al quale è tornato per tutta la vita, e peraltro l’impegno sociale, il gusto per la provocazione e la polemica, la vocazione anti-establishement sono i tratti distintivi dell’uomo e dell’opera» [Magistà, Rep].