Corriere della Sera, 30 aprile 2024
Intervista a Milly Carlucci
Milly Carlucci non ha dubbi: il suo talent scout, quello che per primo ha scommesso su di lei – «e lo ha fatto a scatola chiusa» – è stato Renzo Arbore. «Gli devo tutto – commenta —. Se non mi avesse voluta in una trasmissione così di culto come L’altra domenica, la mia carriera non ci sarebbe proprio stata, avrei fatto l’architetto. Lui mi ha voluta e mi ha messa sul palco».
Oggi Carlucci è una regina della tv e un pilastro della Rai, dove a breve terrà a battesimo un nuovo programma, che sulla ricerca del talento si basa: L’acchiappatalenti (al via dal 10 maggio in prima serata su Rai1).
«L’idea è proporre a un gruppo di celebrità di scegliere dei talenti su cui puntare. Non sono necessariamente degli sconosciuti, ma hanno comunque a disposizione 15 secondi di esibizione, dopodiché gli acchiappatalenti li dovranno prenotare, un po’ come fanno i battitori d’asta».
A vestire questo ruolo saranno Teo Mammucari, Francesco Paolantoni, Mara Maionchi, Sabrina Salerno e Nino Frassica: «Ognuno si legherà ai talenti scelti e cercherà di portarli in finale con vari numeri in cui duetteranno assieme. La bravura sta anche nel capire con chi si riuscirà a lavorare meglio».
Alla scoperta dei talenti si affianca dunque la gara tra talent scout, a sua volta giudicata da tre giurati, tra cui l’unico nome certo, al momento, è quello di Simona Ventura.
Lei, Francesco Paolantoni, Mara Maionchi: sono tutte presenze fisse di Che tempo che fa, un caso? «Beh, sono tutti personaggi di cui so il grandissimo valore. Certo, quando li vedo da Fabio mi diverto molto, sanno creare una chimica sempre diversa e allegra».
Ha mai chiesto ad Arbore cosa avesse visto in lei? «Una volta. Mi disse che aveva visto le stelline nei miei occhi. Credo si riferisse a una certa vivacità, o forse alla mia curiosità. Comunque sia lo ringrazio: bacerò per sempre per terra dove passa».
La Rai
«Se sei in un’azienda sei un soldato, devi dare anima, cuore
e testa alla truppa»
Anche lei, nel tempo, si è trovata spesso nei panni di chi deve lanciare un talento. Solo con Ballando con le Stelle sono tanti quelli su cui ha puntato e che ha lanciato: «Solo che non lo devo fare in pochi secondi: per Ballando la ricerca è estenuante, il cast è un meraviglioso viaggio, la composizione di un puzzle di personalità... C’è chi sboccia e diventa fragorosamente importante e chi viene eliminato nel corso delle puntate».
Tra gli «sbocciati» cita Michele Morrone: «È venuto da noi che non era nient’altro che un modello, è diventato un attore ricercatissimo. Poi abbiamo fatto riscoprire al grande pubblico Milena Vukotic: non aveva certo bisogno di noi, eppure era come se la gente si fosse un po’ dimenticata di quanto fosse straordinaria... invece ora le daranno il David alla carriera, ultra meritato».
Ha scommesso anche su Paolo Belli: «Ero convintissima che oltre al suo talento musicale, la sua capacità di essere un fratello maggiore per il pubblico fosse fondamentale. Ho puntato anche sulla giuria: Selvaggia Lucarelli, Ivan Zazzaroni, Fabio Canino, Carolyn Smith, Guillermo Mariotto... anche loro quando hanno cominciato non erano veri e propri personaggi televisivi: ora la loro fama è esplosa».
Cosa ne sarà del Cantante mascherato? Ha chiuso? «No, non chiude, semplicemente volevano che in questo ultimo scampolo di stagione mi concentrassi su un progetto nuovo. Per quest’anno non si farà, vedremo nel futuro: ha fatto quattro stagioni, non è poco». Cosa pensa dell’addio di Amadeus alla Rai? «Amadeus ha fatto un grande lavoro ed ora ha fatto una sua scelta che merita rispetto. Gli auguro il meglio, ma credo che la Rai rimanga l’azienda leader: saprà trovare le risorse per appassionare il pubblico grazie alla professionalità delle maestranze e dei miei colleghi».
Se le si chiede se immaginerebbe mai un futuro lontano dalla Rai, non trova carina la domanda. Ma, con garbo, spiega: «Se sei in un’azienda sei un soldato e devi dare anima, cuore e testa alla truppa per non abbassarne il morale. La nostra bandiera sono i programmi che facciamo».
Le piacerebbe condurre Sanremo? Il toto nomi è ancora aperto: «È indubbiamente un meraviglioso progetto, una sfida allettante per chi fa il mio mestiere, però io mi sto orientando nel fare Ballando in autunno e un programma primaverile. In mezzo, diversi progetti singoli. Io non so come si possa fare a unire a tutto questo anche Sanremo. Ecco, al momento mi mancano proprio i giorni».