Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2024  aprile 27 Sabato calendario

Quella strana richiesta di restituire La Gioconda agli eredi di da Vinci


La Gioconda va tolta dal Louvre per essere restituita a dei non meglio specificati eredi di Leonardo da Vinci. Questa volta l’insolita richiesta non arriva dall’Italia ma direttamente dalla Francia, dove International Restitution, un’oscura associazione basata in uno sperduto paesino nel sud-ovest del Paese, ha presentato giovedì una regolare domanda al Consiglio di Stato di Parigi. Nel documento che passerà al vaglio dei saggi si chiede che la Monna Lisa venga “radiata” dalle collezioni del museo e che sia definita “inesistente” la decisione di “appropriarsi” del quadro da parte del re Francesco I (che ricevette l’opera in cambio di protezione dallo stesso artista rifugiatosi in Francia nel 1517). L’associazione, della quale si sa ben poco, sostiene quindi che il capolavoro non è di proprietà della Francia ma degli eredi di da Vinci, per conto dei quali avrebbe agito (senza però fare i loro nomi). La Gioconda «è proprietà della Francia da 5 secoli» e»non c’è nessuna possibilità che questo venga rimesso in discussione», ha detto a Le Parisien Alessandro Vezzosi, fondatore del Museo ideale Leonardo da Vinci, che nel 2021 ha scoperto 14 discendenti in vita del genio rinascimentale.
La più importante istanza giuridica d’oltralpe dovrebbe esprimersi sul caso nei prossimi giorni, anche se è praticamente impossibile che la richiesta venga accettata. Già in passato era successo che International Restitution avesse avanzato rivendicazioni simili per altre opere: sono state sempre tutte bocciate. —