Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2024  aprile 27 Sabato calendario

La fuga di Mint, 16 anni figlia dei fondatori di Flickr L’incubo del Fentanyl

Alta 150 centimetri, capelli rossicci, 16 anni, scomparsa. Mint Butterfield ha fatto perdere le sue tracce domenica scorsa, quando è stata vista l’ultima volta verso le ore 22.00 a Bolinas, città della contea di Marin, in California. Mint proviene da una delle famiglie più importanti della Silicon Valley, figlia di due imprenditori dalle cui menti sono nate tre piattaforme di successo. Il padre, il 51enne Stewart Butterfield, nel 2004 ha fondato insieme alla moglie Caterina Fake la piattaforma di condivisione di foto Flickr. Nel 2013 ha poi lanciato la piattaforma di messaggistica professionale Slack, di cui è stato anche Ceo fino al 2022. La madre, 54 anni, americana, è anche la fondatrice del sito Hunch, che si occupa di recensioni di prodotti, nato nel 2007.
È stata proprio Caterina Fake a ritrovare un biglietto in cui la giovane spiegava di aver lasciato la casa in cui abitano insieme. Mint si identifica come non binaria e nonostante la giovane età ha già un passato di dipendenze. Ha anche tentato di togliersi la vita.
Quando sono iniziate le ricerche, la polizia della Contea ha parlato subito di un possibile legame con il Fentanyl, l’oppioide potente e sintetico che da qualche anno è diventato tra le cause principali di morte di overdose e di dipendenza della California, soprattutto dell’area di San Francisco. E che è entrato nelle case di famiglie di ogni classe sociale, fino ai miliardari della Silicon Valley.
La giovane potrebbe trovarsi proprio a San Francisco, stando a quanto hanno scritto gli inquirenti nel comunicato stampa pubblicato insieme all’identikit della ragazza (tra i suoi tratti particolari, il piercing al sopracciglio, «vestita con una maglietta nera, pantaloni del pigiama e stivaletti neri»).
La famiglia
Con problemi
di tossicodipendenza, la minore ha lasciato un biglietto alla madre
Il quartiere di Tenderloin, nella zona nord est della città, è conosciuto come la principale piazza di spaccio del Fentanyl. Per capire quanto sia diffuso il problema, basta andare sul sito del comune, dove esiste una pagina dedicata a questo tipo di droga. «Da 50 a 100 volte più forte della morfina. Sta aumentando il numero di morti per overdose non solo in città ma in tutta la nazione» sono solo le prime righe del documento aggiornato a marzo 2024.
Tra le caratteristiche più pericolose del Fentanyl c’è il suo costo, molto basso, che la rende appetibile anche ai giovani e giovanissimi che non hanno a disposizione molto denaro. Mint Butterfield potrebbe essere una delle tante ragazze di buona famiglia che per procurarsi una dose si è spinta a circa 50 chilometri dalla zona in cui vive. Secondo la polizia, inoltre, Mint aveva già frequentato Tenderloin, sempre più spesso citato come centro della «epidemia di oppioidi» di San Francisco. I dati del centro di medicina legale per i primi mesi 2024 sono indicativi: 473 decessi per overdose, dei quali 62 per Fentanyl.
Anche per questo le forze dell’ordine di Marin Country, dove vive la famiglia, stanno collaborando con quelle di San Francisco, così da estendere le ricerche dell’adolescente in un’area più vasta. Mint nel momento in cui scriviamo viene considerata minore «scomparso volontariamente e a rischio, a causa di una precedente minaccia di suicidio». Sempre nel comunicato stampa della polizia si legge che «Non ci sono informazioni che ci fanno credere sia stata sottratta contro la sua volontà».
San Francisco
Le ricerche della polizia a Tenderloin, piazza
di spaccio: la ragazza l’aveva già frequentata
Su X – l’ex Twitter – l’hashtag #mintbutterfield è stato utilizzato per diffondere la foto-identikit della ragazza. La polizia però ha lanciato un allarme: ci sarebbero già dei casi di fake news circolate sui social, in cui alcune persone dicevano di aver avuto notizie su Mint. Intanto i due famosi e facoltosi genitori tacciono, anche sui loro profili social.