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 2024  aprile 27 Sabato calendario

“IO TI PAGO, E TU MI DEVI SCOPARE: NON CI SONO SCUSE!” - BARBARA COSTA: “SCOPPIA LA RIVOLTA DELLE CLIENTI CONTRO I GIGOLÒ! SONO QUELLE CHE HANNO AFFITTATO UN UOMO PER INTRATTENERSI MA SONO ANDATE IN BIANCO! CI SONO CLIENTI DELUSE CHE, DOPO CHE L’ESCORT SE LO SONO SELEZIONATO, PRENOTATO, E INCONTRATO PER UN CAFFÈ PRELIMINARE SI SONO POI VISTE ‘RIMBALZARE’, E NEGARE LA GRAN TROMBATA SPERATA. E SE NE LAGNANO NELLE RECENSIONI! E ALCUNE HANNO RACCONTATO CHE…” -

“Io ti pago, e tu mi devi sc*pare!!! Non ci sono scuse!!!”. Scoppia la rivolta contro i gigolò! La rivolta delle clienti che si sono affittate un uomo per farsi una bella chi*vata, ma, al dunque, sono andate in bianco! Ci sono clienti deluse che, dopo che l’escort se lo sono selezionato, prenotato, e incontrato per un caffè preliminare… si sono poi viste "rimbalzare", e negare la gran tr*mbata sperata. E avvelenate se ne lagnano nelle recensioni! Queste clienti bidonate non sono molte ma ci sono, e fanno luce su aspetti – amari – che possono capitare se ti compri un uomo per sc*pare.

Non sono pochi gli escort per donne che si pubblicizzano su app e siti vetrine, dove espongono la loro "mercanzia", e dove le donne interessate possono ammirarli, leggerne una bio di presentazione, prendere il loro numero di telefono.

Già dalla foto, ci possono esser le prime fregature: non prendete in considerazione uomini in posa a chiappe scoperte, a pene scoperto, e eretto, né uomini con pene che se lo afferrano: quelle chiappe e quei peni "parlano", e dicono che siete davanti a escort gay, oppure davanti a escort super etero, e tuttavia volgari. Se gradite… Ci sono le clienti che adocchiano – e non scelgono – escort in foto prestanti, ma col viso celato.

Un gigolò senza volto significa due cose: o è uno che fa l’escort part-time, come secondo impiego, per primo fa altro (e la volete sapere tutta? alcuni sono impiegati statali!!!), oppure non mostrano il viso perché sono escort impegnati, con compagna stabile, con cui hanno pure prole.

E poi: meglio depennare i gigolò che, alla prima telefonata, ti fanno i lumaconi smodati: sono escort alla canna del gas. Nemmeno dar credito ai gigolò che ti inondano di messaggi dolci e/o sconci: sono alla canna del gas. Un gigolò affidabile non ti scrive per primo, sei tu che inizi, lui ti risponde sempre, gentile, disponibile, non pressante, non triviale, e iper-professionale.

Ma la cosa che più fa infuriare le clienti dei gigolò è una, è grossa, ed è questa: perché, a differenza delle escort, gli escort sui loro profili, non espongono il tariffario? E perché, se gli telefoni, non ti dicono subito quanto costano, cosa fanno e cosa no, cosa che invece fanno le escort? Molti gigolò ti rispondono che loro i prezzi non li dicono prima di incontrare la cliente per buon gusto: esporre il loro prezzario è una caduta di stile. Ma ci sono le clienti che la pensano all’opposto, ed è proprio la mancanza di chiarezza che le smonta, le innervosisce, gli fa passare la voglia.

Ci sono clienti che svelano che escono col gigolò che hanno scelto, e che è quando lui confessa quanto "prende" che si spezza la magia erotica. E ci sono donne che a volte si scoprono clienti dello stesso escort, e così vengono a sapere che il manzo gli ha fatto prezzi differenti. Si ingelosiscono, peggio, si offendono, si sentono sminuite, svalutate: “Sono io che valuto lui, e non il contrario!”, sbotta una, e prova a darle torto…

Gli escort si difendono dicendo che non hanno tariffe fisse, i loro "favori" variano da cliente a cliente, da prestazione a prestazione. È questo che fa arrabbiare le clienti!

Loro vorrebbero trasparenza, su ogni tipo di servizio e quanto costa, se lecchi la f*ga e se baci in bocca, se schiaffeggi il sedere o se te lo fai schiaffeggiare, se parli p*rco e in che modo, se prima della sc*pata le accompagni a fare shopping, e se sei vegano o no, se fumi o no, e il costo del viaggio che, se è lungo, si sa, ricade sulla cliente, totale o in parte. Tra le misure peniche e l’abilità di cunnilingus, si predilige la seconda.

Attenzione: la prassi del gigolò che solo poco prima di "passare ai fatti" snocciola quanto vuole, è una roba tutta italiana. All’estero non si usa! Gli escort non italiani espongono sui loro profili quanto richiedono, un elenco preciso, non trattabile, e non averlo prova la loro mancanza di professionalità. E soltanto in Italia, tra gli escort nostrani, è mal considerato escortare a ore. Ma perché? Dicono: è indelicato misurare a ore un incontro sessuale con una cliente. E però ci sono donne che ribattono: io lavoro, ho mille responsabilità, anche familiari, se ti affitto per due ore ti voglio quelle due ore, voglio essere tr*mbata per due ore, non ho tempo da perdere.

E poi ci sono le clienti truffate, le più nere: sono le clienti a cui i gigolò estorcono un acconto. Per esempio: si pattuisce un incontro composto da cena, dopocena con passeggiata, e tr*mbata finale in hotel. Si stipulano, mettiamo, 1000 euro. Il gigolò ne esige come acconto anche 500, se li prende, e non si presenta più.

Derubate e insc*pate! E ci sono pure quelli che chiedono soldi via whatsapp, prima di incontrarli… non dateglieli!!! Neanche pochi euro come ricarica telefonica. Sono ladri! Un escort serio non vuole acconti, mai, al massimo gli paghi il biglietto del treno se abita lontano da te, e che ti rimborsa se, per malasorte, becca uno sciopero mezzi.

E ci sono altresì clienti insofferenti contro gigolò che vogliono farle parlare, parlare, parlare… e solo dopo una sfibrante chiacchierata finalmente sc*pare! Essere dei galanti e attenti ascoltatori delle donne è una qualità che gli escort vantano. Ma ci sono clienti che reclamano: “Io volevo un’immane sc*pata, basta, non confessarmi! Sennò sarei andata a cercarmi un Don Matteo!”. Tra poche e incisive lamentele, abbondano le recensioni positive, di clienti che postano la loro orgasmica soddisfazione: “Topolone mio, quando ci rivediamo?”.