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 2024  aprile 25 Giovedì calendario

L’Italia geniale che inaugurò l’era del wireless

«Nell’estate del 1894 dall’alta montagna di Oropa, contemplando il Biellese pensai che l’uomo poteva trovare nello spazio nuove energie, nuove risorse e nuovi mezzi di comunicazione». È il ricordo di un’intuizione, tra fisica e metafisica, laboratorio e filosofia, quello che Guglielmo Marconi ha lasciato nel Santuario d’Oropa e che campeggia sulla lapide posta al suo ingresso nel 1937, a ricordare la nascita dell’idea di radiotelegrafia. Soprattutto, è una sorta di incipit della rivoluzione di cui a breve si sarebbe fatto artefice, proprio per quella riflessione.LA STORIA Appena un anno dopo quella visita, nel 1895, infatti, con pochi strumenti semplici, nella sua soffitta a Pontecchio, sarebbe riuscito a trasmettere un segnale a un ricevitore posto in mezzo alla campagna. Un colpo di fucile sparato in aria dal fratello, annunciò e festeggiò il successo della prima trasmissione di telegrafia senza fili nella storia. A centocinquant’anni dalla nascita – avvenuta il 25 aprile del 1874 a Bologna – dell’inventore, premio Nobel per la fisica nel 1909 condiviso con Carl Ferdinand Braun, «in riconoscimento del suo contributo allo sviluppo della telegrafia senza fili», a celebrarlo è un ricco programma di iniziative promosse dal Comitato Nazionale per le celebrazioni del centocinquantesimo anniversario dalla nascita di Guglielmo Marconi. In calendario, mostre, convegni, un francobollo commemorativo, una fiction e molto ancora. L’obiettivo è ripercorrere la sua storia e quella delle sue ricerche, meditando anche sulle ricadute nel tempo. Sul mutamento di vita e sguardo del Paese e non solo. Si comincia dai percorsi espositivi. La sede Rai di via Asiago, fino al 13 febbraio 2025, giornata mondiale della radio, ospita Guglielmo Marconi. Prove di trasmissione, il cui percorso si intreccia con i settant’anni della nascita della televisione e i cento anni della radio. Focus dell’iter, il periodo che va dai primi Anni Venti alla metà degli Anni Trenta, con gli esperimenti dello scienziato a bordo della nave-laboratorio Elettra, nella cabina che vi fece allestire. Apparati originali e documenti d’epoca sono in prestito dal Museo Storico della Comunicazione. In mostra anche pezzi dal Museo della Radio e della Televisione Rai di Torino. Si possono così rivivere il momento dell’appello di Gabriele D’Annunzio per Fiume, trasmesso via radio dal panfilo, il primo “silent party” della storia, con ballerini che danzavano sul ponte ascoltando in cuffia la voce del soprano Melba, e perfino il primo “wireless” quando l’inventore accese da Genova le luci di Sidney. E molto altro. Ad accompagnare il pubblico è lo stesso Marconi, presenza digitale ricostruita tramite AI. A Palazzo Piacentini, fino al 12 maggio, è visitabile Guglielmo Marconi e le onde del Made in Italy, promossa dal ministero delle Imprese e del Made in Italy: riuniti diciannove cimeli che raccontano le ricerche e le sperimentazioni di Marconi sull’elettromagnetismo e non solo.Ancora mostre. Sarà la comunicazione “senza fili” a farsi spunto, al Vive-Vittoriano e Palazzo Venezia, dal 26 settembre al 25 aprile 2025, dell’esposizione Marconi 150 Pioniere del wireless, su vita e opere dell’inventore, che vedrà in contemporanea una “capsule” allestita alla Fondazione Marconi, a Pontecchio. Sezione dopo sezione, si potranno vedere foto e filmati d’epoca appositamente restaurati e colorati, apparecchiature usate negli esperimenti, invenzioni, il conferimento originale del Nobel del 1909 e il suo primo brevetto. Anche qui non mancherà la AI, con cui è stata ricostruita la voce dello scienziato per l’audioguida. La Fondazione intitolata all’inventore, che ha sede a Villa Griffone, oggi, ospiterà l’evento Marconi 150! Inventore del futuro, con la cerimonia per l’emissione e l’annullo del francobollo commemorativo. Iniziative sono previste fino a sabato. Nel giorno della nascita dell’inventore, anche la messa celebrata dal cardinale Matteo Zuppi, alla presenza della figlia dello scienziato Elettra Marconi, e la conferenza internazionale con il Nobel Anne L’Huillier e Mark Clamp, direttore Nasa divisione astrofisica. Le celebrazioni saranno, inoltre, l’occasione per il consolidamento del mausoleo piacentiniano, attivato dal Ministero della Cultura. LA FICTION Ricca la programmazione Rai, che avrà il suo culmine a maggio, il 20 e il 21, su Rai 1 con la miniserie Marconi. L’uomo che ha connesso il mondo, regia di Lucio Pellegrini. Protagonista, Stefano Accorsi. Stesso mese, l’11, per il Premio Marconi per la Creatività. Poi, lo spettacolo Marconi Alive! Rendere visibile l’invisibile, a Bologna, con immagini storiche animate e interventi di alta tecnologia. E molto ancora, dal Marconi Prize, considerato il Nobel delle telecomunicazioni, a convegni, podcast e quant’altro. Senza trascurare eventi internazionali a Osaka, Londra, New York, Rio de Janeiro, Sydney, Gedda, Barcellona. E, per la Giornata mondiale dedicata a Marconi, il 26 settembre, in più Istituti italiani di Cultura. «La cosiddetta “scienza”, di cui mi occupo diceva Marconi – non è altro che l’espressione della Volontà Suprema, che mira ad avvicinare le persone tra loro al fine di aiutarle a capire meglio e a migliorare se stesse».