Corriere della Sera, 25 aprile 2024
Il cuscinetto a sfera tra America e Cina
Una volta avviato, con grande fatica, il nuovo finanziamento alla difesa dell’Ucraina, gli Stati Uniti rivolgono l’attenzione all’altro lato della guerra, quello dell’invasore. Washington ha alzato i toni delle accuse a Pechino, convinta che la Cina sia e sia stata decisiva nella ricostruzione dell’apparato industrial-militare russo durante l’invasione lanciata da Putin nel febbraio 2022. Il segretario di Stato americano Antony Blinken è in Cina e durante la visita porrà la questione ai vertici del Partito Comunista: compresa la minaccia di imporre sanzioni alle banche cinesi che facilitano le forniture con usi militari. Non è detto che le minacce siano seguite dai fatti: il solo evocarle è però segno della preoccupazione della Casa Bianca. Washington ritiene che le aziende cinesi abbiano fornito a Mosca materiale dual-use(utilizzabile sia per scopi civili che militari) come parti di aerei, circuiti elettronici, macchinari usati nell’industria bellica. Uno studio appena pubblicato dal Center for Strategic & International Studies (Csis), uno dei think-tank americani più prestigiosi, ha calcolato che dal marzo 2023 le forniture cinesi ai russi utilizzabili per la Difesa sono enormemente aumentate. Marzo 2023, cioè in corrispondenza della visita del leader cinese Xi Jinping a Putin. Da quel momento, le forniture con applicazione militare di Pechino a Mosca sono state tra le 200 e le 230 mila al mese: un totale di quasi 1,8 milioni di transazioni. Si è trattato di semiconduttori, cuscinetti a sfera, parti di aerei caccia, strumenti per la navigazione aerea. Per esempio, al novembre scorso le esportazioni di cuscinetti a sfera erano aumentate del 345% rispetto al 2021 e del 2.500% quelle verso il Kirghizistan che poi finiscono a Mosca. Le esportazioni di componenti meccaniche ed elettroniche da usare negli armamenti dal marzo 2023 sono balzate a 15-17 mila contratti al mese, rispetto ad alcune centinaia in precedenza. Lo stesso per i macchinari a controllo numerico utili nell’aviazione e nella produzione di munizioni. Forse, Xi Jinping non era stato avvertito dell’invasione dell’Ucraina nel 2022. Forse. Di certo, ora non vuole che Putin venga sconfitto. Washington, che ha appena approvato il finanziamento all’Ucraina per 60 miliardi di dollari, invece non punta solo a rafforzare Kiev: vuole anche indebolire Mosca.