Anteprima, 14 marzo 2024
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Biografia di Aridea Fezzi Price
Aridea Fezzi Price (1940-2024). Giornalista, traduttrice e viaggiatrice. «“L’unica firma che deve riprendere, a tutti i costi, è Aridea Fezzi Price» mi dissero Carlo Laurenzi e Giorgio Zampa quando l’avventura montanelliana della Voce era andata a picco e molti suoi naufraghi culturali cercavano di tornare sulla vecchia ammiraglia del Giornale. Laurenzi e Zampa erano uomini avari di parole come di elogi […]. Chi scrive aveva cominciato a leggere Aridea Fezzi Price (scomparsa pochi giorni fa a Londra, dopo una lunga malattia combattuta con quel misto di nonchalance e di decisionismo che è stata la sua cifra esistenziale) fin dalla fondazione del Giornale, nel 1974, e ne era rimasto rapito. Era la corrispondente culturale da Londra, libri, riviste, mostre, anniversari, interviste e sempre non c’era mai una frase fuori posto, un aggettivo superfluo, un giudizio affrettato, ma al contrario l’esposizione ragionata, il particolare significativo, l’aneddoto interessante, il raffronto pertinente. E poi c’era l’italiano, la lingua italiana, che oggi è un valore fuori corso, come la lira, ma mezzo secolo fa era ancora di conio buono e si capiva subito se si batteva moneta falsa. Quella di Aridea era di una lega purissima. Aridea Fezzi Price, mi dissero all’unisono, appartiene a quella categoria di giornalisti culturali, chroniqueur era il termine esatto da loro usato, che ancora esisteva negli anni Cinquanta e Sessanta e che ormai era un genere in via d’estinzione: l’epoca delle Irene Brin, di Elena Canino, di Orsola Nemi: uso di mondo e uso delle lingue straniere, curiosità intellettuale, cultura solida, nessun birignao specialistico né tantomeno mondano, ma un dilettantismo nel senso migliore del termine, amore per la scrittura, una fedeltà al mestiere, fatto non per soldi, ma per passione […]. Con lei scompare la rappresentante di un giornalismo anch’esso scomparso» [Solinas, Giornale].