Anteprima, 30 marzo 2024
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Biografia di Robert Moskowitz
Robert Moskowitz (1935-2024). Pittore. «Il suo soggetto preferito è sempre stata New York, la Grande Mela con il suo skyline: a quella città (dove era nato il 20 giugno 1935) Robert Moskowitz […] aveva dedicato buona parte dei suoi lavori: l’Empire State (1978, 2000), il Flatiron Building (1979), il World Trade Center (1980), Skyscraper (1996). Visioni molto metropolitane che Moskowitz più volte avrebbe negli anni ripreso e rielaborato. Visioni che avrebbero ritrovato una nuova attualità dopo gli attentati dell’11 settembre 2001. Tutto inizia per Moskowitz negli Anni Sessanta-Settanta, quando l’artista inizia a dedicarsi a ritrarre angoli (per lui speciali) di New York (spesso nero su nero, bianco su nero), avvicinandosi a vari movimenti (espressionismo astratto, minimalismo, pop) e guardando ad artisti come Jasper Johns o Robert Rauschenberg. Quella di Moskowitz è un’arte di assemblaggi (sovrapponeva spesso ai suoi skylinesagome note come il Pensatore di Rodin). Anche se forse a restare impresse sono soprattutto certe silhouette «incompiute» trasformate in simboli di un’angoscia molto contemporanea: come The Swimmer (1977, oggi al Whitney Museum di New York) dove, dallo sfondo blu di Prussia, emergono soltanto una testa e un braccio. Più un disperso che un nuotatore» [CdS]. Scomparso a 88 anni nella notte di domenica 24 per le complicazioni legate al morbo di Parkinson, ma l’annuncio è stato dato solo ieri.