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 2024  marzo 11 Lunedì calendario

Biografia di Victoria Cabello

Victoria Cabello, nata a Londra (Gran Bretagna) il 12 marzo 1975 (49 anni). Conduttrice tv.
Titoli di testa «È una vecchia ciabatta che non molla mai» (Paride Vitale).
Vita Cresciuta ad Albogasio Superiore, paesino sul versante italiano del lago di Lugano. Mamma inglese che «parla un italiano molto divertente, tipo Stanlio e Ollio». Cominciò con la pubblicità • «Sono cresciuta con una mamma inglese dolcissima, ma che quando avevo quattro anni e mi sgridava mi dava del lei: lei non mi deve parlare così. A parte gli scherzi, gli inglesi hanno un’impostazione diversa, la mia non è la classica madre italiana. Sono sempre stata incoraggiata ad arrangiarmi. Possiamo non sentirci per due mesi e poi quando ci parliamo è come se fossero passati cinque minuti» • «Ha fatto di tutto (“vendevo pecore gonfiabili”) prima di arrivare a Mtv» (Andrea Laffranchi) • «Poi ho seguito diversi corsi di recitazione. L’ultimo con un grande maestro della Paolo Grassi, Kuniaki Ida» • Nel 1995 debutto al cinema in Ragazzi della notte, di e con Jerry Calà: «Poi sono arrivate Video Music e Mtv. Interviste a grandi attori e alle pop star» • «Lo confesso: da piccola volevo essere Serena Dandini» • Vj di Mtv negli anni Novanta (Mtv select, Hitlist Italia, Cinematic, Week in Rock, Mtv On the beach, E.T. Entertainment Today, Cercasi Vj , gli Mtv Day e gli Mtv Awards) • Come andò il primo provino per Mtv? «Eravamo in 1200 all’Alien di Roma. Feci il provino e qualche giorno dopo mi ruppi il perone. Mi richiamarono a pochi giorni di distanza per un secondo incontro e io minimizzai e dissi che mi avrebbero tolto il gesso entro una settimana. In realtà ci andai in onda per un mese e mezzo». C’è un aneddoto che ricordi in particolare? «Ero andata a Londra a intervistare Madonna, fuori c’era tutta la stampa internazionale e Vincenzo Mollica mi dava consigli su come intervistarla, consigliandomi di non essere troppo esuberante. Sono entrata, nella stanza c’erano le guardie del corpo, e sua figlia Lourdes che giocava con la tata. Ho rotto il ghiaccio dicendole che ero un mito e che ero cresciuta con i suoi poster sul muro e ho capito un secondo dopo che le avevo dato della vecchia. Per un quarto d’ora ho cercato di riparare la gaffe, ma lei è stata splendida. S’è messa a ridere. La regola “più sei famoso meno hai bisogno di tirartela” è verissima. Le Spice o le All Saints a confronto erano personaggi orrendi quanto a disponibilità». Un personaggio particolare che hai incontrato? «Facevo la diretta quotidiana con le video richieste, e durante una pubblicità mi chiamarono e mi chiesero di inserire un rapper bianco di Detroit. Con qualche perplessità decidemmo di mandare in trasmissione uno sconosciuto di nome Marshall Mathers. Alla fine si fermò per quasi tutta la puntata e ci divertimmo come matti: dopo sei mesi quel rapper era diventato Eminem». Con chi hai legato di più? «Con Enrico Silvestrin, specie quando è tornato a Mtv. E in Camila ho trovato una figura materna, mi ha dato una mano ad ambientarmi a Milano: mi spiegava, mi portava fuori, è stata una persona davvero amorevole. Sento anche Maccarini, con il Nongiò facciamo spesso colazione al baraccio sotto casa, dato che abitiamo vicini» [a gq.com] •«Le Iene e il salto nella fiction tivù. In pochi anni, si è imposta al pubblico televisivo grazie alla sua simpatia e ad una buona dose di follia: ha consigliato Madonna su quali scarpe comprare, proposto a Hugh Grant di fare un figlio con lei, “sposato” George Clooney e baciato sulla bocca Leonardo DiCaprio» (Roberto Pavanello) • «Alle Iene mi sono finta la figlia di Vasco Rossi e mi sono presentata sul set mentre giravano un suo video: ho rotto le palle a tutti, li ho rimproverati per ogni scelta, anche con i parrucchieri per come sistemavano Vasco. Sono arrivata a urlare “stop” durante le riprese». E Vasco? «Rideva; si è prestato a qualsiasi cosa, compresa la scena di me che gli cantavo la ninna nanna sulle note di Vita spericolata (la intona con risultati non proprio idilliaci); lui è una persona straordinaria, ha sempre un punto di vista interessante, mai banale né forzato» [Ferrucci, cit.] • Hai intervistato tutti. La star più simpatica? «Tom Hanks. È cresciuto con i late night show, con l’intrattenimento divertente. Da me si è fatto corteggiare, prendere in giro, e mi ha baciata. Sei mesi dopo lo vedo con Leonardo DiCaprio e uno Steven Spielberg che non capiva niente di quello che stava succedendo». Cioè? «Hanks, quando mi vede in conferenza stampa, mi chiede cosa facessi lì e io gli dissi che volevo mollarlo per mettermi con DiCaprio. Allora lui puccia le dita nell’acqua per farsi finte lacrime e mi chiede di non lasciarlo». Chi ti ha lasciato l’amaro in bocca? «Russell Crowe. Aveva la nomea di non essere simpatico nelle interviste, e quando l’ho intervistato ho avuto la conferma. Può essere molto sgradevole, aveva trattato male la mia crew». E tu? «Mi sono incazzata e gli ho detto di moderare i toni». Com’è finita? «Che ha concluso l’intervista dicendo: “Fuck you! Fuck Mtv!» Come hai reagito? «Gli ho risposto: “Fuck you!”». Ah… «L’ho sempre amato moltissimo come attore, ma a volte è meglio non incontrarli, i propri miti» [Gaspare Baglio, RollingStone] • Valletta al Festival di Sanremo 2006 (con Ilary Blasi, conduttore Giorgio Panariello), annunciò che se fosse arrivato come ospite Arnold Schwarzenegger, governatore della California che aveva appena rifiutato la grazia a un condannato a morte, non sarebbe salita sul palco. Ma dato che venne John Travolta. L’ha intervistato mentre lui le massaggiava i piedi: «E avevo un fungo a un’unghia del piede perché avevo preso una micosi in piscina! A mezz’ora dalla diretta mi si stacca l’unghia e la mia truccatrice me la rimette con l’attack. È incredibile che abbia ancora un piede. La mia unica speranza, sul palco dell’Ariston, era che non si staccasse l’unghia e rimanesse appiccicata alla giacca di Travolta» • A Orlando Bloom, dà un bacio appassionato. Dirà: «Credo che si sia lasciato con la fidanzata dopo che l’ho limonato sul palco. In quell’occasione un po’ di lingua l’ho messa davvero, mi sono fatta trascinare dal momento» • Solo un secondo prima del debutto; proprio in quel momento ricevo la chiamata del mio agente del tempo: “Faccia le cose con garbo e giudizio. Sia elegante. Non cerchi di strafare”. Peccato che avevo studiato solo gag-stronzata, e mi è salita l’ansia: “Non poteva dirmelo prima?” [ad Alessandro Ferrucci, Fatto] • Nella stagione 2007-2008 ha condotto su Mtv, con successo, la quarta edizione di Very Victoria, spiegando che non c’è neanche un programma Rai di suo gradimento e che questo dimostra perché, dopo il Festival, non abbia traslocato a viale Mazzini. Very Victoria è un talk show alla Letterman, basato sugli ospiti che si fanno intervistare in un clima studiatamente rilassato, e giovanile. La Cabello ha fatto della frangetta e dei tacchi vertiginosamente alti i suoi segni distintivi • «Ho umanizzato i personaggi. Oggi ho un discreto pubblico di over 60, persone che credono mi chiami Very di nome e Victoria di cognome» (a Maria Teresa Veneziani) • «In Victoria, detta Vicky, batte un cuore da sciuretta trendy, si fa strada una sdolcinata spin doctor, si manifesta forte il desiderio di allontanarsi dall’ossario dei famosi a metà. Vittoria, detta Vicky, è un po’ come la cantante Dolcenera: se la tira, eccome se se la tira, fingendo però di non tirarsela» (Aldo Grasso) • S’è tenuta lontana dai politici. Berlusconi le aveva proposto di registrare un’intervista ad Arcore e lei s’è rifiutata. Più interessata al figlio Pier Silvio: «Vorrei vedere o almeno toccare, anche da sopra la camicia, i suoi addominali» (ad Andrea Laffranchi) [Cds 22/9/2009] • Una volta pogò con Meloni: «All’epoca di Victor Victoria era stata molto disponibile, accettò di fare tutto. Ho avuto meno difficoltà con lei rispetto a tanti del mondo dello spettacolo che dovrebbero fare quello di mestiere» [Daniele Manca, Vanity] • Nella stagione 2009-2010 è passata da Mtv a La7 con il talk show Victor Victoria - niente è come sembra. Immutata la formula della trasmissione, Geppy Cucciari l’ha affiancata nel ruolo di spalla. Picco di audience il 7 ottobre 2009 durante il bacio saffico con Alba Parietti. Altro momento "storico", la (finta) lite con Ambra Angiolini • A Victor Victoria rifacevi i videoclip famosi con i Manetti Bros. e tanti guest. «Con Travaglio ho fatto Centro di gravità permanente di Battiato. E poi Siamo donne con la Impacciatore che faceva anche il leggero strabismo della Salerno». La cosa più clamorosa? «Ho chiesto a Pierfrancesco Favino e Nanni Moretti di fare i Bee Gees. Favino ha dato l’ok e così ho chiamato Nanni per convincerlo. La sua assistente mi dice che sta guardando un film russo e ci saremmo risentiti fra cinque ore. Quando non ci speravo più mi chiama. Era incuriosito e sconvolto dalla richiesta e siamo stati al telefono per un’ora. Ha voluto sapere chi fossi e cosa facessi. Ha declinato gentilmente. Così ho chiamato Dario Argento e lui si è prestato subito. Ha avuto un grandissimo successo, era perfetto nel ruolo del Bee Gees depresso» [Baglio, cit.] • Popolarità dallo spot Crodino, in cui fa coppia con un gorilla («il mio uomo ideale: intelligente e petto villoso»). Nel libro che ha scritto su questa esperienza (Questione di peeling, Kowalksi 2007), ha raccontato che dentro la scimmia c’è un etologo americano che sa come si muovono i gorilla. La voce romanesca che lo doppia è di Paolo Buglioni • Nel 2011 conduce Quelli che il calcio su Rai 2. «L’azienda più complicata mai vista, sulle altre reti fai tv, qui sei la tv». Non capisce nulla di calcio: «Ho una borsetta a forma di pallone, se può essere utile» [Chiara Maffioletti, Cds] • Lei e il suo staff di autori facevano le riunioni in un loft affittato in zona Porta Venezia: «Negli uffici Rai avevamo un calo di fantasia» [Chi 21/3/2012]. Molti i personaggi affiancati alla conduttrice, dal Trio Medusa a Virginia Raffaele. «I dirigenti di Rai 2 hanno infarcito la trasmissione di insegnanti di sostegno con il risultato di sfilarle autorevolezza. Lei non appare come il centro di gravità del programma, ma come una sorta di hostess simpatica che allevia le fatiche del viaggio» [Grasso, cit.]. Buoni i giudizi sulla prima stagione: «Quelli che il calcio ha ritrovato uno smalto che via via aveva perso» (ibid.). Opposti sulla seconda: «Quelli che è ormai una trasmissione un po’ decotta» [ibid.] • Nel 2014 è giudice dell’ottava edizione di X Factor: «Ho imparato tanto, ma non sono capace. Non so stare seduta dietro un tavolo e giudicare, non mi piace criticare dei ragazzi agli inizi, quando non sono strutturati. Mi sentivo male. E non amo la televisione urlata» [Ferrucci, cit.] • Poi la scelta di allontanarsi un po’ dalla tv: «Non sono un’influencer, non ho bisogno di visibilità. Della tv ho sempre amato la parte autorale, la scrittura dei miei programmi e quindi l’idea di condurre un format, qualcosa che non rappresentasse la mia identità, non mi ha mai allettata. Però mi ha sempre commosso, in tutto questo periodo, il desiderio delle persone di rivedermi in tv». Invalidata dalla malattia di Lyme (affaticamento, brividi, febbre, cefalee, rigidità nucale, dolori muscolari e articolazioni gonfie e dolenti): «Per via della mia malattia ho passato un periodo molto debilitante: avevo problemi di memoria, non ricordavo molte parole. Ed ero semi paralizzata. Questo mi ha creato non poche insicurezze: non ero più certa di essere in grado anche solo fisicamente di tornare in tv» [Maffioletti, cit.] • «C’è stato un lungo periodo in cui non potevo proprio fisicamente lavorare. Quando sono stata meglio, sono ripartita da cose piccole che erano importanti per me. Una malattia ti toglie tutto, annulla quello che hai fatto prima, diventa complicato ricordarsi quel che c’è stato prima» [ibid.] • È mai andata da uno psicanalista? «Sì. E se non ci vado io viene lui da me» [D, la Repubblica] • Nel 2022 torna in tv a Pechino express in coppia con l’amico di sempre Paride Vitale. Cosa l’ha spinta a credere che fosse arrivato il momento per farlo? «Direi l’ipnosi e la mia analista. Seriamente, mi hanno aiutato moltissimo a ritrovare fiducia in me stessa. Penso che certe cose che ho fatto in tv fossero un po’ troppo avanti per l’epoca, ma il mio interesse è sempre stato cercare strade nuove e non conformarmi alle regole. Pechino mi ha fatto ritrovare la voglia di mettermi in gioco. Mi sono buttata e ne avevo bisogno. Mentre giravamo guardavo il lavoro degli autori con ammirazione e ho capito che è quella la parte che mi diverte e mi manca, anche più dell’andare in video» [Valentina Colosimo, Vanity] • Qual è la cosa che l’ha colpita di più di Pechino Express? «La durezza. Pensavo tutto il tempo: ma questi sono pazzi. E poi la bontà e la generosità delle persone: gente che mollava tutto per dare un passaggio a un coglione con lo zaino e si ritrovava a 200 chilometri di distanza. In Italia non sarebbe possibile» [Colosimo, cit.] • I due si chiamano I pazzeschi erano sicura di tornare dopo subito e invece hanno vinto: Costantino della Gherardesca si è commosso per la vostra vittoria. «Gli devo tantissimo. Ha insistito perché ci fossi, dandomi una chance dopo anni in cui ero ferma. Sa cosa ho vissuto per via della malattia e in fondo è un patatone chic» [Maffioletti, cit.] • Un ritorno di Victor Victoria? «Me lo chiedono in tanti. Mi piacerebbe, ma dico anche che mi divertirebbe ripensare ad altro, chessò, a una trasmissione di televendite. O diventare direttrice di rete di un qualunque canale ma solo nelle ore notturne. Vorrei sperimentare. Diciamo che, come fascia oraria, dalla seconda serata in poi va bene tutto» [Maffioletti, Cds] • È una fan di Qvc? «È rilassante, ipnotico, con delle luci pazzesche. Io adoro fare cose inaspettate, potrei sparigliare e fare una cosa così. Ecco: il mio prossimo programma potrebbe essere su Qvc» [Colosimo, cit.] • Oggi su Sky, sempre in coppia con Paride Vitale, conduce Viaggi pazzeschi un nuovo travel show. Nel format i due, come ci spiega Paride, saranno «in balìa di tre italiani che vivono a Madrid, Parigi, Helsinki, Liverpool, Berlino e Marrakech. Si sfidano per farci vivere qualcosa di unico in queste città. Non posso spoilerare, ma abbiamo fatto cose che non avrei mai provato nella mia vita. Per fortuna c’è questo programma» [Baglio, cit.]. Nelle prime puntate di sono buttati nell’acqua gelida di Helsinki, ballato il Cancan a Parigi e si sono lanciati da un grattacielo a Berlino.
Religione «Ho una formazione cattolica. Credo di essere credente. C’è stato un momento in cui mi sono un po’ allontanata. Fu quando il mio fidanzato morì tragicamente in un incidente. Avevo vent’anni e stavamo insieme da cinque. Non riuscivo a darmi pace. Mi allontanai dalla religione. Poi qualcosa è cambiato. Non so dire se sono esattamente credente però c’è qualche cosa che mi attira. Quando mi sento un po’ persa vado in chiesa e sto lì. Il silenzio e la pace mi danno serenità».
Amori «Se c’è un pirla nel raggio di 100 chilometri, io lo individuo e mi ci fidanzo» • Il suo primo fidanzato Guidino Abbate, figlio di Bruno, promettente pilota di motonautica ed erede di una dinastia di costruttori di barche e motoscafi, perse la vita a soli 20 anni nel gennaio del 1995 uscendo di strada con l’auto all’altezza del ponte di Argegno, in provincia di Como, e finendo nel vuoto. Con lui morì anche un amico, Massimo Bordoli, 24 anni. “Victoria era fidanzata con Guidino Abbate, figlio del compianto Bruno. Il tragico incidente di cui rimase vittima addolorò molto lei e tutti noi”, raccontò il padre della Cabello in una delle sue rare interviste [Fatto] • È stata insieme all’artista Maurizio Cattelan fino al 2009. Si erano conosciuti durante una ciaspolata in montagna • Una storia con Andrea Rosso, figlio di Renzo: «Mi ha conquistata con i cartoni animati e con un regalo da Tokyo, dei calzini col disegno del monte Fuji» [a Nora Ardito, N20] • Altro flirt con Barù D’Aragona, nipote di Costantino Della Gherardesca. «Sono molto brava a uscire dalla vita degli altri in pochissimi secondi e a recidere i rapporti in modo definitivo» (a Scalise cit.) • Le hanno mai detto “sei troppo intelligente per me?”. «Tipo Vittorio Gassman in C’eravamo tanto amati? Spesso quel film l’ho vissuto in prima persona» • «Ne vorrei uno che mi facesse sentire donna e mi togliesse di dosso la sensazione di dover sempre tirare la carretta. La Litizzetto mi ha detto: "Sei l’unica femmina che conosco che si può inviare via fax. Ma anche l’unica in grado di cambiarsi le gomme dell’auto da sola". Certo, perché non ho bisogno di dipendere, basto a me stessa. È pur vero che mi piacerebbe incontrare una persona con cui fare almeno un pezzo di strada, condividere qualche bel progetto» (a Paola Maraone) [Gia 4/12/2014] • Quando mi sono ammalata stavo con una persona stupenda, non famosa – confida -, era un medico tra l’altro. Ma proprio perché non sono capace di condividere il dolore, ho chiuso la relazione. Sarebbe stato un atto di egoismo tenerlo lì. Adesso lui si è rifatto una vita, è felice, quindi doveva andare così. La mia particolarità è restare amica degli ex”. Come fa? “Quando una persona è stata così tanto nella tua vita, faccio fatica a tagliare. Magari c’è un momento fisiologico all’inizio in cui ti eviti se è finita male, ma poi io sono per il perdono. Lasciare andare. Alla fine la vita è troppo breve per restare incazzati. E poi non voglio avere addosso energie negative… dopo il medico ho avuto qualche storia, breve [F] • Non ha mai voluto una famiglia? «Non ne ho mai sentito la mancanza né l’urgenza di fare figli. Mi piace molto la mia condizione di grande libertà, che mi permette di svegliarmi la mattina e decidere cosa fare. E poi una famiglia ce l’ho già, fatta di queste persone meravigliose» [Colosimo, cit.] • Quanto conta il sesso nella vita? Molto. Soprattutto quando non ne faccio • In questo momento cercherei volentieri un trombamico» [nel 2022] • Ora è single ma perdutamente innamorata di Silvano, cocker bianco di sei mesi: «Mi ha cambiato la vita» • «Un tempo mi piacevano gli stronzi. Ora ho una nuova tecnica: individuare lo stronzo e fidanzarmi con quello di fianco a lui».
Curiosità «Di reggiseno non porto neanche la prima, solo la retromarcia» • Una passione per la cotoletta alla milanese • Ama fare vacanze da sola: «Quasi sempre al mare. Con la muta e la bombola. A fare le immersioni negli abissi» • «Mi piace osservare le coppie anziane che ballano. Hanno un modo di guardarsi diverso, quasi commovente» • «Faccio digiuni da prima che andassero di moda. Il digiuno intermittente lo pratico solo quando lavoro: la sera magari evito di mangiare perché così dormo meglio e la mattina dopo sono più concentrata. Due volte l’anno, invece, sotto controllo medico, faccio un digiuno totale in dei centri in cui sono seguita. Faccio un digiuno di una settimana, assumendo solo acqua. Non sono cose per cui puoi improvvisarti: il digiuno, oltre a ripulire il corpo, mi aiuta a ritrovare il mio centro, è un esercizio molto bello per la testa. Dice che sarà per questo che non trovo un fidanzato?».
Titoli di coda «Mi piace la vita anche quando è cattiva e ti mette davanti a prove difficilissime».