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 2024  marzo 21 Giovedì calendario

Biografia di Mario Cipollini

Mario Cipollini, nato a Lucca il 22 marzo 1967 (57 anni). Ex ciclista. Campione del mondo 2002, nello stesso anno vinse anche la Milano-Sanremo. Professionista dall’89, ha vinto 42 tappe del Giro d’Italia (record, segue Binda a 41), 12 al Tour, sei giorni in maglia rosa e altrettanti in maglia gialla, tre Gand-Wewelgem ecc. Ritiro nel 2005, nel 2008 è tornato a correre per qualche settimana (negli Usa con la Rock Racing, facendo anche da manager). Soprannominato Re Leone. «Io penso di poter essere paragonato a Maldini per la durata della carriera e per quello che ho vinto».
Vita «Papà Vivaldo gli appiccicò addosso la voglia di pedalare quando lo portò sul Turchino a veder passare la Sanremo vinta da Gomez nell’82. Faceva molto freddo, c’era nebbia, i corridori erano un impasto di marziani e fantasmi, per il ragazzo quindicenne. “Voglio diventare come loro”, disse il piccolo Mario a papà, “voglio vincere questa corsa”. L’ha vinta a 35 anni» (La Stampa) • È considerato «Il più forte velocista italiano di ogni epoca» (Gianni Romeo). Mario Fossati: «Il merito fisico: un nome clownesco: il coraggio che, nel ciclismo, è spesso la virtù che le vale tutte» • «I suoi colleghi non l’hanno mai amato, troppo protagonista, egoista, egocentrico, tirato nel dividere i premi con chi lo portava al traguardo risparmiandogli fatica e sudori» (Giovanni Cerruti) • «In sella a una bici è il più veloce, ma fa la sua figura anche quando sfila con un cappotto di pelliccia e scende senza impacci la scalinata di Trinità dei Monti sotto i riflettori della tv, in una serata di luglio. Lo chiamano Re Leone, ma è un camaleonte. Con la stessa naturalezza con cui batte gli avversari in volata sa muoversi nel “jet-set”, fatica sette ore in bici e poi sale sull’aereo privato di qualche suo amico miliardario di Montecarlo e vola in Costa Smeralda, al Billionaire del suo amico Briatore» (Walter Gallone) • «Dopo il ritiro si è messo a fare apprezzate biciclette da corsa e si è anche fatto vedere in tv, partecipando per esempio a Ballando con le stelle e alla seconda edizione di Si può fare!, entrambi sulla Rai. Di recente è stato intervistato sul Giornale e ha detto: “Il ciclismo italiano non c’è più, siamo il quarto mondo. Abbiamo solo Vincenzo Nibali, l’unico vero talento di cui possiamo disporre. Per il resto sono solo comparse”. Ci sarebbe anche Fabio Aru, e al giornalista che gliel’ha fatto notare ha risposto: “Ci dia un segno. Siamo qui. Lo aspettiamo”» (il Post).
Guai giudiziari Problemi col fisco: nonostante avesse dichiarato la residenza a Montecarlo, nel gennaio 2008 i giudici tributari della commissione provinciale di Lucca lo condannarono a pagare le tasse su circa 1 milione e 600.000 euro di redditi percepiti nel 1998 e 1999. Sottoposti ad accertamento anche i redditi dal 2000 al 2004. Il 17 aprile 2008 è stato condannato a 22 mesi di reclusione (condonati dall’indulto) per il reato di evasione fiscale, ma il 7 giugno la corte d’Appello di Firenze lo ha assolto «in quanto il Re Leone effettivamente in quegli anni era residente a Montecarlo e quindi non avrebbe dovuto versare quei circa 500 mila euro che invece l’erario gli chiedeva. A difenderlo l’avvocato Massimo Martini di Pisa» • Denunciato dall’ex moglie Sabrina Landucci nel 2017, nell’ottobre 2022 è stato condannato in primo grado dal tribunale di Lucca a tre anni di detenzione per lesioni, maltrattamenti e minacce. La condanna è intervenuta anche per le minacce nei confronti del compagno di lei, l’ex calciatore Silvio Giusti. Il giudice ha anche stabilito un risarcimento di 80 mila euro alla ex moglie e 5 mila euro a Silvio Giusti. «“Stavo lavorando come ogni giorno nel centro sportivo quando Mario mi ha aggredito davanti a colleghi e clienti. Mi ha afferrato il collo e poi mi ha sbattuto la testa contro il muro. Avevo lesioni, dolore sono dovuta andare al pronto soccorso. Ma più che le ferite a farmi male è stato quel gesto così violento. Ancora oggi sono sconvolta”. Sabrina Landucci, ex moglie di Mario Cipollini, fa quasi fatica a parlare di quel 6 gennaio al centro sportivo Ego di Lucca dove da tempo lavora come istruttrice di nuoto. E quella denuncia per lesioni presentata tre giorni dopo in questura vorrebbe cancellarla per sempre. “L’ho scritta a malincuore – racconta – per tutelare non solo me stessa ma le mie due figlie (nate dal matrimonio con il campione di ciclismo ndr), non ho avuto alternativa come madre e come donna. Ma non mi chieda di più, la prego. Avrei preferito che la mia denuncia rimanesse riservata” […] Lui, il Re Leone, lustro del ciclismo italiano e mondiale, da sempre ha scritto capitoli gloriosi di sport accanto a pagine di gossip. Lei, sorella di Marco Landucci, ex portiere di Inter e Fiorentina, è sì una donna riservata, ma quel matrimonio celebrato nel 1993 con schiere di paparazzi e tv, l’ha proclamata première dame delle due ruote. Ma dopo dodici anni di unione, ecco arrivare la separazione annunciata il 16 maggio del 2005 con un comunicato. “Mario e Sabrina hanno deciso di comune accordo di separarsi dopo aver provato ogni strada possibile”, vi si leggeva. SuperMario, che pochi giorni prima aveva annunciato il ritiro dalla carriera agonistica, aveva poi aggiunto: “Adesso la priorità sono le nostre figlie, Lucrezia e Rachele” […] Un matrimonio, quello tra Mario e Sabrina, che sembrava sereno. Poi, nel 2005, la crisi. Con il flirt super mediatico tra il campione di velocità e la modella Magda Gomes. È l’inizio della fine del matrimonio. Cipollini e la Landucci tentano una riconciliazione, che però dopo un paio di anni tormentati fallisce» (Marco Gasperetti).
Doping Nel febbraio del 2013 il Coni ha aperto un fascicolo sul corridore a seguito delle rivelazioni del dottor Eufemiano Fuentes, nell’ambito dell’inchiesta Operacion Puerto, secondo la quale Cipollini avrebbe seguito i programmi dopanti del medico spagnolo Fuentes anche durante 2002, l’anno Mondiale a Zolder. Dopo le vicende di presunto doping l’organizzazione del Mondiale 2013 ha deciso di estrometterlo da ogni celebrazione • «I primi contatti tra Mario Cipollini e il dottor Eufemiano Fuentes risalgono al 2001. E tra le 7000 pagine dell’Operacion Puerto compaiono altre tre tabelle di preparazione, compilate dal medico spagnolo per il velocista lucchese: sono riferite alle stagioni 2001, 2003 e 2004, oltre a quella del 2002. Il 2002, cioè la stagione indimenticabile per Re Leone: vinse Sanremo, Gand-Wevelgem e Mondiale. Gli anni sono importanti: già il 2002 era la testimonianza che Cipollini frequentasse Fuentes (e il sistema delle sacche di sangue) con almeno due anni di anticipo rispetto ad altri, come per esempio Ivan Basso. E il 2001 è lo stesso periodo in cui Armstrong e il suo gruppo, guidato dal medico Michele Ferrari (al fianco per anni anche di Cipollini), passa dall’Epo (eritropoietina) alle trasfusioni di sangue. Troppo rischioso usare l’Epo, dopo che a Sydney 2000 debuttò il metodo per trovarla nelle urine […] In quel 2022, il sistema diventa più articolato e sofisticato. Per i suoi impegni agonistici, Cipollini riempie e svuota 13 sacche di sangue, tra prelievi (6) e reinfusioni (7). Prima del Mondiale del 13 ottobre, avrebbe fatto due sacche: il 22 settembre e il 9 ottobre, a 4 giorni dalla gara. Il 2003 è un altro passo in avanti. Ormai identificato da Fuentes con il codice «Maria» (non era infrequente che, per il medico, un atleta avesse più di una sigla o pseudonimo), Cipollini inizia il trattamento il 7 dicembre 2002 con il prelievo di due sacche di sangue. Prosegue un mese dopo con due estrazioni e due reinfusioni lo stesso giorno (l’8 gennaio) prima di cominciare un trattamento di 11 giorni di anabolizzanti; quindi ormoni (HM). A febbraio, ancora una doppia estrazione-reinfusione (il 6 febbraio), poi ormoni della crescita a giorni alterni, l’IG (un altro tipo di ormone della crescita). La doppia estrazione-reinfusione si rivede ancora il 2 marzo, con due reimmissioni di sangue prima di altrettanti appuntamenti importanti: il 12 marzo per la Tirreno-Adriatico, il 19 marzo tre giorni prima della Sanremo. Gara che vinse Paolo Bettini, ma in cui Cipollini andò più forte persino del 2002. La tabella è cruda: 16 sacche per preparare la Classicissima. E in totale, dal 7 dicembre 2002 alla vigilia del Giro d’Italia (8 maggio 2003), Cipollini avrebbe proceduto all’utilizzo di ben 25 sacche: in 5 mesi. Ci siamo soffermati su queste due stagioni perché sono le più significative dell’ultima parte della carriera: nel 2003 Mario conquistò il record di 42 tappe al Giro. Il 2004 si chiude dopo 6 tappe del Tour, e a marzo 2005 “Cipo” appende la bici al chiodo, più il rientro per un mese nel 2008» (Luca Gialanella e Filippo Maria Ricci) • «Ormai fa testo Armstrong: gli hanno tolto tutti i Tour vinti, anche quelli caduti in prescrizione, a tredici anni dal primo successo. Quindi, nessuno è più al sicuro. Non Cipollini, il Re Leone che incantava le ragazze coi suoi riccioli d’oro e gli occhi azzurri, ma piaceva anche ai ragazzi, per quell’aria da tombeur de femmes, la Ferrari, la residenza a Montecarlo e la foto di Pamela Anderson attaccata al manubrio, altro che Bartali, un toscano molto diverso, con l’immaginetta di santa Teresa del Bambin Gesù cucita alla maglia» (Gianni Mura).