Anteprima, 5 febbraio 2024
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Biografia di Danilo Segre
Danilo Segre (1952-2024). Regista. Sceneggiatore. Montatore. «Nato ad Alessandria, nel 1981 aveva fondato a Torino la sua casa di produzione I cammelli, che nel 1989 venne accompagnata da una Scuola video di documentazione sociale. Più volte con i suoi lavori era stato ospite del Torino Film Festival. Nel 1996 aveva anche iniziato un’attività di docente al Centro Sperimentale di Cinematografia. Il suo nome inizia a circolare negli ambienti del cinema d’autore con i documentari Il potere dev’essere bianconero (1978) e Ragazzi di stadio (1980), in cui filma per la prima volta dall’interno le attività degli ultras di Juventus e Torino. Un’ideale trilogia chiusa nel 2018 con Ragazzi di stadio, quarant’anni dopo. Negli anni racconta la città sconvolta dall’eroina (Perché droga, 1976 e Ritratto di un piccolo spacciatore, 1980), la vita nei borghi cittadini (Torino, mercati generali e Carnevale in quartiere, 1980, Vite di ballatoio, 1984), ma anche ritratti, come quello della fondatrice del Museo del Cinema Maria Adriana Prolo (Occhi che videro, 1989). Tra i suoi film narrativi si ricordano Manila Paloma Blanca (che nel 1992 vinse il Tulipano d’Oro al Festival di Istanbul) e Vecchie (2002). Nel 2005 suscitò polemiche Mitraglia e il verme con Antonello Fassari, film scomodo interamente ambientato nello squallore di un bagno pubblico romano, rifiutato sia da Venezia che da Torino. In compenso, nel 2008 il suo documentario Morire di lavoro venne presentato in anteprima alla Camera dei Deputati e al Parlamento Europeo di Strasburgo. Di sé amava dire: “Mi limito a raccontare una storia, tante storie. Sta agli spettatori seguirle e poi esprimere un proprio parere. Non sono mai stato un regista d’inchiesta o di propaganda. Ho rispettato i miei protagonisti e loro hanno rispettato me. Per questo avranno sempre la mia riconoscenza”» [Fabrizio Accattino, Sta]. Un male fulminante, diagnosticato lo scorso dicembre, se lo è portato via ieri pomeriggio. Lascia la moglie Elena e il figlio Emanuele. Aveva 71 anni.