Anteprima, 8 febbraio 2024
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Biografia di Maria Fida Moro
Maria Fida Moro (1046-2024). Figlia di Aldo Moro, ucciso dalle Brigate Rosse nel 1978. Ex senatrice (1987-1992). Ha detto: «Non essendo una ex terrorista neppure la Caritas mi ascolta. Non essendo un’assassina nessuno s’interessa a me. Non essendo più la figlia di un potente pago doppia la mia solitudine e la mia debolezza. Pago perfino l’età: ho troppi anni per cominciare a prostituirmi» • «Nemica della retorica arrivò a criticare la beatificazione del presidente dc perché avrebbe rappresentato una fumisteria con cui sigillare il caso Moro. “Non è tutto chiaro”, ha ribadito invece in ogni circostanza, scontrosamente polemica» [Rep] • «Una donna che incute timore: il volto è segnato dai medesimi tratti del padre, ma i suoi sono più appuntiti, come lo sguardo che fiuta, che non dà scampo. Ho sempre pensato che non riuscirei a sostenerlo, quello sguardo. C’è tutto nei suoi occhi: rabbia e pietà, rancore e bisogno di giustizia. C’è racchiuso il sunto della pretesa, vale a dire la coniugazione della responsabilità giuridica e della responsabilità politica. Un’esigenza imperitura che non è stata mai appagata» (Alessandro Moscè, Pangea, 6/4/2018)» • «Riposi in pace, che possa trovare la pace che le è stata sottratta in vita, dalla vicenda che ha strappato la sua vita e della sua famiglia. Questo e solo questo è giusto dire, nessun riassunto e nessun giudizio, per Maria Fida Moro, figlia primogenita che era già madre di Luca, in quei giorni, il nipotino amato cui il prigioniero dedicò frasi strazianti nelle sue lettere. Mai arresa, mai accondiscendete, mai convinta, alla ricerca sempre di una verità maggiore, ha riversato nell’impegno civile e politico il dramma che Anna, Agnese, Giovanni hanno portato ognuno in modo diverso. Lei arrivando a perdonare Barbara Balzerani, Agnese a chiamare i brigatisti “amici difficili e preziosi”. Non si dicano però frasi fatte e mendaci del tipo: con lei se ne va un pezzo del mistero del caso Moro. Se ne va, anzi resta più evidente di prima, il mistero della violenza subita e della violenza compiuta, e di una vita che ne è stata segnata. Quando fu trasmessa la discutibile serie di Marco Bellocchio Esterno notte, con la consueta ruvida energia disse una cosa che si può tenere per definitiva: “O si decide che siamo personaggi storici, e allora si rispetta la storia, o si decide che siamo personaggi privati e allora ci si lascia in pace”. Possa riposare in pace» [Maurizio Crippa, Foglio] • «Io, Maria Fida Moro, sono quella cattiva e anche pazza, perché ho sempre scelto di fare quello che chiedeva papà, unica in tutta la mia famiglia. Questo mi ha portato dei danni quasi irreparabili, dei quali però sono fiera, perché, se essere pazzi significa restare fedeli, fedeli a una persona che è stata veramente lasciata molto sola, per non dire totalmente sola, allora va bene così. Quindi, sono cattiva e pazza perché ho scelto di fare la volontà di mio padre».