Corriere della Sera, 13 aprile 2024
Arabia tra gol e risse. E il tifoso con la frusta colpisce un calciatore
Alla fine di una partita di calcio, se la tua squadra ha perso, la delusione e la tensione possono essere elevatissime. Questo vale per un giocatore in campo, un allenatore in panchina o anche per un tifoso sugli spalti. Il clima elettrico alla fine della Supercoppa d’Arabia Saudita, giocata due sere fa tra Al Ittihad e Al Hilal, ha prodotto una scena che non si era mai vista in un contesto del genere: un calciatore è stato frustato, letteralmente, da una persona che era in tribuna. Il malcapitato è stato Abderrazak Hamdallah, attaccante marocchino dell’Al Ittihad sconfitto per 4-1 dalla squadra schiacciasassi della lega saudita, l’Al Hilal. Durante i 90 minuti, la punta ha sbagliato un calcio di rigore ma ha anche segnato l’unico gol dei suoi: in attacco, accanto a lui, c’era l’ex stella francese del Real Madrid e Pallone d’oro 2022, Karim Benzema, che però non ha inciso.
Un video, immediatamente circolato sui social network, documenta la scena: al fischio finale Hamdallah, evidentemente infastidito da critiche sopra le righe o insulti provenienti dagli spalti, si reca verso un tifoso e getta verso di lui il contenuto di una bottiglietta, presumibilmente dell’acqua. Per tutta risposta, il supporter con una frusta lo cerca di colpire un paio di volte (la seconda sembra pure farcela), prima di essere fermato e allontanato da una persona accanto a lui e dagli steward dell’impianto mentre alcuni compagni del calciatore si avvicinano creando un piccolo parapiglia.
Il match, disputato al Mohammed Bin Zayed Stadium di Abu Dhabi, negli Emirati, ha visto prevalere nettamente la capolista della Saudi League. Una squadra da record mondiale: con la vittoria di ieri, l’Al Hilal ha centrato il suo 34esimo successo consecutivo: staccati ormai nettamente i gallesi del The New Saints – nel 2016 si fermarono a 27 vittorie – e l’Ajax 1971/72 guidato da Johan Cruijff, che sconfisse i suoi avversari per 26 partite di fila. Allenati da una vecchia conoscenza del calcio europeo, il «santone» portoghese Jorge Jesus, i giocatori dell’Al Hilal stanno inanellando una serie di risultati incredibili: ormai saldamente lanciati verso il titolo di campioni d’Arabia (hanno un vantaggio di 12 punti sulla seconda a 7 giornate dalla fine), sono anche semifinalisti della Champions League asiatica e della coppa nazionale. Ironia della sorte, la squadra avversaria nel prossimo turno di questa competizione sarà proprio l’Al Ittihad.
Il calcio saudita, in questa stagione, ha visto un’iniezione spaventosa di petrodollari e, di conseguenza, l’arrivo in massa di giocatori di primo piano che in altri tempi non sarebbero mai andati lontano dai riflettori del grande calcio europeo. Quest’operazione è uno dei pilastri su cui si poggia il grande programma strategico di rinnovamento economico e d’immagine che Riad ha messo in campo con tutta la sua smisurata potenza finanziaria.
Alta tensione
Cristiano Ronaldo lunedì è stato espulso e poi ha minacciato di colpire l’arbitro
Nell’Al Hilal militano due grandi giocatori molto noti anche al pubblico italiano, l’ex centrocampista della Lazio Sergej Minkovic-Savic e l’ex difensore del Napoli Kalidou Koulibaly. La stella della squadra è il brasiliano Neymar, che attualmente è però infortunato e il trofeo l’ha alzato non da protagonista. Ma il giocatore simbolo della lega è Cristiano Ronaldo. L’asso portoghese, vincitore di cinque Palloni d’oro, si è reso protagonista lunedì scorso, proprio durante la partita di semifinale di Supercoppa contro l’Al Hilal, di un brutto gesto: ha prima colpito un avversario con una gomitata e poi, dopo essere stato espulso dall’arbitro, ha minacciato di colpire quest’ultimo alle spalle con un pugno.
Quello saudita non sarà un campionato ancora di primissima fascia, ma le tensioni e le bizzarrie non mancano.