ItaliaOggi, 10 aprile 2024
Las Vegas, chiude storico casinò
Negli anni ’50 Las Vegas era una città polverosa nel deserto del Mojave. Una buona location per un triste romanzo di John Fante, senza luci né suoni. Nonostante il gioco d’azzardo fosse stato legalizzato nel 1931, i primi casinò vennero costruiti una ventina d’anni più tardi.
Tra loro c’era il Tropicana. Inaugurato nell’aprile 1957 con un investimento di 15 milioni di dollari (poco meno di 14 milioni di euro), era il resort più lussuoso dell’epoca.
Ora, a pochi giorni dal 67°anniversario dell’apertura è stato chiuso per essere demolito e fare spazio allo stadio della Major League di baseball.
Anche se secondo Michael Green, docente di storia all’università del Nevada, la fine del Tropicana è «piuttosto triste», a Las Vegas non è insolito che i vecchi casinò vengano smantellati insieme col loro passato. «Gli hotel costruiti negli anni ‘50 non sono stati progettati per gli anni 2000», ha spiegato Green, «La chiusura del Tropicana riflette i cambiamenti di Las Vegas per tenere il passo e superare i concorrenti internazionali».
Antioco Carrillo, 56 anni, lavorava nella cucina del Tropicana. Era stato il suo primo impiego negli Usa dopo essere immigrato dal Messico nel 1987. Carrillo ha scattato alcune fotografie alla cupola di vetro colorato sopra il casinò, al centro congressi e alla piscina. Ricorda di essersi sentita piccola la prima volta che ha messo piede all’interno del resort, che sembrava una «città nella città».
Soprannominata la «Tiffany della Strip» in riferimento al noto gioielliere e alla via più popolare di Las Vegas, la proprietà di 300 camere era considerata un hotel di gran lusso. All’epoca dell’inaugurazione ricevette grandi elogi dai media locali, col Las Vegas Sun che parlava di un casinò «incredibilmente bello», col suo «ingresso colorato con piastrelle a mosaico» e «camere spaziose», mentre il Las Vegas Review descrisse il Tropicana come dotato di una «tranquilla dignità».
L’hotel è stato il primo palcoscenico di Las Vegas a presentare i maghi Siegfried & Roy come parte dello spettacolo Folies Bergère, show di cabaret importato da Parigi che avrebbe continuato a intrattenere i turisti con le showgirl in topless per quasi 50 anni. La sua Blue Room era un’altra grande attrazione che ospitava artisti jazz come Louis Armstrong.
Anche se i legami con la criminalità organizzata non erano insoliti per i casinò di Las Vegas, Green ha detto che «la mafia ha fatto un pessimo lavoro nel nascondere il proprio coinvolgimento al Tropicana».
«Un mese dopo l’inaugurazione il gangster Frank Costello fu ucciso a New York. Un foglio che aveva in tasca mostrava i dati sulle vincite lorde del casinò del Tropicana, collegandolo a un’operazione di scrematura nella proprietà».
Da allora la gestione è cambiata diverse volte, con gli acquirenti più recenti, Bally’s Corp, che hanno acquisito il Tropicana nel 2022 per 137 milioni di euro. «Parte del suo declino si deve ai diversi cambi di proprietà, il che significava approcci e programmi sempre diversi», ha aggiunto Green.
I fan del resort potranno acquistare i mobili delle camere degli ospiti, gli sgabelli da gioco e la biancheria nella vendita di liquidazione prima della demolizione della proprietà. Souvenir originali di un pezzo di storia di Las Vegas.