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 2024  aprile 07 Domenica calendario

Lo show del Sole nero


NEW YORK – Tutti pazzi per l’eclissi dell’8 aprile. Saranno almeno 32 milioni (senza contare chi seguirà l’evento online) gli americani che nel pomeriggio di lunedì aspetteranno, naso all’insù, l’evento astronomico dell’anno: il cosiddetto “sole nero”. Raro fenomeno – il prossimo sarà il 12 agosto 2044 – capace di produrre una zona d’ombra che questa volta viaggerà dal Messico al Canada attraversando 15 stati nordamericani e grandi città come Dallas, Indianapolis, Buffalo.
Inizierà alle 12,39 locali a sud delle Kiribati, nell’Oceano Pacifico, e ombreggerà la superficie terrestre per 3 ore e 16 minuti fino alle 15,55 quando si esaurirà nell’Atlantico. L’oscurità durerà mediamente più del solito, circa 4 minuti, durante i quali si registreranno diversi fenomeni: crollo delle temperature (fino a 10 gradi), comportamento anomalo di animali e piante, una sorta di tramonto a 360 gradi e l’improvvisa visibilità della corona del sole (da osservare con specifici occhialini) insieme a stelle, i pianeti Venere e Giove e forse la Cometa 12P/Pons-Brooks. Pure gli esseri umani potrebbero avere reazioni emotive imprevedibili, avvertono gli scienziati. Pronti a studiare in tempo reale gli effetti.
Di sicuro qui è già eclissi mania. Considerata dagli analisti finanziari il potenziale evento turistico del decennio: «Equivarrà ad avere 50 SuperBowl in contemporanea dal Texas al Maine» dice Michael Zeiler, responsabile del sito web
greatamericaneclipse. com
parlandone al Washington Post.
L’enorme numero di appassionati e curiosi è infatti destinato a generare un giro d’affari da oltre un miliardo di dollari, vero toccasana all’economia di numerose città, da Austin, Texas, a Rochester, New York. Hotel, campeggi e case offerte su Airbnb (che gli ha dedicato una specifica mappa) registrano iltutto esaurito da mesi e a prezzi letteralmente astronomici: per dire a Grayville, Illinois, villaggio di mille abitanti, stanze da 90 dollari sono andate via a 949. Pure i ristoranti si sono buttati nel business con menu d’ispirazione spaziale. Mentre marchi alimentari offriranno prodotti a edizione limitata: Sun-Chips, ad esempio, venderà online per soli 4 minuti e 27 secondi a partire dalle 14.33, patatine bicolori aromatizzate all’ananas e fagioli neri. Solo lunedì la birra Blue Moon distribuirà cartoni “Eclipse Sips”. EPizza Hut offrirà focacce giganti a 12 dollari con occhialini oscurati in omaggio.
Certo, qua e là le nuvole potrebbero rovinare l’esperienza: e i cacciatori di eclissi professionisti – quelli che viaggiano da un continente all’altro per viverne l’ebrezza – si dicono pronti a saltare in auto last minute per cercare lo spot migliore. Traffico e incidenti sono già in conto: e infatti molte città hanno elaborato i loro piani stradali già un anno fa, memori degli apocalittici ingorghi avvenuti durantela ben meno estesa eclissi del 2017, quando ai caselli delle autostrade si formarono file lunghe 100 chilometri. Lo stato di New York ha addirittura nominato una “Eclipse Czar”: Jessica DeCerce, responsabile della logistica, col compito di massimizzare la giornata di turismo eccezionale – da lei già definita «pari a un migliaio di Woodstock» – evitando disastri. Allerta massima anche nelle carceri: tanto che un gruppo di detenuti del penitenziario di Wooldward ha dovuto far causa per ottenere il permesso di restare in cortile durante quella che solitamente è la loro ora d’aria, cancellata dalla direzione per paura di fughe o rivolte. Sostenendo che il divieto a seguire «un evento dai connotati religiosi» (i sei firmatari del ricorso sono cristiani, musulmani e un seguace della santeria) avrebbe violato i loro diritti costituzionali.
A evidenziare il letterale lato oscuro del fenomeno ci pensano invece i complottisti: inondando la rete di teorie apocalittiche d’ogni sorta. Come quella che prevede la fine del mondo perché a essere oscurati saranno i cieli di 7 città chiamate Ninive: come la biblica capitale del vizio condannata dal profeta Giona. In realtà a esseretoccate saranno solo due città con quel nome, in Ohio e nell’Indiana.
Siti cospirazionisti come Infowar hanno invece articoli che titolano così: «L’8 Aprile sarà usato dai globalisti per i loro rituali occulti?». Concreto è però il rischio di cali d’elettricità a causa del temporaneo crollo d’energia rinnovabile, ormai percentuale importante del totale necessario: proprio quando, col buio, ci sarà il picco di domanda. E chissà che in quel caso la gente non impazzisca davvero.