la Repubblica, 7 aprile 2024
Il giallo della ragazza morta nell ’ex cappella “Forse è stata uccisa”
TORINO – Una decina di case e una chiesetta semidiroccata. Tutto quel che resta di un piccolo borgo di montagna disabitato da oltre cent’anni, dopo una frana. Ci si arriva camminando per un sentieronella boscaglia, dopo aver attraversato un ruscello, destinazione insolita di curiosi e di chi vuole fare una breve passeggiata. Ma sull’apparente tranquillità della frazione Equilivaz, nel comune di La Salle, è calata l’ombra di un mistero che ha scosso la Valdigne, tra Aosta e Courmayeur. Perché dentro quella minuscola chiesa in pietra c’era un corpo rannicchiato, privo di vita, di una giovane donna. «Sembrava che dormisse» racconterà chi ha dato l’allarme venerdì pomeriggio, «non avrà più di vent’anni».A terra qualche macchia di sangue, su di lei qualche ferita. Non si sa chi sia e cosa le sia successo, mail dubbio c’è: potrebbe essere stata uccisa. Ed è anche per questo che gli investigatori hanno scelto la strada del massimo riserbo. Trincerandosi dietro all’autopsia che solo martedì potrà fornire le prime risposte. «Al momento tutte le ipotesi sono aperte» dicono, dal malore, all’overdose, all’omicidio. La giovane non aveva con sé i documenti né un telefono cellulare, circostanze che rendono difficile l’identificazione.Quelle ferite sul suo corpo potrebbero essere state provocate da armi da taglio. Ma sembrano superficiali, e la zona è così piena di rovi che potrebbe essersi fatta male lungo il tragitto. La posizione del cadavere non farebbe subito pensare a una morte per mano violenta. C’erano anche dei resti di cibo nella chiesetta. Potrebbe però anche essere stata uccisa (o essere deceduta per altre cause) in un altro luogo, per poi essere trasportata e lasciata lì, nella speranza che non venisse trovata. L’hanno notata invece dei passanti intorno alle 14 e 30 facendo scattare l’allarme.Da allora i carabinieri setacciano il borgo per trovare tracce e indizi utili. Hanno fatto diversi sopralluoghi, l’ultimo ieri pomeriggio: hanno isolato l’edificio e perlustrato i sentieri che salgono lungo il costone della montagna. Chiedono però a bar e locali del posto se nei giorni scorsi abbiano visto una coppia. E controllano gli archivi alla ricerca di segnalazioni di persone scomparse che possano corrispondere alla sua fisionomia di giovanissima donna dalla pelle chiara. Non risultano denunce di questo tipo dalla zona e nemmeno dalla Valle d’Aosta. «Ma il mondo non si ferma alla nostra regione» è il laconico commento di un inquirente.Il vecchio borgo è poco frequentato e al di fuori dei circuiti normalmente battuti dai turisti. Persino molta gente del posto non sa della sua esistenza, e le forze dell’ordine in genere si recano lì proprio per cercare le persone scomparse, essendo davvero raro che ci passi qualcuno. Per arrivarci occorre lasciare l’auto nel parcheggio sulla statale 26 della Valle d’Aosta. Una decina di giorni fa però gli abitanti di La Salle hanno notato un furgone bordeaux parcheggiato ai margini della strada, con il tendalino aperto sopra come a indicare l’intenzione di trascorrere lì la notte. Un particola re che ha incuriosito i residenti, che si sono stupiti tanto da segnalarlo poi ai carabinieri, mettendolo in correlazione con il misterioso ritrovamento della ragazza. Non è chiaro però da quanto tempo lei fosse lì: sarà l’autopsia a rispondere anche a questa domanda.