il Giornale, 7 aprile 2024
Battuto all’asta per 6 milioni di dollari il primo Superman: è il più costoso di sempre. Il fenomeno del collezionismo e le nuove opportunità di investimento
La più quotata nella storia dell’editoria, almeno fino a ieri, era stata una copia di Action Comics pubblicata negli Stati Uniti il 10 giugno 1938. Acquistato nell’aprile 2022 per la somma record di 5 milioni e 300mila dollari, era considerato il fumetto più costoso del mondo. Il record è però stato polverizzato dal primo numero assoluto della rivista Action Comics, pubblicato nel 1938 per raccontare il debutto di Superman, e acquistato per 6 milioni di dollari in una casa d’aste americane. A battere la pubblicazione è stata Heritage Auctions, con sede a Dallas, durante l’ultima sessione di Comics and comic art. Chi abbia voluto spendere un patrimonio per assicurarsi quella che viene considerata una delle copie più belle sul pianeta non è stato reso noto.
Quello che si sa con certezza è che la rivista di debutto di Superman è stata classificata «Cgc very fine+ 8,5» che, nel linguaggio del collezionismo, rappresenta un voto stellare. Non sono certamente solo questi due esempi la dimostrazione di quanto il fenomeno del collezionismo riesca a muovere business a moltissimi zeri. È infatti costata 3 milioni e 600mila euro, nel 2021, una rarissima copia di Amazing Fantasy 15, contenente la prima apparizione di Spiderman, diventato così il terzo fumetto più caro del globo. Un prezzo «popolare» rispetto a quello stracciato dal proprietario della copia del primo albo di Action Comics che, nel lontano 1938, era stato venduto ad appena dieci centesimi di dollari mostrando in copertina l’eroe del pianeta Krypton mentre solleva sulla sua testa un’auto nell’atto di scagliarla. La quotazione del fumetto fra i collezionisti di tutto il mondo era cominciata a salire già nel 2009, quando fu venduto per 375mila. Soltanto un anno dopo l’albo aveva già quintuplicato il suo valore. Secondo Heritage Auctions, esistono solo 78 copie di Action Comics numero uno, tutte ambite dai collezionisti. Non semplici nerd con la passione dei supereroi, ma amanti di questo segmento dell’editoria disposti a spendere cifre da capogiro pur di mettere in libreria un pezzo introvabile. Del resto, fra carte dei Pokemon, figurine Panini, personaggi dei Puffi e pezzi dei Lego, il fenomeno del collezionismo sembra non avere confini. Basti pensare che una scatola di buste Pokemon è stata venduta all’asta per 360mila dollari. Due mesi prima, a novembre 2020, un set simile era stato battuto per 198mila dollari. Nello stesso anno uno studio condotto dalla società Team Whistle ha mostrato che il 77 per cento dei millennial e degli appartenenti alla cosiddetta generazione Z ha sentito il desiderio di impegnarsi con «contenuti confortevoli che daranno loro una pausa dalle notizie locali», come carte per giocare e fumetti. Mentre 73 per cento ha riferito di aver speso soldi per un hobby «nell’ultimo mese». Non deve quindi stupire che il sito Catawiki abbia ottenuto il titolo di piattaforma online leader nel settore della compravendita di fumetti in Europa, ottenendo un risultato di nove milioni di euro solo in questa categoria in un solo anno.