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 2024  aprile 04 Giovedì calendario

Periscopio

In un colloquio con Andrea Malaguti, direttore de La Stampa, a commento dell’immagine del Senato accademico torinese che ratifica la decisione di non partecipare a un bando di cooperazione con università israeliane avendo alle spalle un gruppo di studenti che esige quella ratifica, forse Gustavo Zagrebelsky è stato eccessivamente duro. Dapprima ha messo in dubbio l’autenticità della foto, poi ha esclamato: «Non voglio crederci, così si perde la dignità». Effettivamente la foto è inquietante: i contestatori, con bandiere palestinesi e uno striscione per il boicottaggio di Israele, sono tutti a testa alta; i «senatori» no. Nessuno. Chi legge al computer, chi un documento cartaceo, chi il telefonino, chi armeggia ad un microfono, chi cerca qualcosa sotto il tavolo. Non uno che abbia avuto la «dignità» di alzare gli occhi e guardare in direzione dell’obiettivo. Paolo Mieli, Corriere della Sera.

Prove che suggeriscono che incidenti sanitari anomali inspiegabili, noti anche come «Sindrome dell’Avana», potrebbero avere origine nell’uso di neuro-armi utilizzate da membri dell’unità militare russa Gru 29155 collocati sulla scena di sospetti attacchi contro personale governativo statunitense all’estero e loro familiari. (…) La famigerata squadra di sabotaggio dell’intelligence militare del Cremlino GRU 29155 è un’unità responsabile della pianificazione e dell’organizzazione delle operazioni clandestine all’estero, comprese quelle mirate omicidi e campagne di interferenza in Europa. repubblica.it
Altro che cautela [come suggerisce il governo italiano]: alziamo i toni della difesa contro un regime terrorista. il Foglio.
Bellicisti. L’Italia ha creduto alle bugie [di Mario Draghi] sulla Russia. E ora si teme l’atomica. Alessandro Orsini, il Fattosky quotidiano.
[Verità putiniane: per esempio la] sorprendente tesi del consigliere del ministro dell’Interno Vladimir Ovchinskij, che ha parlato della possibilità che ai killer siano stati impiantati dei microchip nel cervello per condizionarli. «Probabilmente lo dimostrerà la perizia, perché adesso la neurobiologia consente di manovrare una persona con questi strumenti». Fabrizio Dragosei, Corriere della Sera.

Il mondo è cominciato senza la specie umana e finirà senza di essa. Claude Lévi-Strauss, Tristi tropici, il Saggiatore 1960.
L’aria è crivellata / come una trina / dalle schioppettate / degli uomini / ritratti / nelle trincee / come le lumache nel loro guscio. Giuseppe Ungaretti, I fiumi, 2016 (in Vita d’un uomo, Mondadori 2024).
La terribilissima e sempre insultata, poveretta, leader di quel partito di destra che si chiama Fratelli d’Italia, essendo neonazista nell’anima si è subito schierata con i neonazisti ucraini. Luciano Canfora 1.
A distanza di anni non è stato difficile costruire un mito intorno alla Polonia «spartita» tra Hitler e Stalin [come oggi, va da sè, intorno all’Ucraina «aggredita»]. La verità è che la Polonia del 1938/39 è uno Stato istericamente antisovietico e accondiscendente di fronte alla Germania hitleriana. Luciano Canfora 2, La denmocrazia, Laterza 2011.
Non fatevi ingannare: nazismo e fascismo sono vivi. Luciano Canfora 3.

L’unico periodo positivo per la Russia è stato quello di Stalin. Luciano Canfora 4.
[Totalitarismo:] una parola che vuole abbracciare talmente tante esperienze da risultare vacua. Mettici dentro Garibaldi dittatore a Napoli, Saint Just a Parigi, Cromwell, Mussolini, Stalin... alla fine ci manca solo Confucio. Totalitarismo è un concetto inutile. Luciano Canfora 5.
Tra noi e voi comunisti (…) ci sono affinità intellettuali. (…) Noi, come voi, riteniamo che sia necessario uno Stato accentratore e unitario, che imponga a tutti i singoli una ferrea disciplina; con questa differenza: che voi giungete a questa conclusione attraverso il concetto di classe, e noi ci giungiamo attraverso il concetto di nazione. Benito Mussolini, Opera omnia, vol. XVII, La Fenice 1962.
Bellicisti. L’Italia ha creduto alle bugie [di Mario Draghi] sulla Russia. E ora si teme l’atomica. Alessandro Orsini, il Fattosky quotidiano.
Nella Lega si discute della candidatura del generale Roberto Vannacci come capolista in uno dei cinque maxi-collegi delle europee e nel Pd si discute della candidatura dell’ex direttore di Avvenire, Marco Tarquinio. (…) Nelle rispettive candidature, i leader dei due partiti non vedono altro che una bandierina identitaria. Una [bandierina] di «destra» per Matteo Salvini, una «pacifista» (o per meglio dire contraria alla difesa dell’Ucraina) per Elly Schlein. Insorgono, nella Lega, i dirigenti politici che considerano fallita e fallimentare l’avventura nazionalista del Capitano; insorgono, nel Pd, coloro che ritengono demagogica e antioccidentale la via «pacifista» che più volte Elly Schlein è sembrata tentata dall’imboccare. Andrea Cangini, HuffPost.

Aspetto distinto, monocolo all’occhio, importante astronomo inglese, Sir Patrick Moore è stato uno dei più noti personaggi inglesi nel campo della scienza. Nel 1976 fece un pesce d’aprile tra i più riusciti della storia della scienza. Dalla radio della BBC fece credere al mondo intero che un allineamento particolare tra Giove e Plutone avrebbe modificato la gravità sulla Terra. Centinaia di persone gli credettero e bombardarono la redazione della radio con un enorme numero di telefonate, finché la BBC non fu costretta a rivelare lo scherzo. wired.it
Io rifiuto di schierarmi come se fosse una partita di calcio, Israele contro Palestina. Gli ebrei, dopo quello che hanno sofferto, hanno diritto a uno Stato. «Free Palestine» è un bello slogan, ma se implica la distruzione d’Israele, allora sarebbe più onesto dirlo. E alla distruzione di Israele io mi ribello. Vasco Rossi (Aldo Cazzullo, Corriere della Sera).
Che licei, università, accademie siano un feudo inespugnabile della sinistra non è certo un mistero, che in tali ambienti operino figure molto discusse neppure, però rispetto agli anni ’70, quando nelle aule scolastiche il fenomeno dell’antagonismo si mescolò a pericolose frange terroristiche e criminali, manca quell’impegno culturale richiesto anche a studenti e professori imbevuti di pericolosa ideologia. Marx, insomma, lo dovevi imparare in filosofia ed economia, quanto a citare Stalin prima si studiava la storia dell’Unione Sovietica. Luca Beatrice, Libero.
Il topo di biblioteca è il solo a non aver paura dei gatti. Roberto Gervaso.