La Stampa, 4 aprile 2024
Ponti Messina style
Non ho un’opinione precisa sul ponte di Messina, se non che da millenni, se devono andare da qui a lì e in mezzo c’è l’acqua, gli uomini costruiscono un ponte. Non so nemmeno se questa sarà la volta buona, non lo fosse mi spiacerebbe soprattutto per chi sarà espropriato della casa per nulla, e molto felice non è. Fra le tante cose che non so del ponte, ma ora la so perché l’ho appena scoperta, è che il ponte c’è già. Anzi, ce ne sono cinque. Il primo ponte di Messina è stato costruito in Cina nel 2009, si chiama Xihoumen Bridge ed è lungo mille e 650 metri. Il secondo è stato costruito lo stesso anno a Hong Kong, si chiama Stonecutters Bridge ed è lungo mille e 18 metri. Il terzo è stato costruito nel 2012 in Corea del Sud, si chiama Yi Sun-sin Bridge ed è lungo mille e 545 metri. Il quarto è stato costruito nel 2013 a San Francisco, si chiama Oakland Bay Bridge ed è lungo 385 metri. Il quinto è stato costruito nel 2022 in Turchia, si chiama 1915 Çanakkale Bridge ed è lungo duemila e 23 metri. Poi c’è il sesto: si chiama New Xihoumen Bridge, è lungo mille e 448 metri e sarà pronto in Cina fra due anni. Sono tutti ponti detti Messina Style, perché sono stati costruiti sul progetto del ponte di Messina, quello vero, quello che non c’è. Fu una trovata sensazionale dell’ingegnere William Brown che permette di costruire ponti molto lunghi a campata unica in luoghi dove c’è molto vento, come sullo Stretto. Poi ci hanno lavorato aziende, professori, progettisti, ingegneri italiani. Un capolavoro. In tutto il mondo sono rimasti a bocca aperta. Poi si sono presi il nostro progetto e si sono costruiti i loro ponti.