Corriere della Sera, 2 aprile 2024
Il nuovo percorso sui Fori
Roma ha il più grande parco archeologico al mondo ancora vissuto quotidianamente dai contemporanei: il cuore della città, impossibile limitarsi a contemplarlo. È la chiave di lettura del progetto vincitore (Studio Labics di Maria Claudia Clemente e Francesco Isidori) del concorso internazionale «Nuova passeggiata archeologica di Roma», scelto da una giuria presieduta dall’archistar portoghese João Luís Carrilho da Graça. Un articolato percorso pedonale che unirà, anche con una pista ciclabile, l’area dei Fori Imperiali con Colosseo, Palatino (l’area archeologica dei Palazzi Imperiali), Celio, Terme di Caracalla, Circo Massimo, il Foro Boario e Campidoglio intercettando l’asse già ciclabile via dei Cerchi-via di san Gregorio-via di san Teodoro. Il complesso dei diversi Fori Imperiali (di Traiano inclusi i Mercati, di Cesare, di Nerva, di Augusto, il Tempio della Pace) si collegherà dunque non solo con il resto dei tesori archeologici famosi nell’immaginario collettivo del turismo mondiale ma anche con la città moderna (piazza Venezia) e col Campidoglio, quindi con i Musei Capitolini. Un sistema composto da aree verdi, balconate sugli scavi, percorsi sopraelevati, punti informativi. Come hanno detto ieri gli autori, vuole essere un contributo «alla lettura di un vasto palinsesto archeologico». Costo stimato di circa 18,8 milioni, concluse le procedure (progetto esecutivo, gara di appalto) si spera di partire a settembre. Molto soddisfatti, messe da parte le differenze di schieramento politico, il ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano e il sindaco Roberto Gualtieri che ieri hanno presentato insieme il progetto, prima tappa del complessivo piano di trasformazione del Centro Archeologico di Roma con un investimento di 282 milioni di euro (Pnrr, Giubileo, altri fondi statali e comunali) nel triennio 2025-2027. Orizzonte temporale lungo, la fine lavori è immaginata per il 2033, ma si procederà per varie tappe.