il Fatto Quotidiano, 2 aprile 2024
Tonali, Zaniolo e Balotelli: esportiamo grandi delusioni
Un tempo, anni Novanta, il nostro calcio esportava campioni in Inghilterra: furono le nostre star a lanciare la Premier, oggi la NBA del football mondiale. Negli ultimi tempi, abbiamo spedito Oltremanica – e non solo – giovani di belle speranze, gente che vuole riciclarsi con dignità e un discreto numero di casi: Mario Balotelli nel suo triennio al Manchester City (2010-2013) fu un pioniere. Le situazioni problematiche dei tempi moderni riguardano Sandro Tonali e Nicolò Zaniolo. Casi ben diversi rispetto a Balotelli, che ne combinò di tutti i colori – come il giorno in cui fermò l’auto ed entrò in una scuola per fare pipì, o la volta in cui lanciò uno scopettone per divertimento e sfiorò la testa di Roberto Mancini –, ma Tonali e Zaniolo, entrambi nel giro della Nazionale, si sono complicati la vita fuori dal campo.
Tonali, approdato al Newcastle in un affare da 64 milioni di euro, sta scontando una squalifica di dieci mesi per la questione-scommesse esplosa lo scorso autunno. È tornato in vetrina l’ultima settimana con la sua autodenuncia presso la Football Association di Londra: ha informato i vertici del calcio inglese che, tra agosto e ottobre 2023, ha piazzato cinquanta puntate, quasi una al giorno. La FA ha deferito Tonali. L’ex milanista ha tempo fino al 5 aprile per presentare la memoria difensiva. La federazione inglese potrebbe in teoria allungare lo stop, ma trapela un filo di ottimismo: a Londra potrebbero infatti giudicare sufficienti i 10 mesi inflitti dalla giustizia sportiva italiana ed è stato apprezzato il gesto di chiarire con onestà la sua posizione. Il Newcastle e Eddie Howe fanno quadrato intorno a Tonali: l’allenatore ha sempre teso la mano al giocatore, mentre il club non vuole bruciare un capitale tecnico. Al netto di tutto, compreso il percorso di cura intrapreso da Tonali per riemergere dall’inferno della ludopatia, la delusione rimane: il nostro calcio aveva esportato la scorsa estate uno dei nostri migliori talenti e non abbiamo fatto una bella figura. Bilancio di Tonali a Newcastle: 12 partite e 1 gol. Un ulteriore periodo di squalifica complicherebbe il rapporto con i Magpies, ma l’ex milanista potrebbe ritrovarsi nella dirigenza Paolo Maldini, in corsa per l’incarico di responsabile dell’area tecnica.
Anche Zaniolo, oggi in prestito all’Aston Villa, è stato sfiorato dalla vicenda-scommesse. Il 12 ottobre 2023 l’ex romanista e Tonali furono prelevati insieme a Coverciano, in ritiro con la Nazionale, per essere interrogati. Zaniolo riuscì in quei giorni a chiarire la sua posizione: aveva giocato su piattaforme illegali, ma non legate al calcio. “Cose da casinò”, le sue dichiarazioni a gennaio, spiegando che “noi calciatori siamo fortunati, ma spesso siamo costretti a stare da soli”. Zaniolo nell’Aston Villa non è mai riuscito a imporsi. Ha collezionato un discreto numero di presenze – 31 in totale e 3 gol –, ma il minutaggio racconta un’altra storia: in Premier appena 638’. È stato titolare in sette occasioni, il resto è stato da subentrato (13), panchina (6), non convocazioni (2) e assenze per problemi fisici (1). L’Aston Villa è in lotta per la qualificazione in Champions, ma il suo contributo è stato scarso ed è entrato in rotta di collisione con i tifosi dopo lo 0-4 con il Tottenham del 10 marzo. Il gol dell’1-1 sette giorni dopo, nella tana del West Ham, ha calmato le acque, ma Zaniolo tornerà al Galatasaray. Il suo obiettivo è rivedere la serie A. In Nazionale, nella tournée americana, è andato bene: la sensazione è che abbia bisogno di un allenatore come Spalletti, che lo conobbe ai tempi dell’Inter, per rigare dritto, dentro e fuori dal campo.
Premesso che altri giocatori made in Italy stanno comportandosi in modo dignitoso in Inghilterra (Vicario e Udogie-Tottenham, Ogbonna e Emerson-West Ham, Casadei-Chelsea, Gnonto-Leeds), mentre Donnarumma tiene botta in Francia con il PSG e Grifo in Germania continua a segnare con la maglia del Friburgo, spicca, nel panorama, il buon rendimento di Mario Balotelli con l’Adana Demirspor: dieci presenze e sei gol. Il campionato turco non è una lega top, ma segnare è sempre un indice di buona salute per un attaccante. Balotelli viaggia verso i 34 anni, ha indossato undici maglie e ha giocato in cinque nazioni, Italia compresa. In Nazionale, dove è fuori dal giro dal 2018, il suo curriculum è di 14 reti in 36 presenze: il rimpianto per una carriera a metà, tra fesserie, scelte sbagliate, errori ed ingenuità, è legittimo. Balotelli, a modo suo, può fungere da esempio: Tonali e Zaniolo dovrebbero pensare a lui e al suo talento sprecato, prima di combinare altri guai.