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 2024  marzo 30 Sabato calendario

Heike Heubach è la prima deputata sorda tedesca



Heike Heubach è la prima deputata sorda tedesca. Una vittoria per i temi e per lo spirito dell’inclusione. La sua proclamazione, avvenuta il 21 marzo a Berlino, è sembrata quasi una festa. L’Aula austera delle sedute plenarie, dominata dalla cupola di vetro del Reichstag e abituata ai meticolosi dibattiti di una politica un po’ noiosa, si è colorata di gioia. «Oggi stiamo scrivendo la Storia» ha detto la presidente del Bundestag Bärbel Bas accogliendo la nuova arrivata. A quel punto tutti si sono alzati in piedi sventolando le mani aperte in segno di applauso. Molte congratulazioni, comprese quelle del cancelliere Olaf Scholz, più tardi, nella sede del gruppo socialdemocratico. La quarantaquattrenne ex consigliera comunale di Stadtbergen (che subentra al dimissionario Uli Grötsch) appariva raggiante.
   Ogni dettaglio è stato organizzato con quella attenzione per la quale ogni tanto i tedeschi si ricordano di essere famosi. Heubach – che è nata a Rottweil, nel Baden-Württemberg, è stata colpita da una grave infezione alle orecchie quando era bambina, ha lavorato nel management industriale, è sposata, ha due figlie, ama la bicicletta e vive in Baviera, dove era arrivata al secondo posto con la Spd nelle elezioni del 2021 – siederà in un posto fisso sui banchi del Parlamento, affiancata da interpreti incaricati di tradurre nel linguaggio dei segni i discorsi dei colleghi e di fare la stessa cosa, accanto agli stenografi, quando sarà lei ad intervenire. «Tutto ha funzionato perfettamente», ha detto in un’intervista alla rete televisiva Zdf.
   È molto probabile che la nuova deputata socialdemocratica non voglia limitarsi ad essere un simbolo. Non è intimidita, nonostante l’emozione, dalla responsabilità piovutale sulle spalle. Entrerà nella commissione parlamentare per l’edilizia e le abitazioni «lottando per garantire – ha annunciato – che ci siano alloggi a prezzi accessibili per tutti». «Servono 100.000 nuovi appartamenti “sociali” ogni anno», si legge nel suo sito, dedicato in particolare all’impegno nel campo delle pari opportunità e dell’istruzione. Da persone come lei può forse arrivare un impulso per svecchiare l’immagine dei partiti tradizionali tedeschi. Il suo ha centosessantuno anni. Spesso li dimostra.