ItaliaOggi, 27 marzo 2024
Periscopio
L’intelligence Usa aveva avvisato Putin del rischio imminente d’attentati dell’Isis. Lui (…) aveva platealmente sbeffeggiato l’avviso. In un discorso pubblico che i russi sicuramente ricordano, aveva liquidato quella preziosa informazione americana come un «ricatto», un tentativo di guastargli la festa della rielezione. Federico Rampini, Repubblica.
L’Isis diffonde video dei terroristi che si filmano mentre compiono la strage. Eppure alcune modalità sembrano diverse da quelle abituali dei jihadisti. La Veritaski.
L’Isis rivendica, Putin si vendica su Kiev. Libero.
Attacco russo su Kiev. Usa: «Usati missili ipersonici». Repubblica.
Di fronte a un attentato rivendicato dall’Isis, compiuto con i classici metodi dei fondamentalisti islamici, con tanto di video in cui gli assalitori inneggiano ad Allah, persino i nostri più consumati esegeti-apologeti di Putin hanno esitato a sostenere la ridicola pista ucraina che il Cremlino [sta propinando] all’opinione pubblica mondiale. (…) Tanto che nemmeno Alessandro Orsini si è sentito d’avallare la tesi del Cremlino, mentre sul Fatto quotidiano di oggi... la Linea di Francesco Cundari.
Battaglioni jihadisti anti-russi in Ucraina. Si sa da ben due anni. il Fattosky quotidiano.
Mosca provoca la Nato. Missile sopra la Polonia. La Stampa.
(…) E nei cieli polacchi minacciosi bombardieri Usa. il Fattosky quotidiano.
[Prende] corpo il sospetto che (…) Putin possa decidere di lanciare qualche «provocazione» per saggiare la capacità di reagire dell’Alleanza Atlantica. In particolare mettendo alla prova la concretezza dell’articolo 5, quello che prevede l’obbligo di difendere l’alleato sotto attacco. Quello che è accaduto ieri in Polonia ha in qualche modo confermato i timori. Ma la paura è che ci possa essere qualche atto dimostrativo ancora più clamoroso. Che magari prenda le forme di un incidente e che si rivolga soprattutto verso la Polonia e i Paesi Baltici. Claudio Tito 1, Repubblica.
Nonostante l’Isis sia una formazione sunnita, alcune analisi si concentrano sull’Iran. Non esistono prove a questo riguardo, ma l’attenzione su Teheran è comunque elevata. E non da oggi. Claudio Tito 2, Repubblica.
Vediamoli questi super-nazionalisti russi che promettono di cancellare l’Europa occidentale. Hanno tutti tenute e ville in occidente. (…) Hanno figli che vivono in America e si comportano per quello che sono: nuovi super ricchi. (…) E poi, il mito della sicurezza. Energumeni della polizia che strattonano e arrestano signore di mezza età intente a portare fiori sulla tomba di Navalny. E pochi chilometri più in là una squadra di terroristi (islamisti) liberi di massacrare la gente in un teatro, incendiarlo e poi darsi alla fuga. Stefano Folli, HuffPost.
Putin [oggi forse] sentirà l’eco delle parole di Khomeini a Gorbaciov, nel gennaio 1989: «È chiaro come il cristallo che l’Islam erediterà le Russie». Ezio Mauro, Repubblica.
Breve ripasso. Matteo Salvini, 15 febbraio 2020: «Putin è un uomo di governo stimato e stimabile». Matteo Salvini, 20 ottobre 2018: «Io qua a Mosca mi sento a casa mia. In alcuni paesi europei no». Matteo Salvini, 10 luglio 2018: «Vado a incontrare Putin. Uomini come lui, che fanno gli interessi dei propri cittadini, ce ne vorrebbero a decine in questo paese». Matteo Salvini, 15 marzo 2017: «L’arresto di Navalny è l’ennesima montatura mediatica. Meglio la Russia di Putin di questa Europa». Marzo 2015: «L’Europa processa Putin, ma io lo preferisco a tanti euro-buffoni!» Marzo 2015: «Putin è una delle persone con le idee più chiare al mondo, mi basterebbe essere a un minimo del suo livello». Marzo 2015: «Preferisco Putin all’Europa, non ci sono dubbi. Basta pensare che in Russia hanno una tassazione bassa, al 15 per cento». Dicembre 2015: «Putin e Le Pen sono due tra i migliori statisti in circolazione. Noi siamo vicini a chiunque difenda un futuro pacifico per l’Europa». Luglio 2019: «Lasciatemi dire che Putin è uno dei migliori uomini di governo che ci siano ora sulla faccia della terra… Insieme a Trump». Luglio 2018: «L’annessione della Crimea alla Russia è avvenuta dopo un referendum, ci sono alcune zone storicamente russe, in cui c’è una cultura e ci sono tradizioni russe, e che quindi appartengono legittimamente alla Federazione russa. Che sia stato un referendum falsato dalla presenza dei militari di Mosca è un punto di vista, ma non è il mio». Claudio Cerasa, il Foglio.
«L’assalto di Hamas agli israeliani il 7 ottobre non è stato un atto di guerra come normalmente lo consideriamo, ma qualcosa di molto peggio». scrive su Tablet Alvin Rosenfeld, accademico americano fra i massimi studiosi mondiali di antisemitismo. «Non abbiamo un termine adeguato per ciò che accadde quel giorno. [Nessuna parola riesce] a illustrare la furia scatenata al festival musicale Nova, nei kibbutz e nelle piccole città del sud d’Israele. Le persone attaccate in quei luoghi non dovevano soltanto morire, ma morire tra i tormenti. Oltre alle torture spietate, agli omicidi, ai tagli, agli incendi, alle decapitazioni, alle mutilazioni, agli smembramenti e ai rapimenti, si sono verificati stupri di gruppo e altre forme di violenza sessuale sadica, tra cui il taglio del seno delle donne, le unghie conficcate nelle cosce e nell’inguine delle donne, proiettili sparati nelle loro vagine e persino rapporti con cadaveri femminili. Inimmaginabile? Per la maggior parte delle persone normali, sì. (dal Foglio).
Hong Kong fu colonia britannica fino al 1997 e poi, per cinquant’anni, avrebbe dovuto rimanere sotto la supervisione, ma non il totale controllo, della Cina. Che invece ci ha messo le mani sopra e ha già fatto piazza pulita della democrazia, e l’ultima legge sulla protezione della sicurezza nazionale – un bel nugolo di divieti e pene anche all’ergastolo – comprende un reato interessante: incitamento al malcontento. Cioè se uno va al bar e dice piove governo ladro, finisce in galera. Mattia Feltri, La Stampa.
Decaro: «Mai stato dalla sorella del boss». [Poi salta fuori una foto che lo smentisce].Repubblica.
E se una simile storiella l’avessero raccontata a proposito d’un sindaco di Forza Italia? ItaliaOggi.
«Non risolve il problema». Perché gli ideologi prediligono questa frase? Perché non amano risolvere i problemi, ma il Problema. Giuseppe Pontiggia, Prima persona, Mondadori 2024.
Il pessimismo è non di rado ottimismo che ha perso la pazienza. Roberto Gervaso.