Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2024  marzo 25 Lunedì calendario

LA DISTRUZIONE DELL’ISTRUZIONE – NEL 2022 I GIOVANI CHE IN ITALIA HANNO ABBANDONATO LA SCUOLA PREMATURAMENTE SONO STATI 465 MILA, PARI ALL'11,5% DI TUTTI GLI STUDENTI TRA I 18-24 ANNI – NELLO STESSO ANNO, I “CERVELLI IN FUGA” CHE SE NE SONO ANDATI DAL PAESE PER TRASFERIRSI ALL'ESTERO SONO STATI 55 MILA – I PRIMI SONO OTTO VOLTE SUPERIORI DEI SECONDI, EPPURE LA DISPERSIONE SCOLASTICA NON È AVVERTITA COME UN’EMERGENZA DALL'OPINIONE PUBBLICA... -

(ANSA) - Nel 2022 i giovani che in Italia hanno abbandonato la scuola prematuramente sono stati 465.0001, pari all'11,5% della popolazione presente nella fascia di età compresa tra i 18-24 anni. Sempre nello stesso anno, invece, i cosiddetti 'cervelli in fuga' che se ne sono andati dal Paese per trasferirsi all'estero sono stati 55.500. I primi, dunque, sono un numero 8 volte superiore a quello dei secondi. Lo denuncia la Cgia di Mestre, sottolineando che sono due problematiche estremamente delicate che, tuttavia, continuano ad avere, da parte dell'opinione pubblica, livelli di attenzione molto diversi.

Se la dispersione scolastica non è ancora avvertita come una piaga educativa con un costo sociale spaventoso, la 'fuga' all'estero di tanti giovani, invece, lo è, sebbene il numero della prima criticità sia molto superiore a quello della seconda.