Fabrizio Dragosei per Corriere.it, 24 marzo 2024
“SIAMO ANCORA QUI ILLEGALMENTE” - CHI SONO I PICNIC, LA BAND RUSSA ATTESA AL TEATRO CROCUS DI MOSCA PRIMA DELL’ATTENTATO - NATI 46 ANNI FA, SONO FINITI NELLA LISTA NERA DELL’UCRAINA DOPO AVER TENUTO UN CONCERTO IN CRIMEA. MA LORO NON SPOSANO LA CAUSA DI PUTIN: “DA QUANDO È NATA LA NOSTRA BAND, SONO CAMBIATI SETTE LEADER AL CREMLINO, ABBIAMO INIZIATO CON BREZNEV”. ALL’EPOCA DELL’URSS, I PICNIC ERANO ALL’INDICE, COME GRUPPO VIETATO. “QUELL’ELENCO NON E' STATO MAI ANNULLATO…” - VIDEO -
Mancavano pochi minuti all’inizio della loro esibizione nel grande teatro del centro commerciale Crocus. Fondato quarantasei anni fa, il gruppo rock dei Picnic è ancora popolarissimo in Russia: per il concerto, i 6.200 biglietti per i posti della Crocus Music Hall erano stati tutti venduti e quando gli attentatori hanno iniziato a sparare sulla folla un buon 70 per cento del pubblico era già seduto.
Da anni i Picnic rifiutano di immischiarsi nelle vicende politiche che coinvolgono la loro patria e l’Ucraina. Hanno suonato in Crimea e questo li ha fatti finire nella lista nera di Kiev: non possono più recarsi nel Paese in guerra. Ma loro non sposano la causa di Putin. «Ce ne fottiamo delle sanzioni», dice Edmund Shklyarsky, nella band quasi dall’inizio. «La politica va e viene, ma la vita resta. Nessuno oggi si ricorda chi era ministro venti o trenta anni fa, ma i Picnic saranno sempre ricordati».
E ancora: «Da quando è nata la nostra band, sono cambiati sette leader al Cremlino, Segretari Generali e Presidenti; abbiamo iniziato con Breznev». All’epoca dell’Urss, i Picnic erano all’indice, come gruppo vietato. «Non mi risulta che quell’elenco sia stato mai annullato; quindi, possiamo dire che siamo qui ancora illegalmente». (...)