la Repubblica, 24 marzo 2024
Sean Kirkpatrick, il cacciatore di Ufo minacciato
NEW YORK – In meno di due anni Sean Kirkpatrick ha avuto la prova che gli alieni esistono e sono diversi dai comuni mortali. Solo che non sono verdi o hanno le fattezze di un venusiano. Sono persone come lui, americani come lui, che lo hanno tempestato di minacce di morte e, in un caso, si sono avvicinate alla sua abitazione in modo sospetto. La “colpa” di Kirkpatrick è essere diventato nel 2022 il direttore dell’All-Domain Anomaly Resolution Office del Pentagono, l’ufficio del dipartimento di Difesa che si occupa di tutti i casi legati agli Ufo.
Gli “alieni” sono complottisti, spesso senza volto e senza nome, convinti che la presenza di extraterrestri venga tenuta nascosta da Washington. Il “non ce lo dicono” in versione americana. «Ho avuto persone che hanno minacciano mia moglie e mia figlia – racconta Kirkpatrick alGuardian – alcune hanno cercato di entrare nei miei conti online, molto più di quanto ho visto quando ero vice direttore dell’intelligence».
Neanche gli 007 cinesi e russi, aggiunge, hanno provato a intrufolarsi nella sua vita come hanno fatto gli “ufologi”. Per questo motivo, diciotto mesi dopo l’incarico, questo esperto dirigente del governo, per 27 anni nell’intelligence americana, ha deciso di dimettersi. A dicembre Kirkpatrick ha lasciato l’incarico. La scorsa settimana l’agenzia investigativa sui fenomeni extraterrestri del Pentagono ha pubblicato la prima parte di un report a cui lui aveva lavorato per mesi, dopo aver analizzato più di 800 segnalazioni.
Le conclusioni dello studio dicono che non ci sono prove dell’esistenza di tecnologia extraterrestre in possesso del Pentagono. Washington ha negato che nella misteriosa Area 51, in Nevada, contrariamente a quanto sostengono i complottisti, vengano conservati corpi di extraterrestri e parti di astronavi cadute sulla Terra. I cospirazionisti non credono alle versioni ufficiali, anche perché a luglio dell’anno scorso l’ex agente dell’intelligence David Grusch ha dichiarato a un’affollata seduta di una commissione del Congresso che per decenni il governo americano ha segretamente conservato parti di astronavi aliene e tentato di copiarne la tecnologia. Quando, però, gli è stato chiesto se ne avesse visto qualcuno, lui ha risposto di no.
Le sue dichiarazioni, tranne quest’ultima, hanno generato entusiasmo tra i complottisti, convinti che la verità sarebbe emersa nel giro di poco. Non è stato così. E allora la rabbia e l’ossessione hanno fatto il resto. Nel report diKirkpatrick si sostiene che tutte le storie riguardo «corpi di alieni e astronavi» sono originate «in gran parte dagli stessi gruppi di individui» legati a programmi di ricerca sugli Ufo finanziati dal Pentagono. Più si alimentano le storie extraterrestri, più cresce la pressione dell’opinione e più il governoamericano decide di stanziare fondi per capire che cosa cisia di vero.
«Alla fine – commenta l’ex direttore dell’agenzia – non riusciremo mai a convincere gli ufologi. Per loro quella dell’esistenza tra noi degli alieni è una verità assoluta, qualcosa di più vicino alla religione che a un fatto reale». «Gli puoi mettere davanti agli occhi – aggiunge – immagini legate a nostri programmi segreti scambiati per roba extraterrestre, e loro continueranno a non crederci. E ti diranno: no, questa è tecnologia aliena».