Corriere della Sera, 24 marzo 2024
Il solito James Bond
Anche se non sceglieranno proprio lui, sarà qualcuno che gli assomiglierà molto. Cioè un inglese, bianco, raffinato, elegante. Il «solito» James Bond, insomma.Il casting è alle fasi finali. L’ultimo nome dell’attore che dovrebbe interpretare 007, Aaron Taylor-Johnson, sembra quello giusto. Niente sorprese, nessun ossequio al «politicamente corretto» o ai tempi che cambiano. L’agente segreto più famoso del mondo resterà tale e quale (più o meno) come l’aveva pensato il suo «papà» letterario Ian Fleming. I tradizionalisti tirano un sospiro di sollievo. Solo una volta in passato si sbagliò nella scelta. Ma non fu per cambiare tanto per cambiare. Quando Sean Connery disse basta puntarono su George Lazenby. Dissero che non funzionò perché era australiano. Come dire accento e modi poco british. Ma il tempo decretò che il carneade George non era granché neanche come attore.
In effetti coniugare mascolinità e grazia è magia che riesce soltanto tra le righe di un libro o sul grande schermo. E Daniel Craig ce l’ha mostrato bene. Solo che questa volta i segnali portavano a una cesura radicale con il passato. I bookmakers londinesi puntavano su uno 007 donna. O su un James Bond di colore.
Persino nel nuovo romanzo, della saga, «Double or nothing» di Kim Sherwood, gli eredi di 007 rispecchiavano l’Inghilterra multietnica. Tutto accantonato per domani. Chissà? Bond, James Bond è l’unica certezza in un mondo che cambia.