Corriere della Sera, 24 marzo 2024
Incidenti
Antonella Gasparini e Giorgia Zanierato per Cds
Venezia Tornava da una serata di padel con gli amici, nel centro sportivo di Noale di Jimmy Ghione, storico inviato di Striscia la Notizia. Era in sella alla sua moto, grande passione di tutta la vita, ma all’altezza di una rotonda è andato dritto. Michele Malenotti, 42 anni, imprenditore dell’abbigliamento, noto per aver rilanciato con la famiglia il marchio Belstaff, è morto alle 3 del mattino in un incidente stradale tra Venezia e Treviso, nel territorio di Scorzè. Per i carabinieri Menotti sarebbe morto per un colpo di sonno o una manovra sbagliata nel prendere la curva.
L’imprenditore di 42 anni era il volto di Matchless, azienda internazionale di abbigliamento ed e-bike con negozi a Londra, Monaco, Milano, Treviso ma la sede produttiva in Veneto. Nel 2004, con il padre Franco e il fratello Manuele, avevano rilevato lo storico marchio britannico di giubbotti Belstaff. Rimasto sotto la guida della Clothing Company dei Malenotti per quasi 7 anni, nel 2011 la Belstaff era stata ceduta per circa 110 milioni di euro alla svizzera Labelux.
Dopo l’avventura Belstaff la famiglia aveva cercato, ancora una volta in Gran Bretagna, un altro marchio storico di abbigliamento e accessori ispirati al mondo delle moto e nel 2012 aveva rilevato Matchless London, fondato nel 1899. Malenotti era l’amministratore delegato. Le «sue» giacche sono comparse in decine di film e serie tv: il modello più noto è quello indossato da Lady Gaga nei panni di Patrizia Reggiani in «House of Gucci», ma le hanno indossate anche Arnold Schwarzenegger e Daniel Craig, oltre ad Alessandro Borghi per alcune scene in «Suburra».
Era un uomo di grande passioni Michele Malenotti e le trasformava in visioni imprenditoriali: la passione per le moto nell’aprile del 2022 lo aveva portato a inaugurare il Museo della Moto a Treviso, mentre quello del vino lo aveva realizzato a Mugghieri, in Toscana. La passione per le biciclette lo aveva spinto ad affiancare alla produzione di giacche un ramo che si dedicasse alla produzione di e-bike, Urban Luxury Mobility.
Con la compagna di una vita, Alessandra, e sei figli viveva tra Treviso, Roma e Jesolo. «Nell’anima aveva la curiosità, nella testa la ragionevolezza, nel cuore il sentimento», ha detto Vincenzo Marinese, uno dei vicepresidenti di Confindustria Veneto Est. «Sono sconvolto — ha detto Jimmy Ghione ai giornali locali —. Michele era una persona di cuore, un imprenditore straordinario, legatissimo alla famiglia, ai suoi figli, ma anche ai suoi amici».
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Francesco Brun per Cds
Salvato nella notte anche il terzo speleologo rimasto intrappolato all’interno della Grotta della Pissatela, a Monte di Malo, dopo la caduta di un pezzo di roccia. Gli altri due erano stati fatti uscire in serata, le criticità riguardano un 40enne di Schio, colpito e rimasto ferito per aver battuto la testa. Raggiunto dai soccorritori l’uomo che si è dimostrato in grado di camminare. Assistito da un medico e un infermiere, il ferito è stato aiutato a risalire, superando i passaggi più difficili della grotta suborizzontale. L’allarme era scattato poco prima delle 13. Da quanto ricostruito, nella risalita del ramo secondario Carpe Diem, in un tratto fossile, al secondo di cordata si è staccata la porzione di roccia a cui era fissato l’ancoraggio. L’uomo, inizialmente incosciente, si era poi ripreso. Con lui era rimasto uno dei compagni, un terzo era uscito a dare l’allarme. Un quarto speleologo, a capo della cordata, era rimasto in alto bloccato su un terrazzino dopo che la corda è stata tranciata. Per il salvataggio era stato autorizzato l’utilizzo di microcariche esplosive. Al recupero hanno partecipato più di 20 uomini.
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Nicola Rotari per Cds
TREVIGNANO (TREVISO) Pochi minuti dopo il decollo, l’ultraleggero Tecnam con cui erano decollati dal campo di volo di San Gaetano, a Montebelluna, ha perso potenza ed è precipitato, per lunghi, interminabili secondi fino all’impatto nel giardino di una casa di Trevignano. Doveva essere un/a giornata spensierata, un volo che dalla Marca li avrebbe portati a Campoformido (Udine), e si è trasformata in una doppia tragedia. A perdere la vita Lanfranco De Gennaro, 71 anni, generale in congedo dell’Aeronautica, pilota espertissimo, e la moglie 70enne, Lucia Buccieri, ex maestra elementare che si trovava al suo fianco.Saranno le inchieste aperte dall’Ente nazionale dell’aviazione civile (Enac) e in parallelo dalla Procura della Repubblica di Treviso a chiarire le cause di quanto avvenuto ieri, intorno alle 11.15 circa: il sospetto è quello di un guasto al motore che si sarebbe fermato, segnando di fatto il destino dei due coniugi ma non si esclude neppure la perdita di carburante (trovato a terra vicino alla carlinga del velivolo che miracolosamente non si è incendiata nell’impatto con il suolo). Ciò che resta dell’ultraleggero è stato posto sotto sequestro, a disposizione dei periti che dovranno accertare eventuali anomalie. Saranno certamente sentiti anche i responsabili dell’aviosuperficie da cui il Tecnam è decollato, tra cui il presidente, Massimo Minni, oltre ai tecnici che si sono occupati della messa a punto del velivolo prima del suo decollo. Molti dei residenti, con il naso all’insù (ben abituati al passaggio di ultraleggeri per la presenza del vicino campo di volo), hanno subito notato che il comportamento dell’ultraleggero era anomalo e la picchiata, quando si trovava a un’altezza di circa 40 metri di quota, è stata repentina.
Il velivolo è piombato in un giardino. «Ero tornata da poco – dice la proprietaria, Michela Pellizzari —, dopo essere stata in un vicino terreno. Appena sono rientrata in casa, ho sentito un forte boato, quindi sono uscita. Pensavo fosse il tetto del nostro ricovero attrezzi, poi mi sono resa conto che si trattava di un aereo. Ho avuto tanta, tanta paura». Aggiunge un vicino, Gianni Pellizzari: «Stavo falciando l’erba, ho sentito il motore dell’ultraleggero che perdeva colpi e visto che l’elica era ferma». Se l’apparecchio avesse colpito un’abitazione della zona, ha sottolineato anche il sindaco Franco Bonesso, tra i primi a intervenire, il bilancio dell’incidente avrebbe potuto essere ancora più drammatico: impossibile stabilire, per ora, se il pilota abbia avuto un ruolo.
Lanfranco De Gennaro, dopo una lunga e brillante carriera nell’Aeronautica militare, è stato nel giugno 2008 insignito del titolo di Cavaliere dal presidente della Repubblica. La moglie, Lucia Buccieri, è stata per molti anni maestra ed ora era in pensione. La coppia viveva nel quartiere trevigiano di Santa Bona ma aveva anche una residenza in Friuli, a Grado. I coniugi lasciano due figli oltre a diversi parenti e amici.