Corriere della Sera, 24 marzo 2024
Arrestato un sindaco francese: pagava la medium per parlare col papà, con i soldi del comune
PARIGI È accusato di avere preso oltre 300 mila euro dalle casse del Comune per darli all’amica medium ma il sindaco di Agde si difende: «Me lo ha chiesto una voce dall’Aldilà». La voce dall’Aldilà era quella, camuffata, della stessa amica, Sophia Martinez, «esperta in ipnosi e chi gong, medium e guaritrice», e con un grande talento di ventriloqua. Ora sono entrambi in custodia cautelare, variamente accusati di corruzione, malversazione di fondi pubblici, frode fiscale.È una storia ridicola ma anche tragica, che ha le sue radici nella morte prematura del padre del sindaco, nel 1996. Era Raymond d’Ettore, figlio di immigrati italiani, a dover diventare primo cittadino della città di 30 mila abitanti sul Mediterraneo, poco lontano dal confine spagnolo. Gilles d’Ettore, ex poliziotto oggi 55enne, ex deputato della destra gollista, ha preso il suo posto, ma non ha mai superato il lutto famigliare, la perdita del padre è rimasto il suo tallone d’Achille. Quando Sophia Martinez ha incontrato d’Ettore, tre anni fa, ha capito quale tasto toccare per prenderlo sotto la sua influenza. Quarantaquattro anni, madre di sei figli, la medium è diventata confidente del sindaco proponendosi come tramite tra questo mondo e l’altro, dove si trovava ormai da tempo suo padre.
In alcune occasioni la donna è riuscita a pronunciare qualche parola con una voce diversa, maschile, rauca e profonda, anche dal vero, in presenza del sindaco, contando sul suo talento di ventriloqua. Più spesso ha trasformato il timbro vocale ricorrendo al computer, e poi ha telefonato a d’Ettore spacciandosi per «papà», un essere soprannaturale.
«Papà» ha raccomandato al sindaco di essere premuroso con Sophia, al quale andava riconosciuto il merito di averli messi in contatto superando la barriera della morte. E nel corso di varie telefonate ha specificato che le attenzioni dovevano essere anche e soprattutto pratiche, nei confronti di Sophia e anche dei suoi famigliari.
Il sindaco d’Ettore ha messo grande dedizione nel seguire le volontà che arrivavano dall’Oltretomba. Ha pagato la festa di nozze della donna, 200 invitati in una lussuosa villa nella vicina Béziers; ha assunto il marito come responsabile dei servizi tecnici del comune e altri quattro famigliari con compiti vari; ha pagato la ristrutturazione della casa della coppia; ha garantito ai sei figli di Sophia l’uso illimitato delle auto blu con autista del comune; e le ha fatto successivi versamenti per 300 mila euro. Soldi suoi, secondo d’Ettore; fondi del comune, secondo l’accusa.
Per il momento Gilles d’Ettore resta sindaco, anche perché dalla prigione non può materialmente presentare le dimissioni. E il capo dell’opposizione, André Figueras, esita ad affondare il coltello: «Il sindaco non lasciava presagire una fragilità simile. Per ora è presunto innocente, aspettiamo il seguito, nell’interesse dei cittadini».
Dopo l’arresto, l’uomo non voleva credere di essere stato raggirato e ha ripetuto quanto la sua vita fosse cambiata in meglio da quando poteva parlare con l’Aldilà. Si è convinto solo quando gli agenti gli hanno fatto vedere il video di Sophia Martinez che gli parlava con la voce di «papà».