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 2024  marzo 21 Giovedì calendario

Periscopio



    

L’uomo è malato perché è costruito male. Antonin Artaud, Lettere e grida, Gog 2024.
[Vladimir Putin] ha negato ai suoi cittadini un processo democratico trasparente e libero. [Le elezioni] si sono svolte in un contesto d’intensa repressione delle voci indipendenti e d’incarcerazione, morte o esilio di tutta la vera opposizione politica. (…) Indipendentemente dall’esito predeterminato di queste elezioni, gli Stati Uniti continueranno a schierarsi con chi persegue un futuro migliore per la Russia. Antony Blinken, segretario di Stato americano (X).
Putin non è il nostro presidente. Yulia Navalnaya.

Cosa imparano i ragazzi delle [nostre scuole] medie quando si parla di Russia e Ucraina? Un’analisi di 13 sussidiari adottati nelle scuole italiane lascia piuttosto interdetti: 12 raccontano la storia (e la geografia) secondo la linea di Putin. (…) In Vivi la geografia (Zanichelli) si legge [per esempio] che «dal 1991, dopo un periodo di pace, in Europa sono scoppiate altre guerre sanguinose, in particolare in Europa orientale. Qui il crollo dei regimi comunisti, che sostenevano la pacifica convivenza tra le etnie, ha favorito la rinascita dei nazionalismi». (…) L’annessione della Crimea da parte della Russia nel 2014, in aperta violazione dei confini e del diritto internazionale, viene raccontata così: «Dopo aver chiesto l’intervento delle truppe di Mosca, la Crimea, abitata in maggioranza da russi, si è autoproclamata indipendente con un referendum ed è stata annessa alla Russia». Adnkronos.
Le case editrici: «Nessuna volontà di sostenere il regime». Repubblica.
Cittadino lettone, giornalista, Marat Kasem ha lavorato per anni in Russia ed è stato arrestato in Lettonia all’inizio del 2023 con l’accusa di spionaggio. Ora è fuori dal carcere su cauzione. Quando venne arrestato, i suoi colleghi a Mosca organizzarono proteste concitate davanti all’ambasciata lettone, capeggiate da Dmitri Kiselev, il presentatore che ha realizzato l’ultima intervista a Putin. (…) Kasem ha detto che non tornerà in Russia e ha raccontato che il suo lavoro non aveva nulla a che fare col giornalismo ma che si coordinava con funzionari come la portavoce del ministero degli Esteri Maria Zakharova per preparare le operazioni di propaganda. il Foglio.

A Berlino si sono riuniti i leader che decidono davvero la strategia europea per sostenere Kiev: Olaf Scholz, cancelliere della prima potenza dell’Ue, Emmanuel Macron, presidente dell’unica potenza nucleare dell’Unione, e Donald Tusk, premier della Polonia, Stato che confina con la Russia, nonché il Paese che più ha aiutato Zelensky nei due anni di invasione (sia col supporto diretto di armi e munizioni, sia accogliendo quasi 2 milioni di rifugiati). (…) E la Melona? È rimasta a Roma a cianciare del fantomatico e vaporoso Piano Mattei. La Ducetta non ha voce in capitolo perché il contributo dell’Italia nella crisi ucraina è considerato da tutti pari a zero. Dagoreport.
Il leader di Hamas Ismail Haniyeh ha inviato un messaggio di congratulazioni al presidente russo Vladimir Putin per la sua rielezione. Ansa.
Già prima della guerra i leader di Hamas [a cominciare proprio da Ismail Haniyeh] avevano lasciato Gaza. Adesso tocca alle seconde file. (…) Hamas ha portato la guerra dentro la Striscia, ha scatenato il conflitto, e ora lascia la popolazione ad affrontare le conseguenze. repubblica.it

Il 7 ottobre, al seguito dei terroristi, entrarono dei giornalisti. Furono i primi a raccontare e fotografare quello che stava accadendo nei kibbutzim del sud di Israele. Alcuni erano collaboratori di testate internazionali, le quali poi scoprirono che si erano affidate a collaboratori di Hamas per il racconto del massacro. Micol Flammini, il Foglio.
55 giorni in ostaggio a Gaza: «I civili ci prendevano a calci e pugni». Libero.
Nel 1995 una risoluzione del Parlamento europeo auspicava la creazione d’un apposito Giorno della Memoria, che la Germania istituì l’anno dopo e l’Italia nel 2000. Sembrava un cambiamento definitivo, ma l’accusa a Israele di perpetrare un genocidio e la banalizzazione della Shoah che ne consegue indicano che siamo entrati in una nuova fase. Giovanni Belardelli, il Foglio.
Jared Kushner, genero di Trump: «Il lungomare di Gaza può avere un grande valore immobiliare. Israele trasferisca i palestinesi nel deserto del Negev». repubblica.it
Fake dei trumpiani su Madame Macron: «Brigitte è un uomo». Repubblica.

[Per non essere da meno] il senatore Roberto Menia di Fratelli d’Italia (…) ha pensato bene di dare man forte alla presidente del Consiglio nel suo no all’ipotesi d’inviare truppe Nato in Ucraina, avanzata da Emmanuel Macron, definendola il frutto dei «pruriti muscolari di uno che di solito si dimostra invero piuttosto femmineo». La linea di Francesco Cundari.
In Scozia si sta definendo una legge che punirà quanti diranno che i sessi sono due [e] chi esprime idee contrarie all’identità di genere. La dissidente scozzese più nota, J.K. Rowling, ha giurato di continuare a dire «a man is a man», in barba alla nuova legge e anche se dovesse costarle un processo e diventare una «negazionista di genere». (…) L’autrice di Harry Potter ha dichiarato che non cancellerà i suoi post sui social, nei quali sostiene che le donne trans non sono donne solo per evitare d’essere portata in tribunale «in base a questa legge ridicola», come l’ha definita. Giulio Meotti, il Foglio.

Dopo l’applauso agli elettori russi, Meloni ribalta la linea del suo vicepremier. Che non si presenta a Palazzo Madama. [«Avrà avuto qualche impegno», dicono i suoi]. HuffPost.
Con l’arrivo di Elly Schlein il partito ha completato la sua mutazione genetica, non più partito di centrosinistra ma di sinistra massimalista e movimentista alleato con una forza nazional-populista e giustizialista, i 5stelle. Io ero di troppo. Beppe Fioroni (Alessandra Ricciardi, ItaliaOggi).
Non si può escludere che il vero obiettivo dell’Avvocato del popolo sia lo sfascio, nella speranza di farne pagare il prezzo più alto al Pd per ottenere almeno un pareggio alle europee e poi trattare da posizione di forza sulle elezioni politiche (trattativa di cui mi sento di poter anticipare i punti fondamentali della proposta politica contiana: tutto quello che vi pare basta che il presidente del Consiglio lo faccia io). Francesco Cundari, Linkiesta.
Il cleptomane conosce il valore delle cose altrui. Roberto Gervaso.