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 2024  marzo 21 Giovedì calendario

Intervista ai ricchi e poveri

È arrivato anche il disco d’oro. Certo ci sono oltre 20 milioni di dischi venduti in carriera, ma con Sanremo e «Ma non tutta la vita» i Ricchi e Poveri, 78 anni per Angelo Sotgiu e 76 per Angela Brambati, si sono piazzati nella Top20 di Fimi, la classifica dello streaming, territorio proibito per gli over 40 per non dire di Tik Tok dove è la seconda canzone più usata. Il tormentone colpisce trasversalmente e la tisana al mirtillo rosso, quella che darebbe la vitalità e la forza ad Angela («Ce la siamo inventata per gioco, come risposta a tutti quelli che dicevano “voglio quello che prende la brunetta”», ride), è diventata un meme .Terza giovinezza: era nelle attese prima di Sanremo?
Sotgiu: «Credevamo nel pezzo e in tutto il lavoro fatto con il team, ma siamo andati al Festival per divertirci».
Come è nata la canzone?
S: «Mi è arrivata, mi è piaciuta, e l’ho girata ad Angela senza fare commenti».
Brambati: «L’ho richiamato subito: “è un successo!”».
Bisognava convincere Amadeus...
S: «L’abbiamo mandata per il 2023 ma poi ci hanno preso a The Voice senior: non puoi essere in tv nei mesi prima di Sanremo e c’era un contratto».
B: «Quest’anno all’annuncio dei nomi non ero davanti alla tv. Mi ha chiamata Danilo Mancuso, il nostro manager, in lacrime. Pensavo fosse morto qualcuno...».
S: «Pensavi a me?»
B: «Ma io voglio morire prima di te! Ti vedo mentre canti “non ti vedo dove sei finita” e io da lassù “tanto lo sai che ti aspetto, ma non tutta la vita”».
È vero che il primo a credere in voi fu De André?
S: «Cantavamo sulle spiagge e ci chiamavamo Fama medium. Fama dalle iniziali dei nostri nomi, come gli Abba. Fabrizio ci invitò a casa sua e ci procurò un provino».
B: «Diceva che, a differenza sua, eravamo allegri. Il provino andò male e lui commentò che non capivano un belin».
Quindi arrivò Califano...
S: «Ci portò in Carosello per due o tre giorni di provini. Ci diede dei soldi con cui comprai mutande e profumo: eravamo squattrinati».
B: «Califano pagava sempre. Eravamo in imbarazzo e una sera inventammo una scusa per non andare a cena con lui. Eravamo nella 600 di Franco a mangiare panini quando ci beccò... “Siete ricchi di spirito ma poveri di tasca. E allora vi chiamerete Ricchi e Poveri”».
Da quartetto a trio, quindi in due: come si resiste?
B: «Ci conosciamo da quando siamo bambini, c’è complicità, un bene pulito e fraterno, un altro tipo di amore».
S: «All’inizio eravamo anche fidanzatini... Ora sono legatissime le nostre famiglie. Mio figlio Daniele a 6 anni diceva: mi sposerò quando troverò una come zia Angela».
«Il baffo» Gatti
Dopo la tragedia del figlio perso, Franco non era più lo stesso, cantava con le lacrime agli occhi
Litigate?
S. «Ci mandiamo aff... ma poi passa tutto in fretta».
B: «Lui capisce che soffro perché non parlo più, si avvicina e mi dà un bacino».
Sanremo: il più bello dei 13 cui avete partecipato?
B: «Nel 1980 con “Sarà perché ti amo”. Era l’innovazione: il gruppo a tre, una canzone moderna e fresca».
Nonostante le polemiche per l’esclusione di Marina Occhiena che minacciò una causa per bloccarvi? Si parlò di corna...
B: «Siamo andati avanti come treni».
S: «Fu il successo che ci aprì le porte all’estero».
Anche in Russia... Come tanti altri di quell’epoca. Pupo si è schierato con Putin...
B: «Preferiamo non parlare di politica, ma ci sono dei mostri e dei colpevoli».
Il mostro è Putin?
S: «L’umanità tutta. Ci hanno offerto concerti in Russia ma non ci andiamo. Ci andremo quando ci sarà la pace: uno show a Kiev e uno a Mosca».
Nel 2016 se ne è andato anche Franco «il baffo» Gatti...
B: «Dopo la tragedia del figlio perso siamo andati avanti per tre anni ma lui non era più lo stesso».
S: «Cantava con le lacrime agli occhi: ci disse di andare avanti da soli».
Non avete pensato di richiamare Marina?
B: «No, ma non perché ho qualcosa contro di lei... con nessuno ci sarebbe la stessa complicità che ho con lui».
Torniamo a Califano: di cosa siete ricchi e poveri oggi?
B: «Ricchi di entusiasmo, voglia di lavorare come allora. E anche ricchi di amore da dare alla gente che poi te lo restituisce. Poveri forse nella vita privata che è penalizzata: io ho un figlio, ma non mi sono sposata. E Angelo che ha figli e nipoti li vede poco».