la Repubblica, 20 marzo 2024
La storia secondo Putin
ROMA – Una mappa della “regione russa” che comprende anche l’Ucraina. Il racconto dell’annessione a Mosca «su richiesta» della Crimea. Riscrivere la storia, e la geografia, è unvizio che non ha confini. Succede anche in Italia, e succede anche sui manuali delle scuole medie. Genitori, attivisti, analisti ucraini gridano allo scandalo: «Raccontano gli eventi nella versione di Putin».Irina Cascei, giornalista ucraina, e Massimiliano Di Pasquale, direttoredell’Osservatorio Ucraina dell’istituto Gino Germani, hanno raccolto le segnalazioni arrivate soprattutto da Roma e da Milano, hanno analizzato tredici testi adottati dalle scuole e dedicati ai ragazzini tra 10 e 13 anni e hanno scoperto che dodici di questi, editi tra il 2017 e il 2023 anche dagrandi case editrici come Garzanti, riportano una visione di Russia e Ucraina che rispecchia molto, a loro avviso, la propaganda revisionista del Cremlino.In “Vivi la geografia”, edito da Zanichelli, ad esempio, l’annessione della Crimea da parte della Russia nel2014 viene descritta così: «Dopo aver chiesto l’intervento delle truppe di Mosca, la Crimea, abitata in maggioranza da russi, si è autoproclamata indipendente con un referendum ed è stata annessa alla Russia». «Dov’è il riferimento alla violazione dei confini e del diritto internazionale? Dove sono le forze speciali inviate da Mosca per occupare lo Stato vicino?», chiede Di Pasquale.In altri manuali si legge, ancora, che «i russofoni d’Ucraina diventano direttamente “russi” (e dunque perché mai dovrebbero far parte di un altro Stato?, si chiederà il lettore undicenne)». Poi ci sono «l’annessionenel 2018 dell’Ucraina e dei Paesi baltici a una cosiddetta regione russa», «l’esaltazione dell’Unione sovietica, caduta la quale gli Stati attorno alla Russia sono solo in preda a un nazionalismo sfrenato», «la guerra civile in Donbass», racconta Di Pasquale snocciolando alcuni esempi. E aggiunge: «Finché non avremo analizzato la questione a fondo, con altri esperti, non voglio sbilanciarmi in un giudizio su questo o quell’autore, o casa editrice. Ma due cose mi colpiscono: la disinformazione e il fatto che sia rivolta a menti vergini come quelle degli studenti delle medie». «A tutto credo ci sia un limite e arrivare a stravolgere le dinamiche dell’attuale guerra Russia-Ucraina senza individuare l’invasore e l’invaso è inaccettabile», sostiene la sottosegretaria all’Istruzione, Paola Frassinetti.Per le case editrici però non c’è dolo. E, anzi, quelle vecchie edizioni dei libri di testo sono state aggiornate dopo l’invasione russa dell’Ucraina del 2022. Così spiega Elena Bacchilega, direttrice editoriale di Zanichelli: «Da parte nostra non c’è alcuna volontà di sostenere o giustificare alcun regime». «Il libro citato – aggiunge – è stato pubblicato nel 2021 e il testo è già stato oggetto di revisione che verrà riportata nell’aggiornamento della prossima edizione». Un aggiornamento in cui si rimettono le cose al loro posto: «la svolta filo europea ucraina», gli «interventi militari a più riprese» della Russia, «l’annessione della Crimea non riconosciuta dalla comunità internazionale», «l’offensiva militare del 2022 con l’obiettivo di rovesciare il governo ucraino democraticamente eletto» e la «resistenza» ucraina.Intanto però anche Yaroslav Melnyk, l’ambasciatore ucraino in Italia, si dice «gravemente preoccupato della disinformazione russa nei libri italiani poiché favorisce la creazione di una versione distorta degli eventi. Purtroppo, così, anche i bambini diventano vittime di propaganda». Anche l’Ambasciata, aggiunge, «monitora casi simili per portare all’attenzione delle principali case editrici la diffusione di un’informazione distorta sull’Ucraina ed è aperta alla collaborazione», per ritessere la tela della Storia.