Il Messaggero, 20 marzo 2024
Pa, un italiano su due non è soddisfatto dei servizi
Torna la voglia del posto fisso descritto da Checco Zalone nel film “Quo Vado”. Secondo una ricerca realizzata da Bigda per Flp, la federazione dei lavoratori pubblici e del pubblico impiego, presentata ieri a Roma in occasione del convegno “Costruire il futuro della nuova Pubblica amministrazione”, sul web gli utenti cercano soprattutto notizie relative ai concorsi pubblici.
Insomma, aumenta la voglia di trovare stabilmente lavoro nei ministeri, nelle agenzie fiscali e negli altri enti pubblici che stanno reclutando personale. Ma dalla ricerca emerge anche che un italiano su due, il 47%, ha una percezione negativa della Pa, o perché è troppo lenta nell’erogare i servizi a cittadini e imprese o per via delle basse retribuzioni che offre ai neoassunti, o per i paletti allo smart working. «La nostra analisi restituisce una fotografia chiara di quanto abbiamo sempre sostenuto, ovvero che gli stipendi bassi rendono la Pa un posto poco attrattivo», sottolinea il segretario generale della Flp, Marco Carlomagno.
L’INTERAZIONE ONLINE
Stando alla ricerca presentata ieri a Roma, sono oltre 70mila gli utenti (prevalentemente uomini tra i 25 e i 34 anni) che ogni giorno discutono di Pubblica amministrazione su internet.
La maggior parte delle interazioni giornaliere sulla Pa avvengono sui social e sui siti d’informazione, oltre che sui blog. Lo smart working nel pubblico è un altro grande tema di discussione online e in questo caso, indica la ricerca condotta da Bigda, il sentiment è per il 40% negativo.