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 2024  marzo 19 Martedì calendario

Periscopio

Avete la memoria così breve? Avete già dimenticato il 7 ottobre, il più terribile massacro commesso contro gli ebrei dopo l’Olocausto? Siete così pronti a negare a Israele il diritto di difendersi dai mostri di Hamas? Invece d’esercitare pressioni su Israele, che sta combattendo contro un nemico che non può essere più crudele, rivolgete piuttosto la vostra pressione contro Hamas e il suo protettore, l’Iran. Sono loro che rappresentano un pericolo per la regione e per il mondo intero. Benjamin Netanyahu, repubblica.it.

A Napoli negato il diritto di parola a Maurizio Molinari, direttore di Repubblica, in quanto ebreo. Un episodio che è l’immagine di un Paese in cui l’antisemitismo ormai serpeggia ovunque. Linkiesta.
Secondo un exit poll della televisione di Stato russa, Vladimir Putin sarebbe stato rieletto con l’87,8% dei voti. ANSA.
Quando un popolo vota ha sempre ragione. Matvej Salvinovsky.
Perché lo zar è così forte? Conta il nazionalismo, certo, ma anche il fatto che le sanzioni economiche non mordono: il russo medio è convinto di star bene. HuffPost.
Migliaia di persone, in tutta la Russia, si sono presentate ai seggi a mezzogiorno, causando lunghe fila e la reazione delle autorità. A Mosca, a San Pietroburgo, Ekaterinburg, Voronezh, Volgograd. Anche in Siberia le opposizioni si sono fatte sentire: Irkutsk, Nobosibirsk, Vladivostok. (…) Il caso più imponente in termini numerici è quello di Kazan, la capitale del Tatarstan, dove un gruppo di giovani studenti di fisica si sono presentati al seggio a mezzogiorno e, a fronte della richiesta della polizia locale di ripresentarsi qualche ora dopo, si sono rifiutati, facendosi così arrestare. Nella capitale Mosca gli arresti sono dieci. A San Pietroburgo almeno cinque. Luca Bianco, HuffPost.

Paura per l’Ucraina. Gli arsenali di Kiev scarseggiano e l’ombrello missilistico non riesce più a proteggere città chiave come Odessa. Allarme degli Usa: senza nuove forniture e armi a lungo raggio le linee di difesa potrebbero collassare. Repubblica.
[Bando] alle giaculatorie sulla «pace giusta», che non esiste perché dipende dalla guerra, che non è mai giusta: chi l’ha vinta decide e chi l’ha persa deve accettare dolorosi compromessi. Come finora ha osato dire l’unico leader mondiale rimasto lucido: il Papa. Marko Travaglioff, il Fattosky quotidiano.
Poi il Vaticano precisa: «[Il Papa] non ha chiesto la resa». tgcom24.mediaset.it
Se sbaglio, mi corrigerete! Giovanni Paolo II.
Nina Krusciova – nipote del leader dell’Urss protagonista della crisi dei missili a Cuba insieme a John Kennedy, professoressa di relazioni internazionali alla New School di New York – è convinta d’una cosa: «Putin diventerà ancora più paranoico. I dittatori non indietreggiano mai». Paolo Mastrolilli, Repubblica.
L’Eliseo parla di truppe in Ucraina per ridiventare il padrone d’Europa. La Veritasky.

Certo, noi siamo schierati in aiuto d’un Paese aggredito in violazione d’ogni regola internazionale. Ma il nostro obiettivo è ottenere la pace, non allargare la guerra. Per questo aiutiamo l’Ucraina a resistere: (…) per arrivare alla fine delle ostilità senza che uno Stato abbia occupato l’altro. Antonio Tajani 1 (Paola Di Caro, Corriere della Sera).
Bisogna impedire, dunque, non solo che la Russia inglobi a cannonate l’Ucraina, ma anche che l’Ucraina invada e inglobi la Russia, come secondo questo erede politico di Berlusconsky quel nazista di Zelensky, sotto sotto, forse vorrebbe fare. Pierpaolo Albricci, ItaliaOggi.
Si rischia la terza guerra mondiale. Antonio Tajani 2.
Neppure le quotidiane minacce di Putin di ricorrere alle armi nucleari sembrano in grado di scuotere gli europei dal torpore. Il mondo è cambiato ma tanti europei rifiutano di prenderne atto. È comprensibile. Fare gli struzzi è un modo molto umano per negare l’evidenza quando l’evidenza obbligherebbe ciascuno a fare scelte dolorose: per esempio, accettare uno spostamento di risorse dallo Stato del benessere allo Stato della sicurezza. Angelo Panebianco, Corriere della Sera.

Fuori dal folclore pacifista, resta il problema, posto e ribadito a Berlino da Macron, dell’ambiguità strategica del fronte che si batte in occidente contro la guerra dell’autocrate. (…) Ci si muove in presenza di forze che dispiegano energia con selvaggia ma lucida precisione, e che vogliono la distruzione del nemico, come oggi il neoimperialista Putin e i suoi numerosi alleati nella tentata destabilizzazione blindata dell’Europa e della democrazia. Attraverso l’Ucraina oggi, i Baltici e la Moldavia domani, e chissà che altro dopo. Giuliano Ferrara, il Foglio.
Santoro fonda una lista pacifista. (…) Per legittimare un’annessione buona, zarista e di sinistra: quando i comunisti vogliono la guerra, fondano immancabilmente una lista per la pace. Max Del Papa, ItaliaOggi.
Il silenzio, gli squilli, poi irrompe una voce graffiante: «Hello, Giorgia». «Hello, Donald». Contatti segreti, ma periodici. Che segnalano un filo sotterraneo che Meloni sta tenendo con Donald Trump, candidato dei Repubblicani alla Casa Bianca. Sono telefonate dirette, quelle avute anche di recente dalla presidente del Consiglio con il tycoon. Il Foglio è in grado di ricostruirle.il Foglio.

La vittoria di Trump per la destra sarebbe come un richiamo della foresta, un ritorno al passato. E a Meloni porrebbe un bel po’ di problemi, soprattutto perché ringalluzzirebbe Salvini. È la leader europea che ha più da perdere. Vittorio Emanuele Parsi (Luca Roberto, il Foglio).
Pasticcio lucano. Lacerenza si ritira, torna Chiorazzo, campo largo in tilt. Strappo anche in Piemonte. Repubblica.
Menù del centrosinistra. Bollito piemontese e amaro lucano.Libero.
Giuseppe Conte, l’avvocato del popolo, in due giri di governo ci ha mostrato che siamo una democrazia con gli anticorpi per affrontare l’uomo forte, ma non sappiamo come reagire se al comando ci va l’uomo debole. Michela Murgia (Wikiquote).
Occhio ai dettagli: sarà difficile vedere [Giuseppe Conte] con i polsini abbottonati perché la sua grande passione sono i gemelli, che sceglie semplicissimi, piatti e lisci. Un elemento che arriva sempre in coppia con l’orologio: formale, col quadrante classico e minimal e il cinturino di cocco nero. Stella Romoli (iodonna.it).
Ci sono uomini così fatui che li puoi giudicare solo dalle apparenze. Roberto Gervaso