il Giornale, 18 marzo 2024
L’ombrello di Sinner
La non notizia diventa scoop: un ragazzo tiene l’ombrello e protegge dalla pioggia una ragazza. Il gentiluomo è Jannik Sinner, la ragazza è una ball girl, figura femminile che, secondo usi e (mal)costumi nello sport, dal football americano al ciclismo, dall’automobilismo al motociclismo alla boxe, viene utilizzata per alzare cartelli, danzare, aprire e chiudere parapioggia sulle teste milionarie degli atleti. L’elegante gesto di Sinner è andato in onda mentre cinque metri più in là quel moccioso dello spagnolo Alcaraz, niente affatto caballero, se ne stava sdraiato sulla sedia, coperto dall’ombrello di un’altra ball girl. Le chiamano Grid Girls, dunque ragazze in griglia (di partenza) o Paddock Girls, ancora Pit Babes o Race Queens, per noi italiani Ombrelline. In principio fu Rosa Ogawa, cantante pop giapponese, nei favolosi anni ’60: si presentò ad una corsa automobilistica per la pubblicità dell’olio di macchina Maruzen. L’effetto sorpresa contagiò il mondo dei motori. Sono nate aziende specializzate nel casting di ragazze bellissime per ogni disciplina, dal ring al ciclismo. Abituati ai gesti dell’ombrello, Jannik Sinner ha mostrato il vero volto del gentleman sportivo, la ball girl americana, stupita, ha sorriso. Gioco, partita, incontro.