Corriere della Sera, 17 marzo 2024
Delitti
Erano separati da un po’ di tempo, dopo un matrimonio durato anni e dal quale erano nati quattro figli, tre maschi e una femmina. Ma ieri pomeriggio Albano Galati, 57 anni, è tornato a casa della ormai ex moglie Aneta Danelczyk, 50enne polacca che abitava in via Corvaglia a Taurisano – in provincia di Lecce – e, al culmine di un violentissimo litigio, l’ha colpita almeno tre volte con un coltello da cucina a lama lunga. Con la stessa arma ha colpito anche una vicina di casa, attirata dalle forti urla e intervenuta per salvare la donna.
Nonostante l’arrivo dei soccorsi, per la 50enne non c’è stato niente da fare: Aneta è morta lì, nella zona popolare di un piccolo paese in cui si era trasferita, anni fa, per amore. La vicina di casa, soccorsa e medicata, non è invece in pericolo di vita. Dopo l’omicidio, Galati si è costituito in commissariato e ha confessato il delitto alla polizia e alla pm di turno della Procura di Lecce, Giorgia Villa, prima di essere sottoposto a fermo. L’arma è stata sequestrata. L’uomo aveva qualche piccolo precedente ma non per maltrattamenti, non aveva un’occupazione stabile ed era attualmente senza lavoro, dopo la scadenza del suo ultimo contratto come netturbino. Di recente aveva chiesto aiuto ai servizi sociali, che lo stavano seguendo. Secondo alcune testimonianze, Galati ultimamente avrebbe detto ad alcuni colleghi che aveva intenzione di compiere un omicidio, ma la cosa non era stata presa sul serio. Chi lo conosceva non lo considerava un uomo violento.
I due si erano conosciuti oltre 20 anni fa in Svizzera, dove entrambi lavoravano, e avevano deciso insieme di trasferirsi nel paese di origine di Galati, un piccolo comune da 11 mila abitanti in provincia di Lecce. Qui, a Taurisano, erano nati i quattro figli della coppia, uno dei quali ancora minorenne. «La comunità è sconvolta – ha detto la vicesindaca di Taurisano, Sonia Santoro – è una giornata triste per la nostra città. Il femminicidio è una realtà che bisogna contrastare con la cultura del rispetto».