Corriere della Sera, 16 marzo 2024
Fastweb compra Vodafone. Ceduta l’Italia per 8 miliardi
Affare fatto fra Vodafone e Swisscom. Il gruppo svizzero comprerà le attività di Vodafone nel Paese per 8 miliardi, tutti finanziati a debito, per poi fonderle nella controllata Fastweb che diventerà il secondo operatore telefonico in Italia dopo Tim. «Questa operazione segna un punto di svolta per Fastweb», ha sottolineato il ceo Walter Renna. «La NewCo contribuirà all’evoluzione di questo settore strategico con investimenti significativi in fibra e 5G, servizi innovativi Ict e sicurezza delle infrastrutture». Renna si troverà ora a gestire un gruppo con un giro d’affari di 7,3 miliardi, circa 9.000 dipendenti, 19,2 milioni di clienti nel mobile (26% del mercato) e 5,7 milioni di abbonati nel fisso (31%). Soprattutto, Fastweb conquisterà ulteriore spazio nel redditizio settore dei servizi per le imprese e la pubblica amministrazione, diventando un rivale molto temibile per Telecom.
Dopo oltre 20 anni, invece, Vodafone lascerà l’Italia dove era entrata nel 2001 con l’acquisto di Omnitel. L’addio le frutterà una buonuscita di 8 miliardi che sarà per metà distribuita ai soci sotto forma di riacquisti azionari. «Oggi annuncio il terzo e ultimo passo nel riassetto delle nostre attività europee», ha rimarcato la ceo di Vodafone, l’italiana Margherita Della Valle, ricordando la cessione delle attività spagnole al fondo Zegona e la fusione di quelle britanniche con Three Uk. «D’ora in poi, ci concentreremo nei mercati in crescita, dove deteniamo una posizione di forza che ci consente di ottenere risultati forti e prevedibili».
Evidentemente, l’Italia non figurava fra questi, a causa della concorrenza asfissiante nel mobile che ha depresso le tariffe e i profitti delle compagnie telefoniche. Da qui la decisione di Vodafone di abbandonare il Paese, rifiutando l’offerta di alleanza di Iliad in favore della vendita secca a Swisscom. Il logo rosso, in realtà, non sparirà subito perché un contratto di licenza consentirà a Swisscom l’uso del marchio Vodafone in Italia per un massimo di 5 anni dalla conclusione dell’affare.
Tale perfezionamento è atteso nel primo trimestre del 2025. L’operazione è soggetta al golden power del governo e dovrà ottenere il via libera dell’autorità Antitrust competente, probabilmente quella italiana. Non è invece previsto un voto degli azionisti di Swisscom che, comunque, ha ottenuto il beneplacito del suo socio di controllo, il governo elvetico (51%), purché Fastweb resti separata dalle attività svizzere. Potrebbe invece risultare necessaria l’approvazione dei soci di Vodafone, a meno che l’attesa riforma della normativa britannica in materia non disponga altrimenti.
Nel complesso, l’intesa fra Vodafone e Fastweb è stata ben accolta dal mercato. In Borsa Vodafone ha chiuso in rialzo del 5,7%, Swisscom ha guadagnato il 4,9%, anche grazie alla promessa di un aumento del dividendo annuale. Qualche preoccupazione è stata sollevata dai sindacati sugli effetti della fusione sull’occupazione in Italia. In effetti, circa un quarto dei 600 milioni di sinergie previsti da Swisscom derivano da iniziative volte a eliminare sovrapposizioni e a razionalizzare la rete distributiva. Poiché le due aziende sono in larga parte complementari, però, la riduzione del personale dovrebbe esser limitata.