la Repubblica, 9 marzo 2024
Intervista a Dua Lipa
Ai Brit Awards (versione inglese dei Grammy e tra i premi musicali più ambiti del mondo) Dua Lipa ha vinto la sua settima statuetta.Fasciata in una tuta di pelle nera, è salita sul palco ringraziando tutto il suo team. E il trucco, nonostante la commozione, non si è mosso di un millimetro. Un bel debutto, quindi, nel ruolo di testimonial del make-up YSL Beauty. Non un vero esordio con la maison essendo lei da cinque anni volto del profumo Libre, ma è la sua prima volta con la nuova linea di rossetti LoveShine.Si è definita una “donna alfa”. Come si fa a diventarlo? Qualche consiglio?«Il potere delle donne sta nella dualità: nel saper essere forti ma anche vulnerabili.L’idea che dobbiamo soltanto mostrarci forti è tossica. Dobbiamo concederci la libertà di provare qualsiasi emozione, essere convinte di chi siamo e orgogliose di quello che facciamo. Per me questo significa essere “alfa”».Si ricorda la prima volta che si è truccata? Quanti anni aveva?«Ho iniziato giocando con i trucchi di mia madre da bambina. Ma la prima volta che mi sono davvero messa del make-up avevo 15 anni, ed era un mascara. Mi faceva sentire così bene. Poi però ho impiegato un bel po’ di tempo per sintonizzarmi davvero e capire cosa funzionava su di me».Adesso le piace il trucco?«Sì. E amo sia quello glamorous di quandoho un red carpet o un concerto, sia quello che realizzo da sola, tutti i giorni: fondotinta, mascara, rossetto, blush e sono già fuori casa».Sfumatura di rossetto preferita?«La 15 di LoveShine. Finisco sempre per scegliere i nude e i marroni perché esaltano i miei colori. Il bello è che questo sembra un rossetto ma è un lip oil, colora e quando lo riapplichi dà un effetto glossy».Quando ha interpretato Libre, il profumo YSL Beauty, cantava sulle note di “Freedom” di George Michael. Ora la nuova campagna ha come colonna sonora il suo pezzo “Houdini”. Come mai?«È un brano perfetto. Houdini è un personaggio legato al mondo della magia e mi ha sempre affascinato il fatto che fosse un escapologo».Lei da cosa scappa?«Credo sia importante nella vita imparare a capirsi, sapere cosa ti meriti, cosa ti fa stare davvero bene, qual è il tuo posto nelmondo. Una volta compreso questo, sai anche da cosa devi scappare e cosa lasciar perdere. È un percorso di realizzazione e Houdini è la metafora giusta».Cos’è invece la magia per lei?«È ovunque. Quando sono sul palco l’adrenalina e l’energia sono pura magia.Ma anche quando riesci a connetterti con persone diverse da te si realizza una sorta di incantesimo».Perché ha scelto di farsi i capelli rossi?«Mentre stavo registrando il nuovo brano, mi sono accorta che continuavo a imbattermi in oggetti rossi e sentivo che quel colore era in sintonia con il pezzo.Così mi sono tinta i capelli».Cos’è la libertà per lei?«Il potere di esprimermi in modo autentico. È importante poter scegliere quando essere iperfemminile e quando invece avere un tono maschile.Non bisogna mai chiudere se stesse negli standard estetici».Da un paio di anni conduce anche un podcast in cui ospita molti personaggi famosi. Le piace fare interviste?«Amo imparare cose nuove e le interviste sono decisamente un’esperienza che accende la mia curiosità. Ho voluto chiamare il podcast At your service perché quelle chiacchierate con celebrità come Tim Cook, Elton John, Billie Eilish sono un modo per far capire a chi ascolta che ognuno percorre un viaggio diverso».Quella più emozionante?«I miei ospiti mi viziano raccontandosi in modo unico e speciale. Ma mi è piaciutoparlare con Esther Perel (psicoterapeuta,ndr),Pedro Almodovar, di cui sono una grande fan, e Greta Gerwig con la quale avrei parlato per ore».È più facile essere intervistata o intervistare?«Nel primo caso parlo di me stessa e di qualcosa che conosco molto bene. Nel secondo, invece, devo preparami, fare ricerche, leggere tutte le altre interviste precedenti dello stesso personaggio: è decisamente più impegnativo».Tornando al suo ruolo di testimonial: le piace mettere così in risalto le labbra?È un gesto molto sensuale.«In realtà il rossetto è, in generale, il mio prodotto makeup preferito. Anche quando non ho voglia di truccarmi, il lipstick lo metto comunque. Quindi mi sento molto a mio agio ad avere le labbra così luminose, così al centro dell’attenzione. Non poteva andarmi meglio che diventare la testimonial di LoveShine».