la Repubblica, 9 marzo 2024
Lollobrigida assume come portavoce il nipote dell’ideologo del terrorismo nero
Un’ombra nera alle spalle di Francesco Lollobrigida. E non solo per i lunghi capelli corvini: il nuovo capo ufficio stampa del ministro è Paolo Signorelli, nipote omonimo del professore spesso definito “l’ideologo del terrorismo neofascista”. Paolo Junior, giornalista pubblicista, ha avuto diverse esperienze professionali – nel suo curriculum cita News Mediaset, AdnKronos eil Tempo – e nella comunicazione politica per parlamentari di FdI ma nella Capitale è noto soprattutto per le cronache calcistiche della Lazio su Radio Incontro Olympia. Tifoso biancazzurro, è stato in gioventù un esponente degli Irriducibili nel periodo in cui Fabrizio Piscitelli “Diabolik” era ritenuto il leader della Curva Nord.Il nonno è stato una figura chiave degli Anni di piombo.Dirigente degli studenti missini a Roma e tra i fondatori del Centro Studi Ordine Nuovo, fu arrestato più volte nelle inchieste sui Nar per l’omicidio dei giudici Amato e Occorsio e per la strage di Bologna. Ha trascorso dieci anni in cella.Condannato in primo grado a tre ergastoli, è stato poi assolto definitivamente da tutte le accuse: solo la sentenza per associazione sovversiva e banda armata è stata confermata. Anche dopo la sua morte – avvenuta nel 2010 – i figli Silvia e Luca hanno denunciato come i magistrati continuassero a indicarlo quale ispiratore delle formazioni di estrema destra: nelle motivazioni dell’ultima sentenza sulla strage di Bologna è stato citato 250 volte. Paolo Signorelli senior ha descritto le sue vicende processuali nel libroProfessione Imputato: pure Amnesty International denunciò le condizioni della sua detenzione. Il volume è stato ristampato un anno fa, con un commento di Pietrangelo Buttafuoco. «La ribellione e l’eresia hanno sempre caratterizzato il mio impegno politico e culturale – ha scritto Signorelli – Non si accetta il popperiano miglior mondo possibile: lo si combatte e basta. Tutto questo dovevo dirlo: personalizzando un percorso perché coincidente con la trasgressione e l’eresia di altri che è a dir poco doveroso ricordare per avere essi battuto “i sentieri del Terribile”.Un’avanguardia procede senza voltarsi indietro a guardare cosa fanno le salmerie. E una pattuglia di notte ha come guida il sogno e le stelle».Il nipote Paolo Junior, nato nel 1986, gli è stato molto vicino negli ultimi anni e lo ha ricordato come «una persona di un’immensità che può essere capita solo da chi effettivamente lo ha conosciuto. Ovviamente era un tifoso della Lazio, ma ha “sprecato” la maggior parte delle sue energie nel perseguire il suo ideale politico, i suoi valori, a non abbassare mai la testa di fronte a nulla nonostante ci abbiano provato in ogni modo a farlo cadere». Amico di Gabriele Sandri, il tifoso ucciso da un poliziotto, e di Paolo Di Canio, Paolo junior ha contestato in alcune interviste il presidente Lotito e i provvedimenti del prefetto Gabrielli: «Lo stadio, vissuto al netto di tutte queste restrizioni, senza quindi poter portare in Curva megafoni, striscioni, fumogeni e torce, ha contribuito ad una evidente metamorfosi nel modo di tifare. Ora l’Olimpico più che uno stadio somiglia ad un teatro. Nonostante ciò un valido gruppo di ragazzi cerca di mantenere vivo il tifo lazialesobbarcandosi i problemi che derivano dalla violazione di queste restrizioni».Francesco Lollobrigida è stato legato a Ferdinando, zio del nuovo portavoce e parlamentare missino di Viterbo, scomparso due anni fa, ed ha manifestato più volte sostegno alla tifoseria laziale: è intervenuto anche per chiedere di permettere funerali pubblici di “Diabolik”, il capo ultras accusato di narcotraffico assassinato nel 2019: «Ritengo però davvero incomprensibile non permettere ai suoi amici di partecipare come desiderano al funerale, costringendo la famiglia alla forma privata del rito».Il giovane Paolo Signorelli viene considerato un astro nascente di Fratelli d’Italia. È già stato nello staff di Lollobrigida nel 2021, poi è diventato portavoce del capogruppo di FdI Tommaso Foti. Nei giorni scorsi ha cominciato a comparire al fianco del ministro durante gli appuntamenti istituzionali: da martedì il sito del dicastero riporta la nomina a capo ufficio stampa, con incarico “in corso di registrazione a partire dal 26 febbraio”.