La Stampa, 9 marzo 2024
Con l’Ai anche Barbie invecchia
Il 9 marzo del 1959, 65 anni fa oggi, nasceva Barbie, bambola diciassettenne, modello, icona femminista e antifemminista. Prima di lei c’erano solo bambole bambine. Lei, invece, era una ragazza bionda e perfetta in miniatura, con la vita in rosa e il sorriso hollywoodiano. Con lei, le bambine cominciarono a giocare a qualcosa che non aveva più a che fare con la cura della casa e della famiglia, ma con il divertimento e, soprattutto, con il poter essere ciò che si vuole. Negli anni, contrastata e idolatrata, la Barbie è mutata continuamente, ha recepito le nuove istanze delle donne e ha provato a rappresentarle. Ha cercato di diventare inclusiva, impegnata, provocatoria, ma mai anziana (tranne che per omaggiare Iris Apfel, nel 2018). Ci ha pensato Federico Ghiso, pubblicitario e collezionista di giocattoli (passione che ha raccontato nel libro Toysteller): usando l’Intelligenza Artificiale, ha creato una Barbie anziana (in foto, ne vedete una 82enne, pensata per questo anniversario, in esclusiva per La Stampa). I ritratti di Ghiso entreranno a far parte dell’esposizione permanente Fashion doll revolution di Giuseppe Cinelli (l’intera collezione di ritratti della mostra TOYSTELLERS – Forever Young sarà visibile dal 7 giugno all’8 settembre a Milano a WOW Spazio Fumetto – Museo del Fumetto, dell’Illustrazione e dell’Immagine animata).