il Giornale, 9 marzo 2024
Vendere la propria biometria in cambio di criptovalute
Dammi le tue biometrie e ti darò dei Worldcoin. Consegnami la tua anima digitale e ti ricompenserò in criptovaluta. In soldoni, ovviamente molto immateriali e liquidi in senso baumaniano, è questo il baratto finito sotto la lente del Garante per la protezione dei dati personali spagnolo, analogico e vecchio stile, che vorrebbe che le persone si tenessero l’iride e i polpastrelli un po’ più stretti e non li prostituissero in cambio di un po’ di mining (il processo che crea criptovaluta). Ma partiamo dalla notizia ridotta all’osso. Il Garante ha ordinato alla Tools for Humanity Corporation, la società che gestisce Worldcoin uno stop di tre mesi, in Spagna, dove il servizio conta già un numero enorme di utenti. Worldcoin (lanciato da Sam Altman, amministratore delegato di OpenAI) è infatti la prima valuta digitale ad adottare un sistema di credenziali per l’utilizzo, gestito da un dispositivo biometrico chiamato orb. E con questo strumento gli utenti venivano scansionati, in cambio della fornitura gratuita di un documento di identità digitale e di una certa quantità di criptovaluta. Le scansioni dovrebbero servire solo come una forma di identificazione, per creare un meccanismo affidabile che distingua gli utenti umani dalle macchine, ma la società non ha chiarito per quali altri fini sarebbero state utilizzate...
C’era un protagonista della Locandiera di Goldoni che ripeteva insistentemente: «Io so chi sono», nel tentativo di confermare la propria identità. Ma quelli erano dubbietti buoni per il secolo dei lumi. Ora l’identità è biometrica, infallibile e, come tutto, è in vendita. Ed è in vendita perché il confine tra umano e intelligenza digitale è labile. Una identità umana certificata vale ancora qualcosa, soprattutto per chi crea intelligenza artificiale. È già un cortocircuito. Ma se poi la si vende facilmente e non si sa per cosa la si vende... Insomma i giudici spagnoli qualche ragione ce l’hanno. Cerchiamo di fare un po’ i preziosi. Siamo tutti seduti sulla nostra fortuna: la nostra biometria.