ItaliaOggi, 9 marzo 2024
Australia respinge universitari immigrati
La tasse universitarie sono state rimborsate. Magra consolazione per gli studenti internazionali ai quali è stata annullata l’iscrizione in otto atenei australiani. Addio studi in Australia per gli stranieri immigrati appositamente. E addio a surf, cocktail e falò sulla spiaggia che, si sa, sono parte integrante degli studi all’estero. Non c’è alcuna possibilità di ripensamento da parte degli istituti. Lo dice la legge.
Il ritiro dell’ammissione deriva dalla nuova politica di immigrazione del dipartimento australiano degli affari interni annunciata a dicembre scorso per classificare gli atenei in base al loro livello di rischio. In dettaglio, sulla base dei dati degli studenti che in precedenza hanno violato le norme sui visti gli atenei sono classificati in tre gruppi in base ai quali verranno richieste ulteriori prove della conoscenza della lingua inglese e della capacità finanziaria.
Per proteggere la propria reputazione, di conseguenza, otto università australiane hanno scelto di annullare le offerte di ammissione dei candidati, principalmente quelli provenienti da India, Nepal e Pakistan che hanno un alto tasso di rifiuto del visto.
«È stata rilasciata una conferma di iscrizione per iniziare i tuoi studi nella sessione autunnale del 2024, ma non hai ricevuto un visto», si legge in una mail inviata a uno studente che si era candidato per accedere ai corsi dell’università di Wollongong, nel Nuovo Galles del Sud. «Per aiutarti a ottenere il miglior risultato per il tuo futuro ti è stata data la possibilità di ritirare la tua offerta e ricevere un rimborso, oppure di rinviare la tua candidatura».
«Sfortunatamente il governo australiano ha implementato cambiamenti sostanziali alla sua strategia migratoria», continua la comunicazione. «Considerati questi cambiamenti è stato stabilito che è improbabile che tu possa rispondere ai nuovi criteri per ottenere un esito positivo del visto».
Secondo il dipartimento degli affari interni nella seconda metà del 2023 circa il 19% degli studenti internazionali non ha ottenuto il visto, la cifra più alta in tre anni. Il governo australiano taglia gli arrivi di studenti stranieri per ridurre gli ingressi dall’estero da 500 mila a 250 mila unità entro luglio del 2025.
Nelle nuove condizioni migratorie dell’Australia i futuri studenti, per poter frequentare gli atenei locali, devono dimostrare un maggiore livello di risparmio e un livello più elevato di conoscenza dell’inglese, oltre a dover superare il cosiddetto Genuine student test, una misura introdotta dall’esecutivo laburista guidato da Anthony Albanese come parte del processo di richiesta del visto per i viaggi internazionali.
La prova è progettata per valutare se i candidati intendano realmente rimanere temporaneamente in Australia a scopo di studio. La nuova verifica sostituisce il precedente requisito per un candidato temporaneo, con l’obiettivo di fornire una valutazione più approfondita delle circostanze, dei piani di studio e delle intenzioni del richiedente di tornare nel proprio paese d’origine una volta completati gli studi.
Sino allo scorso ottobre l’Australia ospitava circa 768 mila studenti internazionali, con i gruppi più numerosi provenienti da Cina, India, Nepal e Vietnam. Un numero che, a causa dei recenti provvedimenti del governo, è destinato a calare drasticamente.