ItaliaOggi, 7 marzo 2024
Periscopio
Se gli israeliani fanno vittime civili, la colpa è di Hamas, che pratica una guerriglia tribale dove i militari si confondono con i civili e nasconde uomini e e armi sotto gli ospedali, le sedi dell’Onu, le moschee. (…) Ci sono voluti secoli di guerre feroci per elaborare regole come quelle fissate dalla convenzione di Ginevra, che cercano di tenere i civili fuori dai combattimenti, che vietano d’utilizzare gli ostaggi come merce di scambio e che impongono alle parti in conflitto regole minime di lealtà. Hamas queste regole le ha ignorate tutte, sistematicamente e volontariamente. Marino Longoni, ItaliaOggi.
È un movimento che ha deciso che il frutto della storia e della religione del nostro tempo, compresa la civiltà ebraico-cristiana e la cultura dei diritti umani, è di vantaggio solo per chi l’ha inventata e uno strumento d’oppressione per chiunque altro: [per questo si] può usare qualsiasi mezzo per distruggere i «colonialisti», gl’«imperialisti», i «razzisti», i ricchi, i bianchi, e soprattutto, certo, gli ebrei. Fiamma Nirenstein, 7 ottobre 2024, Lindau.
Giornata nera per Mosca che ha dovuto constatare la perdita d’un fiore all’occhiello della sua marina. L’intelligence ucraina ha parlato della distruzione o danneggiamento irreparabile della corvetta russa Sergey Kotov (65 milioni di dollari il costo). L’operazione è stata condotta dall’unità speciale del GSD Gruppo 13. La notizia era stata già riportata da diversi canali telegram della galassia Z ultranazionalista russa. La corvetta era la nave più nuova di tutta la flotta del Mar Nero. lastampa.it
Truppe in Ucraina? Non poniamoci limiti. Petr Pavel, presidente della Repubblica Ceca (repubblica.it).
«Costo zero»: per Kiev già buttati 4,5 miliardi. il Fattosky quotidiano.
Piaccia o no alla maggioranza delle opinioni pubbliche continentali, la vittoria russa avrebbe conseguenze dirette sulle nostre economie. Come ce l’hanno i missili che gli Houthi lanciano sulle navi mercantili nello stretto di Bab el-Mandeb, all’ingresso nel Mar Rosso, sulla rotta marittima del canale di Suez, che hanno già avuto effetti negativi nei supermercati sotto casa e sui prezzi dell’energia, a cominciare dal gas liquefatto degli Emirati che sostituisce il gas russo. E ovviamente sul nostro export: la Banca d’Italia ha valutato un crollo di almeno il sedici per cento delle esportazioni italiane. Sì, le guerre “altrui” ci riguardano direttamente. Il pacifismo a costo zero non esiste. Amedeo La Mattina, Linkiesta.
Ma si può, in nome d’un pacifismo che qui non ha ragione d’esistere, mettere in discussione il diritto di difendere la libertà di navigazione? Che ne sanno Fratoianni&Bonelli [che hanno detto no alla missione contro gli Houthi] quando si deve sparare per difendersi da un drone com’è successo sabato scorso? «“Eminentemente” significa che i nostri militari intervengono in caso d’attacchi militari o in caso di pericolo imminente, non che attaccano preventivamente», hanno spiegato fonti dem citate dal Corriere della Sera. Mario Lavia, Linkiesta.
Sinèad O’Connor è l’ultima ad aggiungersi alla lista, portando a quota 24 il numero degli artisti che hanno invitato Donald Trump a non utilizzare le loro opere in campagna elettorale. (…) Il bacino dei musicisti anti Trump è cresciuto al punto da meritarsi una pagina su Wikipedia, in una lista che va dalla A di Adele alla V di Village People. Silvia Renda, HuffPost.
Nel 2001 (…) il regista Oliver Stone commentò che l’attacco di Bin Laden al cuore dell’America era stato «una ribellione contro la globalizzazione e l’American Way». Da allora ha sviluppato un amore imbarazzante, dichiarato, per i dittatori comunisti, da Chavez a Fidel Castro. Infine, per i dittatori tout court. (…) Col film di propaganda Le interviste a Putin, Stone sembrava già aver toccato il fondo. Ma stando a un clamoroso scoop d’alcuni media internazionali tra cui Spiegel, la passione per gli autocrati del regista vincitore di tre premi Oscar è diventato un mestiere. Stone [ha] offerto a vari autocrati di girare pseudo-documentari col [suo] marchio, ovviamente dietro compenso milionario. Tra i nomi per i quali i due soci avrebbe preparato delle offerte-pilota per girare un film figurano il dittatore bielorusso Alexsander Lukascenko, l’autocrate turco Recep Tayyip Erdogan e quello azero Ilham Alijev. Tonia Mastrobuoni, Repubblica.
La tua rivoluzione è stata anche la mia. Le vie diverse non cancellano le idee. Con malinconia un addio alla compagna Luna #barbarabalzerani. Donatella Di Cesare, filosofa.
«Sono stupita per le polemiche». Donatella Di Cesare dopo le polemiche sul suo tweet scritto (e poi cancellato) per ricordare l’ex brigatista Barbara Balzerani. Di Cesare sostiene che «oggi la democrazia è in pericolo». Ma quando negli anni ’70 [Balzerani] sparava e ammazzava [la gente] per strada come stava di salute la democrazia? Dagospia.
L’estremismo in nome della difesa della libertà non è vizio, e la moderazione nel perseguire la giustizia non è una virtù. Barry Goldwater (in M. Marable, Malcom X, Donzelli 2011).
«Quando il Presidente della Repubblica promulga una legge, non fa propria la legge, non la condivide, fa semplicemente il suo dovere», ha spiegato Sergio Mattarella. «Qualche volta – ha aggiunto – ho come l’impressione che qualcuno pensi ancora allo Statuto Albertino in cui veniva affidata la funzione legislativa congiuntamente alle due Camere e al re. (…) Il Presidente della Repubblica non è un sovrano, fortunatamente, e quindi non ha questo potere». In mattinata, il presidente ha emanato il provvedimento che prevede l’istituzione della Commissione parlamentare di inchiesta sul Covid. repubblica.it
Sono sorpreso che, avendo sperimentato e disapprovando il suo contrario, tu disapprovi anche il «modo» di vivere di centocinquant’anni fa così come viene dipinto da Jane Austen. Molto poco è rimasto di quel modo di vivere, salvo qualche regola dello stare a tavola (tra una minoranza sempre in calando di persone). Ma in realtà quelle maniere rendevano la vita più facile (…) e mascheravano o almeno tenevano sotto controllo (come fa il galateo a tavola) l’onnipresente gatto, lupo e cane che si nascondono sotto la nostra pelle sociale a non molta profondità. J.R.R. Tolkien, La realtà in trasparenza. Lettere 1914-1973, Rusconi 1990.
I fatti più memorabili sono spesso i più abominevoli. Roberto Gervaso.