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 2024  marzo 07 Giovedì calendario

Ritratto di Jason Palmer


Jason Palmer è il primo sfidante a sconfiggere Joe Biden nelle primarie democratiche per la Casa Bianca. È un risultato sorprendente per un presidente in carica, un po’ meno se si osservano i dettagli: Palmer ha conquistato il 56% dell’elettorato delle Samoa americane, territorio non incorporato del Pacifico che vota per le primarie ma non alle elezioni di novembre, ottenendo 51 voti contro i 40 del presidente. Alle urne si sono recati appena 91 elettori su 44 mila abitanti e il risultato, come hanno prontamente specificato i funzionari del locale partito democratico, è tecnicamente un pareggio: entrambi hanno ottenuto 3 delegati.
Resta la storia, quella di un totale sconosciuto che ha preso più voti del presidente ai confini dell’impero. «Probabilmente vi state chiedendo chi è Jason Palmer», diceva lui stesso in uno dei suoi video, raccontando la sua vita da imprenditore tecnologico e venture capitalist che vuole ricostruire il sogno americano.
Nato a Baltimora, 52 anni, Palmer è partner di New Markets Venture Partners, ha lavorato per la Bill and Melinda Gates Foundation e per Microsoft, non ha mai fatto politica e si è candidato alla presidenza a novembre. Ha finanziato la sua campagna elettorale con 500 mila dollari – «perché non puoi portarteli nella tomba, ma puoi cambiarci il mondo finché sei qua» – ed è entrato nelle schede in 16 Stati.
Finora aveva ricevuto 672 voti in tutto fra Nevada e New Hampshire ed era stato l’unico candidato a fare campagna elettorale alle Samoa, dove ha un team di tre persone, senza metterci piede ma incontrando gli elettori via Zoom: prometteva un miglior accesso alla sanità, più risorse per l’istruzione e un impegno aggressivo per limitare gli effetti del cambiamento climatico.
Così ha conquistato questo arcipelago – cinque isole e due atolli a oltre 10 mila chilometri da Washington – che ogni quattro anni restituisce un risultato a sorpresa per i democratici: nel 2016 furono più i voti «uncommitted» che quelli per Hillary Clinton e Bernie Sanders, nel 2020 Michael Bloomberg ottenne qua la sua unica vittoria.
A dicembre Palmer aveva partecipato al «Forum dei candidati meno conosciuti» del New Hampshire Institute of Politics, che lo aveva inserito fra coloro che non hanno alcuna riconoscibilità. Quando ha vinto alle Samoa, martedì sera, il suo volto sorridente è apparso su tutti gli schermi americani e il suo sito è andato in crash, affossato dalle ricerche di chi voleva scoprire chi fosse.
«C’è una persona di nome Jason Palmer che ha fatto un’intensa campagna elettorale alle Samoa», ha affermato la giornalista di Nbc Rachel Maddow nel dare la notizia. «Il vincitore delle primarie democratiche alle Samoa americane è quella persona: Jason Palmer».