Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2024  marzo 06 Mercoledì calendario

COSA ASPETTIAMO A FARE IL CULO A QUEI QUATTRO STRACCIACULI DEGLI HOUTHI? – I RIBELLI YEMENTI CONTINUANO A BLOCCARE IL TRAFFICO MONDIALE DI MERCI NELLO STRETTO DI SUEZ – HANNO COLPITO UNA PORTACONTAINER DELLA MSC (DEL GRUPPO APONTE) E DUE CACCIATORPEDINIERI AMERICANI – HANNO TAGLIATO I CAVI SOTTOMARINI DELLE TELECOMUNICAZIONI MANDANDO IN TILT IL 25% DEL TRAFFICO INTERNET DI EUROPA E ASIA... -

Estratto dell’articolo di Guido Olimpio per il “Corriere della Sera” Gli Houthi aspettano pazienti le prede, sono di solito bene informati sui bersagli e poi portano il colpo. Ieri hanno sparato due missili contro una portacontainer, la Sky II della Msc: un vettore ha centrato lo scafo provocando un piccolo incendio domato dall’equipaggio. Episodio avvenuto a 91 miglia a sud di Aden.

La nave, partita da Singapore e diretta a Gibuti, è stata presa di mira perché «collegata ad Israele», questa la giustificazione della milizia filoiraniana. E in effetti il cargo, stando alle carte, sembra avere qualche rapporto con una società dello Stato ebraico anche se basata all’estero.

 Insieme all’incursione i dirigenti della fazione hanno ammonito le compagnie di navigazione a prendere contatto con loro prima di entrare in Mar Rosso, altrimenti rischiano di finire sotto attacco. Un avvertimento reso più forte dall’attività militare e dalle voci su possibili ricatti per ottenere una sorta di «pizzo», anche se al momento non vi sono elementi concreti per confermarlo.

Al tempo stesso la gravità della crisi è sottolineata dai guai dei cavi di comunicazione sottomarini che attraversano questo quadrante. Qualcuno li ha danneggiati e per questo ci sono state conseguenze serie sui collegamenti Internet: una riduzione, secondo alcune fonti, del 25 per cento. C’è il sospetto che siano stati gli Houthi a tranciarli ma i combattenti hanno smentito con decisione. Su questo fronte ci sono da registrare problemi alla rete telefonica egiziana; tuttavia, non è chiaro se ci sia un rapporto con i guai ai sistemi.

[…]  Siamo sempre in una crisi estesa con implicazioni multiple, missioni «coperte» e guerre segrete. Lo testimonia una notizia arrivata dagli Usa. L’Fbi sta dando la caccia a Majid Dastjani Farahani, sospettato di appartenere ai servizi iraniani e coinvolto in un piano contro l’ex segretario di Stato Mike Pompeo. Una rappresaglia per l’uccisione del generale Qasem Soleimani a Bagdad nel 2020.

Il Bureau, nel suo report, afferma che l’agente si muoverebbe tra Iran e Venezuela, paese dove la Repubblica islamica gode di sponde e che in passato è stato usato da estremisti sciiti come punto d’appoggio. Secondo gli investigatori Farahani, 41 anni, poliglotta, segue un modus operandi noto: cerca di reclutare elementi disposti a compiere attacchi e a raccogliere informazioni su possibili target. […]

2 – I RIBELLI COLPISCONO UN CARGO DI MSC RAID ANCHE SU DUE NAVI MILITARI USA Estratto dell’articolo di Nello Del Gatto per "La Stampa"

Gli Houthi nello Yemen hanno effettuato una «operazione militare di qualità in cui hanno preso di mira due cacciatorpedinieri da guerra statunitensi nel Mar Rosso». A dirlo è il portavoce militare del gruppo, Yahya Sarea, in un discorso televisivo, rilanciato da Al Jazeera. Un altro pesante attacco, di nuovo a navi americane. […]

Una portacontainer svizzera con bandiera liberiana, la MSC Sky II, era stata colpita poche ore prima. Il cargo si trovava a 85 miglia nautiche a Sudest di Aden, in direzione di Gibuti dove sarebbe dovuta attraccare, quando è stata oggetto di due missili partiti dallo Yemen.

[…]  La nave è di proprietà della società Msc con sede a Ginevra, guidata dalla famiglia Aponte, il cui capostipite, Gianluigi al timone del colosso dei trasporti, è originario di Sant'Agnello vicino Sorrento.

[…]  Dopo che è iniziata l'azione militare congiunta americana e inglese che, oltre a intercettare dal mare diversi missili e droni ha operato attacchi aerei a postazioni Houthi in Yemen, il gruppo filo iraniano ha dichiarato di colpire anche navi dei due Paesi. Secondo The Maritime Executive, rivista specializzata nel settore, uno dei principali azionisti di Msc sarebbe nato in Israele, per questo gli Houthi hanno preso di mira le navi di Aponte. I ribelli filo iraniani hanno attaccato a dicembre la MSC Palatium III, la MSC United VIII e la MSC Clara; il mese scorso la MSC Silver.

Anche in alcuni di questi casi, c'erano stati danni a bordo, tanto da spingere la compagnia armatoriale a decidere di non passare più nell'area, ma circumnavigando l'Africa. Decisione che hanno preso anche altri armatori, provocando un aumento di prezzi, a causa dell'aumento dei giorni di trasporto.

Come ricordava ieri La Stampa, si ipotizza un aumento dell'inflazione dell'1,8% per la crisi di Bab el-Mandeb, lo stretto dinanzi allo Yemen che è l'accesso al Mar Rosso e quindi a Suez. Qualche settimana fa, Banca d'Italia stimava che è a rischio, direttamente o indirettamente, il 16% del nostro export. Con l'aumento di 20 giorni di navigazione, si registra un incremento del costo del trasporto dall'Asia all'Europa del 360%.

Impatto negativo non solo legato al trasporto di beni, anche a quello informatico. Dinanzi alle coste dello Yemen, infatti, passano importanti cavi sottomarini di comunicazione, che collegano l'Asia con l'Europa. La HGC Global Communications di Hong Kong, la più grande azienda del settore, ha denunciato che lunedì sono stati tagliati quattro cavi di comunicazione sottomarini nel Mar Rosso, colpendo il 25% del traffico dati che scorre tra l'Asia e l'Europa.

[…] La HGC ha detto di aver adottato misure per evitare problemi all'utenza, instradando le comunicazioni su altri cavi, ma sarà comunque difficile e costoso riparare quelli tagliati e il traffico telecomunicativo ne risentirà. Gli attacchi Houthi in sostegno di Gaza, stanno creando problemi ambientali.

Il 18 febbraio la bulk carrier battente bandiera del Belize ma legata al Regno Unito, la Rubymar, stava attraversando lo stretto di Bab el-Mandeb proveniente dagli Emirati Arabi in direzione della Bulgaria, portando un carico di 21 tonnellate di solfato di ammonio, un fertilizzante. […]