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 2024  marzo 06 Mercoledì calendario

Il mondo degli scomparsi Tre su 4 sono adolescenti

ROMA In Italia, ogni giorno, scompaiono in media 80 persone e in tre casi su quattro si tratta di adolescenti, vittime del disagio giovanile. Una situazione che negli ultimi anni sta diventando una vera e propria emergenza, tanto che sono stati attivati progetti per correre ai ripari. Nel 2023 le persone scomparse sono state in tutto 29.315: rispetto all’anno precedente l’aumento è del 20 per cento. Quasi la metà sono state ritrovate – 14.158, il 48,3 per cento del totale -, mentre 15.156 individui risultano ancora dispersi. Dalla Relazione annuale elaborata dal Commissario straordinario del governo per le persone scomparse, Maria Luisa Pellizzari, emerge che il 75 per cento degli spariti – si parla di 21.951 casi – sono minorenni. Di questi, 17.535 sono stranieri, in particolare provenienti da Tunisia, Egitto, Guinea e Costa d’Avorio: scappano dai paesi di origine e arrivano in Italia, ma non si fermano nemmeno qui, decisi a raggiungere nuove destinazioni, senza rendersi conto dei pericoli enormi che corrono.
I PROGETTI
Un fenomeno che viene definito «complesso e diversificato» e per contrastare il quale il Commissario ha avviato iniziative anche di carattere preventivo, per analizzare e contrastare il disagio giovanile che il più delle volte influisce sulla decisione. Sono stati intrapresi progetti anche a livello informativo e di sensibilizzazione degli adolescenti, per aumentare la loro conoscenza sui rischi che derivano da eventuali allontanamenti da casa o dagli istituti. Per quanto riguarda il fatto che il fenomeno coinvolga in maggioranza ragazzini stranieri – principalmente di 16 o 17 anni – deriva dall’emergenza migratoria: si tratta soprattutto di minori non accompagnati che arrivano in Italia e poi si allontanano dalle strutture di accoglienza e dalle case famiglia per raggiungere altre destinazioni.
Da un confronto con i dati emersi nella relazione dell’anno precedente emerge che nel 2022 le denunce di scomparsa che riguardavano minorenni italiani erano state 4.128, delle quali 1.886 relative a ragazze e 2.242 relative a ragazzi. Nel 2023 i minori scomparsi sono stati 4.416, dei quali 1.970 femmine e 2.446 maschi. Sono stati ritrovati in 3.189 casi. I dati salgono considerando ragazze e ragazzi stranieri: dai 13.002 casi denunciati nel 2022 si è saliti a 17.535 nel 2023, con 11.810 adolescenti mai ritrovati. La Lombardia è la regione con il maggior numero di scomparse di minori italiani, con il 18,7 per cento dei casi, 828 denunce su 4.416. L’indice di ritrovamento è dell’81,2 per cento. Nella classifica seguono la Campania e la Sicilia, con 528 e 508 denunce nel 2023. Se invece si analizzano i dati relativi ai minori stranieri, sul gradino più alto del podio c’è la Sicilia, con il 35 per cento di denunce di scomparsa, 6.883 su 19.646. A seguire ci sono Campania e Lombardia.
Per quanto riguarda gli adulti, invece, emerge che, anche in questo caso, i soggetti di sesso maschile sono i più interessati dal fenomeno, con l’80 per cento delle denunce (23.458), rispetto al 20 per cento che riguarda le donne (5.857). I due terzi delle denunce riguarda stranieri (19.646). La maggior parte delle scomparse – l’88% per gli stranieri ed il 75,6% per gli italiani – viene registrata inizialmente come «allontanamento volontario». Anche per gli adulti il maggior numero di denunce di stranieri scomparsi è in Sicilia (6.883). Seguono Campania (1.704) e Lombardia (1.663). Per quanto riguarda gli italiani, la Lombardia è di nuovo la prima regione per numero di scomparsi (1.637), seguita da Campania (1.221) e Sicilia (1.020).
Nella relazione è stato introdotto anche un capitolo sulle «denunce di scomparsa ripetute», in cui si analizzano i casi di persone che scompaiono e vengono più volte rintracciate. Nel 2023 sono state 1.746 le persone che si sono allontanate e sono state ritrovate più volte.
I RITROVAMENTI
Dalle statistiche emerge un altro dato importante: per rintracciare una persona scomparsa è fondamentale la tempestività della segnalazione. Oltre il 70 dei soggetti che si sono allontanati è stato ritrovato entro sette giorni dalla denuncia. La Relazione tiene anche il conto dei cadaveri non identificati: sono circa mille quelli presenti nell’apposito registro nazionale.
«Il Viminale – ha commentato il ministro dell’interno, Matteo Piantedosi – riserva da sempre il massimo impegno nell’affrontare questo complesso fenomeno che coinvolge ogni anno migliaia di persone, per la maggior parte minori e soggetti fragili, con riflessi profondi sulle famiglie che vivono la tragedia della scomparsa dei propri cari. È per questo che lavoriamo tutti i giorni per potenziare e rendere sempre più efficienti i nostri strumenti di intervento. Uno sforzo costante per il quale ringrazio il Commissario straordinario, le Prefetture e i numerosi attori – Forze di polizia, Vigili del Fuoco, Protezione civile, Centro nazionale del soccorso alpino e speleologo, associazioni di volontariato – che quotidianamente forniscono il loro prezioso contributo al sistema di ricerca delle persone scomparse».