il Fatto Quotidiano, 4 marzo 2024
Intervista ad Alba Parietti, la coscia lunga della sinistra
“Era il 1992 quando mi diedero l’appellativo di ‘coscia lunga della sinistra’. Venendo la carezza dalla parte politica opposta alla mia l’intento era chiaro”.
La gamba di Alba Parietti è effettivamente lunga.
Non era bugia, certo volevano spennacchiarmi, screditarmi, ridurmi a supervelina. Una donna che parla di politica? E in effetti sa come mi replicò Giuliano Ferrara in un dibattito organizzato al Lingotto, mi pare, erano i giorni del congresso fondativo dal Pd.
Cosa le disse Ferrara?
“Io non parlo con una soubrette”. L’indice di maschilismo qui è fuori scala e contiene l’idea che si può offendere, devastare la reputazione dell’altro solo in ragione del sesso. Ero donna e lui sapeva che non avrebbe pagato dazio.
Oggi l’Italia è governata, direi persino un po’ dominata, da una donna, Giorgia Meloni. E un’altra donna, Alessandra Todde, la neoeletta presidente della Sardegna, le ha appena rovinato la festa, sporcato la leadership.
Guardi che non è che nei decenni passati mancassero le donne di valore: se penso a Tina Anselmi, a Rosy Bindi, per non dire di Nilde Iotti, rendo esatta la consistenza politica della loro attività parlamentare. È che introiettavano lo stile, l’accento, la postura e anche l’estetica maschile. C’era una netta subordinazione psicologica.
Ora invece si pensa che una donna produca, in quanto donna, un’utilità politica marginale, un valore aggiunto in sé. A lei appare una suggestione?
Non vedo plotoni di donne svuotare i luoghi del comando detenuti dai maschi.
Lei parlava di politica col corpo. E in Italia l’unico corpo riconosciuto e legittimato a far politica è stato quello di Berlusconi.
La colpa è stata di mostrare le gambe in accoppiata con la testa. Troppo lei dice?
Resta il fatto: Parietti ovvero la terza gamba della sinistra.
Il mio papà ha fatto il partigiano nelle Langhe. Rosso antico. Per me non è possibile cambiare idea, schieramento. Le faccio un esempio: mi piace Zaia, il presidente del Veneto. Pragmatico, efficiente, non farfallone. Purtroppo non posso votarlo. La discriminante conta.
Invece con i fidanzati ha fatto la farfallona, nessun limite alla politica dei due forni.
Parecchie volte, lo ammetto, mi è capitato di innamorarmi di uno di destra.
Poi però finiva.
Poi però ricominciava con un altro.
Questo non è bello.
L’amore è litigarello e al cuore non si comanda.
La sinistra faceva bene a diffidare, lei portava il nemico a casa!
Torniamo seri: la sinistra mai, dico mai, ha avuto parole affettuose verso di me e mai ho ricevuto il minimo sostegno in tv da quella parte. Ciò che ho fatto (quel che ho fatto bene e quel che è riuscito meno) me lo sono conquistato da sola. Rifiutando da Berlusconi…
Ecco, Berlusconi.
Nove miliardi di lire mi offrì per un triennale a Mediaset. Io però rifiutai.
Figlia di partigiani.
Esatto.
Coscia lunga della sinistra.
Esatto.
Ora in politica tutti a cercare candidature femminili.
Ora le donne non hanno il problema di vestirsi come fossero uomini.
E se hanno belle gambe possono felicemente mostrarle.
Esatto.
Meloni però chiede che venga chiamata al maschile.
A me sembra che voglia comandare più che governare.