la Repubblica, 3 marzo 2024
Nessuno ferma il successo del true crime
Addirittura la prima serata di Rai3 trattata come un evento speciale e, in contemporanea, la consueta maratona del venerdì su Rete4 con Quarto grado. Quindi, e in una serata molto ricca di proposte tv, il duo formato da Olindo e Rosa si è ripreso la scena in una vicenda true-crime di quelle che a occhio non ci lasceranno mai tranquilli. Molto pubblico, per quanto un po’ deluso dall’attualità dell’ultima ora, visto che tutto era stato imbandito per l’occasione altrettanto speciale: ovvero la nuova udienza per decidere la revisione del processo, conclusa in poche ore con un rinvio ad aprile e senza alcun colpo di scena. Tanto valeva, a quel punto, ripercorrere tutto quanto, per l’ennesima volta, visto che funziona sempre: ladecana Roberta Petrelluzzi su Rai3 ha avuto quindi buon gioco – dopo una rapida rinfrescata di giornata con l’udienza di cui sopra – nel riproporre con Un giorno in pretura
il processo vero e proprio, quello concluso con le condanne all’ergastolo. La storia, la strage di Erba, ripercorsa passo passo è tornata come incubo riuscito ma con evidenti segnali di follia disseminati qui e là. Del resto i toni dell’accusa, l’altro giorno in aula, sono stati davvero del tipo: e basta con questa storia, nessuno è in grado di aggiungervi altro di rilevante. Vero, se non tutto quello – che può proseguire all’infinito – in grado di aggiungere elementi all’avventura mediatica, fosse anche solo il rilevare quanto sia ingrassato Azouz. Tutto fuorchéun segreto: finché ci si potrà lavorare sopra, al fenomeno mediatico, questa storia non finirà mai. E nuove serate speciali arriveranno, magari non succederà nulla di nuovo ancora e lì scatterà di nuovo il “ma rivediamo cosa è successo”. In loop, mentre i grani di follia percepita dei protagonisti reali, braccati dalle telecamere, aumenteranno sempre più di consistenza, e quindi di appeal.
*** “Qui a Parigi la gente è scioccata per l’abbigliamento della moglie di Kanye West! E questo perché? Non per quel collant senza mutande o per il culo nudo, ma perché qui fa un freddo terribile!”. (Giovanna Botteri,La vita in diretta, Rai1).